ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 65 del 17/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: OSNATO MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/10/2018
Stato iter:
18/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/10/2018
Resoconto OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2018
Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 18/10/2018
Resoconto OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/10/2018

SVOLTO IL 18/10/2018

CONCLUSO IL 18/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00753
presentato da
OSNATO Marco
testo di
Mercoledì 17 ottobre 2018, seduta n. 65

   OSNATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia delle dogane svolge una funzione di controllo sull’import-export di merci nel nostro Paese;

   secondo il «Libro Blu sull'organizzazione attività statistica 2016» pubblicato nella sezione trasparenza dell'Agenzia delle dogane, in Italia vi sono state oltre 26 milioni di operazioni (per un valore pari a circa 358 milioni di euro) relative all’import/export, delle quali circa 13 milioni di euro nella sola Lombardia (circa il 48 per cento delle operazioni);

   dai dati riportati si evidenzia inoltre che le operazioni di import-export col Regno Unito sono paragonabili, per mole, a quelle con la Cina; nella prospettiva della Brexit, le operazioni extracomunitarie aumenteranno pertanto notevolmente, in particolar modo in Lombardia, con conseguente aumento dei carichi di lavoro, avendo le operazioni extracomunitarie una disciplina diversa e più complessa rispetto a quelle comunitarie;

   secondo la medesima fonte, gli impiegati presso l'Agenzia delle dogane sono circa 8.700, dei quali circa 1.300 in Lombardia e, sul totale dei controlli a campione - pari circa 1.000.000 di controlli - 300.000 si svolgerebbero in Lombardia, con un numero medio annuo di operazioni per impiegato pari a 9.423, contro la media nazionale di 3.388. Tuttavia, la percentuale media di controlli è del 3,49 per cento a livello nazionale, mentre tale dato scende in Lombardia al 2,61 per cento, a causa della scarsezza del numero degli operatori;

   in Lombardia, la pianta organica dell'Agenzia delle dogane prevede 1.600 unità di personale, ma le unità effettivamente presenti sono solamente 1.300, numero che - a fronte dell'annunciata riforma pensionistica cosiddetta quota 100) - potrebbe dimezzarsi da qui al 2023;

   la funzione di controllo svolta dall'Agenzia delle dogane in Lombardia assume, per tutta la nazione, estrema importanza, non solo in un'ottica fiscale ma anche di sicurezza nazionale, ma risulta invece, per ragioni di carenza di personale, oggettivamente deficitaria –:

   se il Governo intenda adottare iniziative per supportare la funzione di controllo svolta dall'Agenzia delle dogane in Lombardia, a tal fine anche consentendo all'Agenzia medesima di completare la propria pianta organica e conseguentemente di sterilizzare il probabile esodo di personale provocato dalla preannunciata riforma previdenziale.
(5-00753)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00753

  Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante, dopo aver manifestato il timore che la funzione di controllo esercitata dall'Agenzia delle dogane possa risultare deficitaria per ragioni oggettive di carenza di personale, chiede di conoscere quali interventi si intendano adottare al fine di supportare l'attività dell'Agenzia medesima con particolare riferimento alle strutture doganali della Lombardia. Ciò soprattutto in vista dell'aumento dei carichi di lavoro derivanti dalle operazioni extracomunitarie conseguenti alla Brexit.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  Come noto, in caso di «hard Brexit», il maggior flusso di merci da e verso il Regno Unito dovrà essere gestito e sottoposto a controllo analogamente a quello delle merci da e verso Paesi Terzi. Le dogane italiane dovranno, quindi, gestire i rischi e le opportunità originate dalla nuova configurazione dei traffici.
  L'Agenzia ha, pertanto, in programma di razionalizzare la distribuzione delle risorse già presenti sul territorio e di intensificare le azioni di formazione per potenziare, ove occorra, le attività di presidio e di controllo. Non è tuttavia da escludere che per far fronte alle esigenze operative che verranno via via meglio delineandosi vadano anche incrementate le attuali dotazioni e con esse gli attuali programmi di reclutamento, ovviamente delineati in aderenza a stringenti vincoli di legge che non consentono di tener conto delle esigenze operative derivanti dalla Brexit.
  L'Agenzia sta, inoltre, verificando la complessiva coerenza e la sostenibilità delle modifiche organizzative già definite in corso d'anno anche sotto il profilo della rispondenza delle stesse alle sollecitazioni operative che scaturiranno dalla Brexit. Al contempo si stanno definendo azioni informative e programmi formativi mirati utili a far fronte alle ricadute operative della Brexit. Nel breve termine si valuterà anche se potenziare o attrezzare diversamente le strutture logistiche già disponibili tenendo conto dei cambiamenti prevedibili.
  Tra le iniziative utili a fronteggiare i cambiamenti operativi che potrebbero derivare dalla Brexit, potrebbe rivestire importanza prioritaria l'acquisizione di risorse ulteriori rispetto a quelle possibili in virtù delle ordinarie facoltà assunzionali. Ciò in modo da potenziare le strutture dell'Agenzia che più di altre saranno direttamente investite da incrementi di traffico passeggeri e merci extracomunitarie.
  A fine settembre 2018 il tasso di scopertura delle strutture territoriali dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli risulta elevato e pari, in media, al 17 per cento. Effettivamente più alto della media è il livello di scopertura che si registra nella regione Lombardia: a fronte di una dotazione organica pari a 1.613 per le strutture doganali, le unità effettivamente presenti nella regione ammontano a 1.300 circa per un livello di scopertura pari al 19,5 per cento. Non dissimile è tuttavia la situazione in molte altre regioni del Centro-Nord (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Marche).
  Nell'ultimo decennio, alle limitazioni di acquisizione di personale dovute agli interventi normativi di contenimento della spesa pubblica si è cercato di supplire con l'ampio ricorso alla mobilità da altre amministrazioni che ha, però, contribuito all'innalzamento dell'età media del personale in servizio e al decremento di competenze tecnico specialistiche. È evidente che le azioni di formazione, per quanto mirate e costanti, possono risultare utili ma non decisive nel recupero di una maggiore capacità operativa.
  Nel corso dell'ultimo quinquennio, essendo stata fortemente limitata dal legislatore la possibilità di effettuare concorsi, l'Agenzia ha fatto, poi, più volte ricorso all'istituto del comando attraverso procedure para concorsuali che hanno consentito l'acquisizione di 107 unità nella regione Lombardia e di altre 23 unità tramite ricollocazione del personale delle province, degli enti di area vasta e di altri enti.
  Da ultimo, l'Agenzia ha potuto ottenere autorizzazioni a bandire concorsi per un totale di circa 750 unità a livello nazionale, che consentiranno, quantomeno in parte, di colmare le forti carenze attualmente registrate. La maggior parte delle nuove acquisizioni di personale sarà destinata a potenziare le strutture dell'Agenzia dislocate nel Centro-Nord, notoriamente le più carenti, così come anche le azioni di mobilità prescritte per poter avviare i menzionati concorsi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

sicurezza pubblica