ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00834

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 71 del 25/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/10/2018
Stato iter:
26/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/06/2019
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/10/2018

SOLLECITO IL 09/01/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/06/2019

DISCUSSIONE IL 26/06/2019

SVOLTO IL 26/06/2019

CONCLUSO IL 26/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00834
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo presentato
Giovedì 25 ottobre 2018
modificato
Venerdì 21 giugno 2019, seduta n. 194

   BUSINAROLO, ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con decreto n. 190 del 27 luglio 2018 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state designate 35 zone speciali di conservazione (Zsc) della regione biogeografica alpina e 61 Zsc della regione biogeografica continentale insistenti nel territorio della regione Veneto e, ferme restando le misure di conservazione individuate con il suddetto decreto, tali misure entro sei mesi potranno all'occorrenza essere ulteriormente integrate con altri piani di sviluppo e specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali;

   la regione Veneto, entro sei mesi dalla data del decreto, deve comunicare al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il soggetto affidatario della gestione di ciascuna Zsc;

   la prevista realizzazione della linea alta velocità/alta capacità Torino-Venezia, tratta Milano-Verona, lotto funzionale Brescia-Verona, come evidenziato nell'interrogazione n. 5-00387 presentata dalla sottoscritta, potrebbe incidere negativamente nell'ambito delle varie Zsc individuate, la cui tutela rappresenta una priorità, considerato anche che l'Italia è stata oggetto di procedura di infrazione da parte dell'Unione europea per il ritardo nell'individuazione delle stesse –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di verificare la compatibilità tra la realizzazione dell'opera alta velocità/alta capacità Torino-Venezia, tratta Milano-Verona, lotto funzionale Brescia-Verona e la tutela delle zone speciali di conservazione, preziose risorse naturalistiche la cui salvaguardia rappresenta una priorità per il nostro Paese, in linea con le direttive europee.
(5-00834)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00834

  Con riferimento alle questioni poste, si fa presente, innanzitutto, che l'opera alta velocità/alta capacità ferroviaria in argomento ha seguito le procedure autorizzative di legge obiettivo, ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006. La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale speciale è stata svolta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'impatto Ambientale VIA/VAS, sul progetto definitivo per le opere in variante rispetto al progetto preliminare già sottoposto alla procedura di VIA ed approvato con Delibera CIPE n. 120 del 5 dicembre 2003, che ha reso parere di compatibilità ambientale con prescrizioni n. 1767 del 17 aprile 2015. La procedura di verifica dell'ottemperanza alle prescrizioni e condizioni ambientali dettate nella Valutazione di Impatto Ambientale speciale è stata svolta sul progetto definitivo dalla Commissione Tecnica VIA/VAS e oggetto di Decreto Direttoriale n. 50 del 22 febbraio 2016 che ne ha determinato la positiva conclusione dell'istruttoria. Il progetto definitivo è stato approvato con Delibera CIPE 42/2017. Attualmente si è in attesa che venga fornito il progetto esecutivo relativo all'opera; successivamente sarà svolta dalla Commissione Tecnica VIA/VAS la verifica di attuazione sul progetto esecutivo consistente nella verifica del rispetto delle prescrizioni dettate nelle precedenti fasi approvative e del monitoraggio sulla corretta realizzazione dell'opera stessa.
  Fermo restando quanto esposto, si evidenzia che le questioni in argomento sono state oggetto di richiesta di integrazione e segnalazione di criticità residua all'interno delle relazioni ISPRA e si possono riscontrare come prescrizioni all'interno della Delibera CIPE 42/2017 di approvazione del progetto. A tale riguardo, la procedura di verifica di attuazione, istruita dalla Commissione tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale, che, come detto, conclude il processo di valutazione delle opere strategiche di preminente interesse, si compone di una FASE 1 finalizzata alla verifica della congruità del progetto esecutivo al progetto definitivo e al rispetto delle prescrizioni dettate inerenti gli aspetti progettuali e di una FASE 2 finalizzata al monitoraggio degli effetti ambientali dell'opera e al rispetto delle prescrizioni da attuare nelle fasi di costruzione ed esercizio. Ne consegue, dunque, che la verifica della compatibilità tra la realizzazione dell'opera e la tutela delle zone speciali di conservazione è stata oggetto della fase istruttoria di Valutazione di Impatto Ambientale speciale (finalizzata espressamente a tale verifica) e che i provvedimenti che le Autorità competenti dovranno intraprendere a tale riguardo sono oggetto di verifica di attuazione.
  La Regione Veneto, da parte sua, ha fatto presente che all'interno del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA, rilasciato nel corso della procedura approvativa statale, vengono assorbite le valutazioni predisposte dagli uffici regionali deputati alle Valutazioni di Incidenza Ambientale (VINCA) e le relative prescrizioni. Detto parere è stato fatto proprio dalla Giunta Regionale con Delibera n. 254 del 2015, nel cui allegato vengono riportate particolari prescrizioni in materia di VINCA, anche ai fini della tutela delle varie ZSC presenti nell'area dell'intervento.
  In particolare, è stato prescritto che: «i successivi livelli di progettazione esecutiva siano subordinati all'ottemperanza della procedura di Valutazione di Incidenza, di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 in caso di variazioni progettuali, tecniche, realizzative ed operative rispetto al progetto in argomento; gli effetti, diretti ed indiretti, conseguenti agli interventi per la realizzazione del tracciato in argomento (comprese le opere accessorie e complementari), e la relativa fase di esercizio, non coinvolgano habitat, habitat di specie e specie tutelate dalle Direttive comunitarie 92/43/Cee e 09/147/Ce di cui è nota la presenza, anche in riferimento alle più recenti conoscenze scientifiche disponibili; gli interventi identificabili con «mitigazioni» e «compensazioni» risultano ammissibili solamente se rispettano gli obblighi fissati dall'articolo 6 (4) della Direttiva 92/43/Cee e altresì non possono derivare dall'applicazione dei medesimi obblighi per altri piani, progetti e interventi precedentemente autorizzati; gli interventi identificabili con «precauzioni» sono attuabili nel caso in cui non determinino, anche indirettamente, incidenze significative negative nei confronti degli elementi tutelati del sito Natura 2000 in argomento; l'Autorità regionale per la Valutazione di Incidenza sia informata in merito alla fase attuativa dell'opera (comunicandone il cronoprogramma, e relativi aggiornamenti, e l'avvio e conclusione delle singole fasi operative) e in merito agli esiti del monitoraggio ambientale; il monitoraggio degli habitat, habitat di specie e specie tutelate dalle Direttive comunitarie 92/43/Cee e 09/147/Ce, al fine di misurarne la variazione del grado di conservazione secondo i sottocriteri definiti con Decisione 2011/484/Ue, sia rispondente ai requisiti fissati nell'allegato A alla D.G.R. 2299/2014 e sia esteso a tutte le aree interessate dagli interventi in argomento (individuando opportunamente le unità ambientali omogenee per ciascun habitat e specie entro cui provvedere alla stima dei parametri corrispondenti alla condizione non soggetta alle interferenze – c.d. «bianco»).
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività e valutazioni di competenza in materia con il dovuto grado di attenzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale