Legislatura: 18Seduta di annuncio: 62 del 12/10/2018
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 CARE' NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 PAITA RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2018
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 24/10/2018 Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) REPLICA 24/10/2018 Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2018
DISCUSSIONE IL 24/10/2018
SVOLTO IL 24/10/2018
CONCLUSO IL 24/10/2018
QUARTAPELLE PROCOPIO, FASSINO, SCALFAROTTO, DE MARIA, LA MARCA, BRAGA, BRUNO BOSSIO, CARLA CANTONE, CARÈ, MARCO DI MAIO, FIANO, GIACHETTI, GRIBAUDO, INCERTI, PAGANI, PAITA, PEZZOPANE, SIANI, UNGARO, VERINI e ZARDINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
da quando il re saudita Salman bin Abdul Aziz Al Saud ha nominato suo figlio, Mohammed bin Salman, come principe ereditario nel giugno 2017, le Nazioni Unite e numerose organizzazioni internazionali non governative, quali Amnesty International, denunciano sempre più gravi violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Arabia Saudita, con frequenti detenzioni arbitrarie di attivisti, ecclesiastici di alto profilo, dirigenti d'azienda, giornalisti e commentatori dei social media;
si apprendono, a mezzo stampa, raccapriccianti particolari circa la scomparsa, il 2 ottobre 2018, del giornalista saudita, Jamal Khashoggi, che sarebbero stati rivelati da un alto funzionario dell’intelligence turca al New York Times; l'ipotesi che prende sempre più corpo è che egli sarebbe stato assassinato nel consolato saudita a Istanbul per ordine dei più alti livelli della corte reale e che i resti del corpo sarebbero usciti dalla sede consolare in un minivan per poi essere occultati: ai 28 impiegati turchi del Consolato sarebbe stato chiesto di non presentarsi in ufficio proprio il giorno della scomparsa del giornalista, mentre le telecamere di sorveglianza del controllo passaporti all'aeroporto Ataturk avrebbero registrato l'arrivo di quindici agenti dei servizi sauditi in quello stesso giorno, di cui almeno tre farebbero parte dell'unita d'élite incaricata della protezione personale del principe ereditario di Riad;
Khashoggi collaborava regolarmente con la testata statunitense Washington Post, dove hanno trovato spazio alcuni suoi commenti molto critici sulle iniziative più controverse intraprese dal principe bin Salman, quali il sequestro del premier libanese Saad Hariri, o la detenzione, durata mesi, all'hotel Ritz Carlton di membri della famiglia reale, del Governo, di uomini d'affari e alti ufficiali delle forze armate, nonché commenti sul crescente pericolo di destabilizzazione regionale derivante dalla politica d'isolamento ai danni del Qatar e dai pesantissimi interventi militari in Yemen; la coalizione militare a guida saudita a sostegno del governo internazionalmente riconosciuto dello Yemen, ha continuato, infatti, negli ultimi mesi, a bombardare le aree controllate o contese dalle forze huthi e dai loro alleati configurandosi, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, reso pubblico a settembre, come la principale causa della morte di civili nel conflitto;
il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald J. Trump si è detto «preoccupato» per la sorte di Khashoggi, mentre un gruppo di senatori repubblicani e democratici, tra cui i membri di rango Bob Menendez e Patrick Leahy e il presidente della commissione esteri del Senato Bob Corker, gli hanno indirizzato una lettera per chiedere l'avvio di un'indagine formale sul caso e impegnando il Presidente a valutare, entro 120 giorni, l'opportunità d'introdurre sanzioni contro l'Arabia Saudita;
l'interscambio commerciale tra l'Italia e il Regno saudita si è caratterizzato, nell'ultimo anno, per una contrazione del -24 per cento delle nostre esportazioni mentre le importazioni sono aumentate del +38 per cento, di cui il 90 per cento è riconducibile alla sola voce idrocarburi –:
di quali informazioni disponga il Governo in merito alla vicenda di cui in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare qualora fosse appurato che la scomparsa del giornalista del Washington Post sia riconducibile alle responsabilità della famiglia reale saudita.
(5-00715)
Il Governo italiano ha seguito fin dall'inizio il caso della scomparsa del giornalista saudita Jamal Khashoggi lo scorso 2 ottobre, presso il Consolato saudita a Istanbul. In coordinamento con i partner europei, il Governo monitora lo svolgimento delle indagini in corso e valuta le misure che Riad ha immediatamente adottato, a partire dalla rimozione di alcuni alti funzionari dei servizi di sicurezza, nonché del direttore delle comunicazioni presso la Corte Reale.
Riteniamo che lo strumento più efficace per far pervenire messaggi di preoccupazione alle Autorità saudite e richieste di condurre indagini approfondite e tempestive sia l'azione sul canale multilaterale. Per questo, assieme ai paesi G7 e ai membri dell'Unione europea, abbiamo sottoscritto, il 10 e il 20 ottobre scorso, due appelli. Essi, da un lato, confermano l'impegno comune in difesa della libertà di espressione e per la protezione della libertà di stampa e, dall'altro, esprimono profondo turbamento per la scomparsa del giornalista, chiedendo di assicurare i responsabili alla giustizia, incoraggiando una collaborazione turco-saudita e sottolineando la necessità di indagini approfondite, credibili, trasparenti e immediate.
A seguito delle informazioni diffuse nei giorni scorsi da parte delle autorità saudite che hanno confermato la morte del giornalista, il Presidente del Consiglio ha ribadito, nella giornata di lunedì, che il caso non può terminare con versioni non esaurienti e che l'Italia non da sola, ma con l'intera comunità internazionale, attende risposte credibili. Allo stesso tempo, nell'esprimere preoccupazione per la gravità della vicenda, il Premier ha ricordato che l'Italia non è insensibile e ha aggiunto che il Governo vorrebbe avere contezza del fatto in sé prima di confrontarsi con i partner internazionali.
Le prime risposte da parte saudita non appaiono infatti ancora sufficienti per fare piena luce sull'accaduto e assicurare giustizia. Il Governo proseguirà quindi nella sua attività di monitoraggio attento e critico degli sviluppi della vicenda, incluse le possibili conseguenze, in coerenza col nostro tradizionale impegno a tutela dei diritti umani e della libertà di espressione. A fase istruttoria ultimata, quando saranno più chiare le responsabilità, potranno essere valutati ulteriori passi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):delitto contro la persona
diritti umani
diritto alla giustizia