ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00895

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 77 del 06/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
MOR MATTIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/11/2018
Stato iter:
07/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2018
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2018
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 07/11/2018
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2018

SVOLTO IL 07/11/2018

CONCLUSO IL 07/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00895
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 6 novembre 2018, seduta n. 77

   MORETTO, BENAMATI, BONOMO, GAVINO MANCA, MOR, NARDI, NOJA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 31 ottobre 2018, allo scadere del termine per l'individuazione della migliore offerta per la cessione delle attività aziendali di Alitalia – Società Aerea Italiana (SAI) S.p.A., in amministrazione straordinaria dopo una lunghissima crisi economica, patrimoniale e finanziaria, sono giunte due offerte vincolanti di Ferrovie dello Stato italiane e di EasyJet e una non vincolante di Delta Airlines, attualmente al vaglio dei commissari, che dovranno relazionare il Ministero dello sviluppo economico;

   il Ministro interrogato ha recentemente dichiarato in un'intervista a Radio 24 che: «se coinvolgiamo Ferrovie come partner tecnico (...) prendiamo uno dei principali concorrenti di Alitalia (...) e i partners con Alitalia costruiscono un nuovo piano intermodale di spostamenti e di mobilità in Italia e si creerà la prima compagnia al mondo che è ferro, gomma, aerei»;

   l'offerta di Ferrovie dello Stato, il cui azionista unico è il Ministero dell'economia e delle finanze, impone, da un lato, la verifica che l'operazione non abbia le caratteristiche dell'aiuto di Stato e, dall'altro, una valutazione da parte dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato degli effetti anti-concorrenziali che l'accorpamento con Alitalia potrebbe avere sul mercato dei servizi, nonché delle potenziali ripercussioni negative sui consumatori, sia sul fronte delle tariffe, che su quello della scelta tra collegamenti all'interno del Paese;

   il termine, attualmente fissato al 15 dicembre 2018, per la restituzione del prestito di complessivi 900 milioni di euro, concesso nel tempo dal Governo, verrà con elevata probabilità prorogato, come si apprende dalle dichiarazioni del Sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Dario Galli, che si è altresì detto preoccupato per il rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato;

   ogni impiego di risorsa pubblica deve essere valutato sulla base degli effetti sulla collettività e sul sistema Paese, mentre non appare ancora chiara la strategia di politica industriale del Governo in relazione al futuro di Alitalia, stante lo sfilarsi, nel frattempo, di altri potenziali investitori privati e pubblici, che nelle intenzioni del Governo, dovrebbero affiancare Ferrovie dello Stato italiane nell'operazione di acquisizione di Alitalia S.p.A –:

   quale strategia di politica industriale sul futuro di Alitalia sottende la scelta più volte annunciata dal Governo di acquisizione da parte di Ferrovie dello Stato, anche in relazione agli effetti e ai rischi che questo tipo di operazione può avere sul percorso di investimenti avviato in questi anni da Ferrovie dello Stato.
(5-00895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00895

  Con riferimento alla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, disposta, su istanza della società, in data 2 maggio 2017, ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto-legge n. 347 del 2003, si precisa quanto segue.
  Ad oggi, lo Stato è già, di fatto, dentro Alitalia, sia da un punto di vista finanziario (tramite l'erogazione di un finanziamento ponte a titolo oneroso per complessivi euro 900 milioni più interessi, la cui restituzione è attualmente previsto debba perfezionarsi entro e non oltre il prossimo 15 dicembre), sia da un punto di vista gestionale, con l'opera quotidianamente svolta da parte dei Commissari straordinari.
  Lo scorso 31 ottobre, secondo quanto pubblicamente reso disponibile e come noto anche all'Onorevole interrogante, la gestione commissariale avrebbe ricevuto due offerte vincolanti (rispettivamente da parte di Ferrovie dello Stato e di EasyJet) ed una manifestazione di interesse non vincolante da parte della compagnia aerea statunitense Delta Airlines.
  È logico supporre che questi tre soggetti, al fine di presentare la citata documentazione all'attenzione dei Commissari straordinari, abbiano, previa sottoscrizione di specifici accordi di riservatezza e confidenzialità, avuto accesso a dati e informazioni riguardanti la società, abbiano cioè compiuto un'attività di due diligence, quanto meno a livello preliminare.
  È altresì ragionevole ipotizzare che, da questo momento in avanti, le tre società che si sono fatte avanti possano affinare le proprie analisi per precisare ulteriormente le loro offerte e/o manifestazioni di interesse, e ciò anche alla luce di quelle che saranno le determinazioni in merito dei Commissari straordinari.
  L'obiettivo del Governo attuale è semplice. Come ricordato anche recentemente dal Ministro Luigi Di Maio, non ci si vuole limitare a «salvare» Alitalia, bensì la si vuole rilanciare una volta e per tutte. Nessuna operazione di breve termine, quindi, ma una strategia di ampio respiro, di lungo termine.
  Da questo punto di vista, è evidente che anche lo Stato deve fare la sua parte. Infatti, troppe volte, in passato, per la paura di far intervenire lo Stato si sono ceduti asset strategici con operazioni discutibili che, di lì a poco, hanno restituito al Paese moltissimi esuberi, oltre ad aver portato altrove il nostro prezioso know-how.
  In questo senso, il Governo non può che considerare con favore il fatto che Ferrovie dello Stato abbia manifestato – sia pur, in questa fase iniziale, in maniera «condizionata» – il proprio interesse a partecipare a questa procedura competitiva.
  Tuttavia, è bene farlo presente con chiarezza ancora una volta: nessuno ha l'intenzione di costringere Ferrovie ad impoverirsi, a sacrificarsi per salvare Alitalia. L'operazione – anche secondo quanto richiesto da Bruxelles – dovrà essere una operazione «di mercato» che abbia, dunque, un senso economico-finanziario ed un solido razionale dal punto di vista industriale: dovranno essere valutate e pesate le sinergie sviluppabili, dovrà essere adeguatamente studiata (nel caso specifico, ad esempio, di Ferrovie) l'inter-modalità e tutti i vantaggi ad essa connessi e, più in generale, dovrà essere soppesato ogni singolo aspetto di business.
  Proprio perché l'intenzione non è quella di porre in essere un mero salvataggio ma, al contrario, di realizzare un'operazione di mercato solida e industrialmente profittevole nel medio-lungo termine, in questo momento la cosa più importante è che il soggetto o i soggetti che verranno individuati dai Commissari quali potenziali acquirenti con cui sedersi al tavolo dei negoziati possano mettere a punto una strategia credibile soprattutto dal punto di vista industriale.
  E da questo punto di vista non vi è dubbio che il coinvolgimento, nell'operazione di acquisizione, di uno o più operatori del trasporto aereo sarebbe assolutamente vitale per dotare la nuova società di quelle competenze e di quel know-how necessari a far «volare» nuovamente Alitalia, siano tali soggetti europei o extracomunitari (tenendo pur sempre presente il vincolo normativo europeo in ragione del quale è posto un tetto del 49 per cento alla proprietà di una compagnia aerea europea da parte di entità extra-UE).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto aereo

applicazione del diritto comunitario

diritto comunitario