ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00716

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 62 del 12/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: PAGANI ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARE' NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 12/10/2018
Stato iter:
27/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/03/2019
Resoconto VOLPI RAFFAELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 27/03/2019
Resoconto CARE' NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2018

DISCUSSIONE IL 27/03/2019

SVOLTO IL 27/03/2019

CONCLUSO IL 27/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00716
presentato da
PAGANI Alberto
testo di
Venerdì 12 ottobre 2018, seduta n. 62

   PAGANI, CARÈ, ROSATO, DE MENECH e ENRICO BORGHI. — Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1° ottobre 2018 a Mogadiscio, in Somalia, un blindato Lince, appartenente a un convoglio di cinque mezzi italiani, è stato coinvolto in un attacco kamikaze al rientro da un'attività addestrativa in favore delle forze di sicurezza somale. Nessun militare italiano è rimasto ferito, mentre il mezzo, con a bordo 4 soldati, è stato lievemente danneggiato e, purtroppo, quattro civili hanno perso la vita;

   il gruppo islamista somalo – legato ad Al-Qaida – al Shabaab, che vuole deporre il governo appoggiato dai Paesi occidentali e instaurare un regime basato sulla rigida interpretazione dell'Islam, ha rivendicato l'operazione dichiarando di aver voluto prendere di mira le forze europee;

   i militari italiani operano nell'ambito della missione europea in Somalia (Eutm), finalizzata al rafforzamento del Governo federale di transizione somalo (Tfg), attraverso la consulenza militare a livello strategico alle istituzioni di difesa somale e l'addestramento militare. La missione militare dell'Unione europea opera in stretta collaborazione e coordinamento con gli altri attori della comunità internazionale presenti nell'area d'operazione come le Nazioni Unite, l’African Union Mission in Somalia (Amisom) e gli Usa;

   alla fine dello scorso anno, l'Amisom, la missione militare dell'Unione Africana a sostegno dell'esercito in Somalia, ha iniziato a ritirarsi gradualmente dal Paese. Nell'ultimo decennio, l'Amisom ha ottenuto notevoli successi nel contenere la minaccia del movimento estremista islamico somalo, cacciandolo dalle sue roccaforti nella Somalia centromeridionale, ma non è ancora riuscita ad addestrare le forze di sicurezza somale al punto di essere effettivamente in grado di contrastare un gruppo della potenza di al-Shabaab. Il graduale ritiro dell'Amisom ha sollevato preoccupazioni nella comunità internazionale e il Governo degli Stati Uniti ha chiesto all'Unione africana di rivedere la decisione a causa delle persistenti preoccupazioni in materia di sicurezza –:

   se il Governo ritenga di attivarsi, nelle opportune sedi diplomatiche, affinché l'Unione Africana riveda la decisione di progressivo ritiro delle truppe Amisom;

   quali si preveda saranno le condizioni in termini di sicurezza e operatività nelle quali si troveranno a operare le truppe italiane in Somalia, anche alla luce del graduale ritiro dell'Amisom.
(5-00716)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00716

  In merito all'episodio nel quale, lo scorso 1o ottobre, a Mogadiscio, l'equipaggio di un veicolo tattico multiruolo LINCE appartenente alla missione EUTM Somalia è stato coinvolto in un'esplosione, l'analisi dei fatti ha evidenziato che le misure di protezione delle Forze e le procedure adottate nella circostanza sono risultate pienamente efficaci, tanto da escludere, come ha ricordato lo stesso interrogante, conseguenze per il nostro personale.
  Il contingente italiano in Somalia è, peraltro, dotato di mezzi e dispositivi di sicurezza e protezione già impiegati in altri Teatri Operativi e che consentono di far fronte in maniera efficace ai rischi connessi alle diverse missioni, inclusa la minaccia rappresentata dagli Ordigni Esplosivi Improvvisati (IED).
  Nel breve e medio termine, in relazione alla valutazione della minaccia, non si ritiene che l'episodio modifichi il livello di rischio; ad ogni buon fine, il Comandante della missione ha intrapreso ogni possibile iniziativa, anche nei confronti dell’African Union Mission Somalia (AMISOM), per mitigare il rischio di attacchi.
  Va altresì sottolineato che l'Unione Europea già svolge, anche grazie al contributo italiano, un ruolo determinante nella stabilizzazione dell'area e nello sviluppo delle capacità delle Forze locali per il controllo del territorio e la sicurezza della popolazione, sia nell'ambito delle tre missioni European Union Training Mission Somalia (EUTM Somalia), European Union Capacity Building Mission in Somalia (EUCAP Somalia) ed European Naval Force Somalia (Op. ATALANTA), sia attraverso il finanziamento della citata AMISOM.
  Quanto alla transizione delle responsabilità di sicurezza alle istituzioni somale, essa sarà parte di un processo graduale necessariamente condiviso dai diversi attori coinvolti – ONU in primis – anche in funzione di variabili fondamentali quali la situazione in loco e la consolidata capacità delle autorità di Mogadiscio di garantire il totale controllo del territorio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso

Unione africana

forze paramilitari