ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 107 del 09/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/01/2019
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/01/2019
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/01/2019
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 09/01/2019
Stato iter:
10/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/01/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/01/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 10/01/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/01/2019

SVOLTO IL 10/01/2019

CONCLUSO IL 10/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01186
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Mercoledì 9 gennaio 2019, seduta n. 107

   NEVI, SPENA, ANNA LISA BARONI, SANDRA SAVINO e CAON. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   quindici anni fa l'Italia era il primo produttore di olio al mondo. Oggi il Belpaese arranca dietro la Spagna, ha il saldo della bilancia commerciale in negativo e assiste, anno dopo anno, alla perdita di quote di mercato. La produzione spagnola stimata quest'anno in 1,6 miliardi di chilogrammi è superiore di oltre sei volte a quella nazionale, che potrebbe essere addirittura sorpassata da quella della Grecia e del Marocco;

   secondo un rapporto Ismea (su dati Istat e Agea) la produzione dell'olio made in Italy è passata dalle 600 mila tonnellate del 2008, alle 506 mila del 2012, per poi crollare a 222 mila nel 2014 e 182 mila nel 2016. Alle 400 mila tonnellate registrate nel 2017, si contrappongono le 200 mila tonnellate del 2018;

   con il crollo dei raccolti 2018 le importazioni di olio di oliva dall'estero sono destinate a superare abbondantemente il mezzo miliardo di chilogrammi con il risultato che sul mercato nazionale più di due bottiglie di olio di oliva su tre conterranno prodotto straniero. Coldiretti denuncia il mancato rispetto del regolamento (CE) n. 182/2009 della Commissione, del 6 marzo 2009, attuato con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo 10 novembre 2009 in materia di etichettatura d'origine degli olii in commercio;

   sul piano strutturale, vanno affrontate le molteplici criticità, dalla inarrestabile strage provocata dalla Xylella (1,2 miliardi di danni già stimati), al sostegno alle aziende in crisi, alle contraffazioni, dall'invasione di olio straniero a dazio zero, al falso made in Italy, per salvare un settore strategico per l'economia, l'occupazione e la sicurezza dei consumatori. Senza sostegni consistenti migliaia di aziende e di frantoi rischiano di chiudere con conseguenze disastrose;

   il settore olivicolo conta oltre 400mila aziende agricole specializzate in Italia e può contare sul maggior numero di olii extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo;

   negli ultimi 15 anni la Spagna ha fatto quattro piani olivicoli straordinari che hanno permesso la sostituzione delle piante vecchie e poco produttive con piante nuove con i risultati sopra evidenziati –:

   al di là dell'annunciato decreto sulla Xylella, quali iniziative intenda adottare in merito alle problematiche esposte in premessa, in particolare per quel che riguarda la predisposizione di un nuovo piano olivicolo nazionale straordinario sul modello spagnolo, volto a rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati.
(5-01186)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01186

  È noto a tutti che l'olio d'oliva italiano, per le sue apprezzate peculiarità, rappresenta una delle eccellenze agroalimentari che ci contraddistinguono nel mondo.
  La valorizzazione e la tutela di tale, prodotto, compreso il connesso comparto, rappresentano quindi una priorità assoluta che intendiamo perseguire, non solo a livello nazionale, anche attraverso l'implementazione dei controlli eseguiti dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari la cui autorevolezza, riconosciuta a livello globale, lo ha confermato quale punto di riferimento dei controlli sul food a livello italiano e internazionale.
  Al riguardo faccio presente che, sempre nell'ottica della salvaguardia del prodotto, a seguito della reiterata richiesta italiana, la Commissione europea con il Regolamento delegato n. 1096/2018 ha modificato l'articolo 5, lettera e), del Regolamento (UE) n. 29/2012 sulle norme di commercializzazione dell'olio di oliva. Pertanto, i Paesi membri possono ora obbligare gli operatori che commercializzano il proprio prodotto in ambito nazionale a riportare in etichetta l'indicazione della campagna di raccolta definendo, contestualmente, cosa si intenda per campagna di raccolta.
  Tale procedura è stata già attivata nel nostro Paese.
  Come dichiarato dal Ministro Centinaio, stiamo facendo il possibile per risolvere le urgenze e pianificare interventi risolutivi che possano sciogliere definitivamente tutte le problematiche relative al settore, sempre ascoltando gli operatori delle categorie e venendo incontro alle loro esigenze.
  In tale contesto, la predisposizione di un nuovo Piano olivicolo-oleario rientra tra le iniziative che è necessario attivare urgentemente per rilanciare il settore, partendo da una nuova strategia nazionale da condividere con gli operatori della filiera e le regioni.
  Detti interventi dovranno avere un prevalente carattere sistemico e un impatto orizzontale su tutti gli operatori della filiera, in linea con gli orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale. La verifica degli interventi compatibili, infatti, costituisce un aspetto basilare e di importanza strategica, attese le modifiche intervenute rispetto al passato regime.
  Su questa strategia le regioni, che rappresentano le Autorità di gestione dei Programmi di sviluppo rurale, possono indirizzare le risorse ivi contenute per realizzare gli interventi per rilanciare la competitività del sistema olivicolo italiano.
  Mi preme inoltre evidenziare che, a sostegno del settore olivicolo, sono stati recentemente concessi circa 108 milioni di euro, a valere sui prossimi tre anni (1o aprile 2018-30 marzo 2021) destinati alle Organizzazioni di produttori che svolgono programmi di sostegno nel settore, attraverso la relativa Organizzazione comune di mercato.
  Tale finanziamento apporterà concreti benefici al settore, sia riguardo al miglioramento della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola (cui sarà riservato non meno del 30 per cento delle risorse), che in relazione all'impatto ambientale dell'olivicoltura (che potrà avvalersi di almeno il 20 per cento del finanziamento).
  Al sistema di tracciabilità, della certificazione e alla tutela della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola, con particolare attenzione al controllo della qualità degli oli di oliva commercializzati, verrà destinato non meno del 15 per cento del finanziamento.
  Inoltre, sempre nell'ambito della strategia nazionale, al fine di facilitare l'aggregazione nella fase della commercializzazione, alle Organizzazioni di produttori che commercializzano il prodotto dei propri soci è stato riservato il 25 per cento circa dell'importo del finanziamento.
  Segnalo inoltre che sono stati finanziati importanti progetti di ricerca, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, volti al miglioramento delle tecniche di difesa da organismi nocivi, all'incremento della produttività degli oliveti, all'introduzione di innovazioni lungo tutta la filiera, al fine di migliorare la qualità del prodotto e la competitività dell'intero comparto.
  Al di là dei finanziamenti dell'OCM, questo Ministero è particolarmente orientato a costruire una competitività strategica nazionale, con la collaborazione di tutti gli stakeholders, tanto che il 2 gennaio scorso è stato convocato il Tavolo di filiera olivicola per discutere delle necessità e priorità strategiche da sviluppare nel settore.
  La riunione si terrà oggi pomeriggio alle 15.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violazione del diritto comunitario

denominazione di origine

coltura oleaginosa