ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 59 del 09/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: OSNATO MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 09/10/2018
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 09/10/2018
ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 09/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/10/2018
Stato iter:
10/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2018
Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2018
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 10/10/2018
Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2018

SVOLTO IL 10/10/2018

CONCLUSO IL 10/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00672
presentato da
OSNATO Marco
testo di
Martedì 9 ottobre 2018, seduta n. 59

   OSNATO, ZUCCONI, SILVESTRONI e ACQUAROLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   i commi 909, 915, 917 e 928 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, hanno disposto, a partire dal 1° gennaio 2019, l'obbligo della fatturazione elettronica per tutte le operazioni tra partite Iva (business to business) e con i consumatori (business to consumer);

   se si escludono i disguidi di trasmissione, gli invii di fatture elettroniche tra privati transitate nel sistema di interscambio (Sdi) nei primi cinque mesi dell'anno in corso non arrivano al 2 per cento del totale, circa cinquantamila al mese;

   il mondo delle imprese e il settore dei professionisti che le rappresenta chiedono a voce unanime uno slittamento dell'entrata in vigore della fatturazione obbligatoria nell'ambito dei rapporti tra privati;

   lo stesso direttore centrale della gestione tributi dell'Agenzia delle entrate, intervenuto a riguardo a «Il Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili», svoltosi a Milano in data 24-25-26 settembre 2018, ha auspicato un rinvio nell'applicazione del suddetto obbligo;

   il 13 settembre 2018, in Commissione finanze del Senato, il consiglio nazionale dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha espresso le stesse perplessità che da tempo Fratelli d'Italia esprime al riguardo, ovvero il grave errore di introdurre in maniera secca l'obbligo di fatturazione elettronica al 1° gennaio 2019 per l'intero comparto aziendale italiano, poiché a causa delle sanzioni graverebbe in maniera negativa soprattutto sulle piccole e medie imprese, ad oggi in forte ritardo ed impreparate a vivere questa «rivoluzione»;

   Fratelli d'Italia ha presentato una proposta di legge volta ad introdurre termini differiti per adeguarsi all'obbligo a seconda della grandezza dell'azienda, ma comunque successivi al 1° gennaio 2019;

   la proposta di legge di Fratelli d'Italia prevede l'avvio dell'obbligo della fatturazione elettronica tra privati con le seguenti scadenze: «a partire dal 1° gennaio 2019, per le società quotate in borsa e per gli altri soggetti con più di 250 dipendenti; dal 1° gennaio 2020, per gli altri soggetti con più di 50 dipendenti; dal 1° gennaio 2021, per gli altri soggetti con più di 10 dipendenti; dal 1° gennaio 2022, per tutti gli altri soggetti non esonerati» –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerando l'imminente obbligo per le piccole e medie imprese di emettere fatturazione elettronica, quali urgenti iniziative di competenza, anche normative, intenda assumere, eventualmente nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio.
(5-00672)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00672

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti in vista della prossima applicazione degli obblighi sulla fatturazione elettronica (fissata, per la generalità dei soggetti passivi d'imposta, al 1o gennaio 2019) e, tenuto conto delle istanze, provenienti da più parti, per un suo differimento, chiedono urgenti iniziative volte a rinviare l'introduzione dell'obbligo almeno per le piccole e medie imprese.
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  In merito alla questione prospettata, deve preliminarmente osservarsi che il richiesto differimento dell'entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria presenta significativi impatti sul gettito, per le minori entrate derivanti dalla lotta all'evasione IVA.
  La relazione tecnica al disegno di legge presentato per l'approvazione della legge di bilancio 2018 infatti quantifica in circa due miliardi di euro il recupero di gettito connesso all'introduzione della misura.
  Inoltre, l'autorizzazione in deroga ad introdurre l'obbligo generalizzato di fatturazione elettronica, concessa dagli organismi UE all'Italia per il periodo 2019-2021 (cfr. la decisione di esecuzione (UE) 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018), potrà essere rinnovata solo previa dimostrazione alla Commissione UE dell'efficacia di tale misura, da fornire sulla base dei dati raccolti nel periodo 2019-2021;
  In relazione all'avvio dell'obbligo della fatturazione elettronica con cadenze temporalmente diversificate a seconda della tipologia dei contribuenti, deve sottolinearsi che la fatturazione elettronica integra un processo «simmetrico» che vincola non solo il soggetto emittente ma anche quello ricevente a gestire come elettronica la fattura.
  Pertanto, qualora si prevedesse di intervenire normativamente per limitare l'obbligo a specifiche categorie di operatori, si introdurrebbero elementi di notevole complessità per gli operatori stessi (e per i loro intermediari) nella gestione quotidiana delle fatture e, quindi, nei processi amministrativi e contabili ad esse strettamente correlati.
  Allo stesso tempo la soluzione prospettata dagli Onorevoli interroganti è suscettibile di introdurre elementi di notevole complessità anche per l'Agenzia delle entrate nel gestire la coesistenza di adempimenti – fatturazione elettronica e spesometro – differenziati per categorie di operatori IVA, disciplina giuridica e tecnica (norme, prassi, provvedimenti e specifiche tecniche diversi) e termini.
  La conseguenza delle predette complessità aumenterebbe notevolmente il rischio di errori da parte degli operatori con conseguenti difficoltà di controllo da parte dell'Amministrazione finanziaria e ripercussioni sulle azioni di prevenzione e contrasto a fenomeni di frode ed evasione IVA, come ha chiarito il direttore dell'Agenzia nel corso dell'audizione del 3 ottobre 2018 svolta in questa Commissione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fatturazione

piccole e medie imprese

commercio elettronico