Legislatura: 18Seduta di annuncio: 50 del 26/09/2018
Primo firmatario: TOPO RAFFAELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2018
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/09/2018 Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 27/09/2018 Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 27/09/2018 Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 27/09/2018
SVOLTO IL 27/09/2018
CONCLUSO IL 27/09/2018
TOPO e FREGOLENT. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni, i Governi a guida Pd hanno messo in atto numerose misure volte a contrastare le frodi sull'Iva, specialmente con riferimento alle forniture di beni e servizi effettuate nei confronti dei soggetti pubblici;
in primo luogo, con la legge di stabilità per il 2015, è stato introdotto il meccanismo della scissione dei pagamenti (cosiddetto split payment) sulle operazioni effettuate nei confronti di soggetti pubblici, considerati ad alta affidabilità fiscale, che consente all'erario di acquisire direttamente l'imposta dovuta per il tramite di tali soggetti;
nel solco degli interventi antifrode, la menzionata legge di stabilità per il 2015 ha inoltre incrementato il numero delle ipotesi di applicazione del già vigente meccanismo di inversione contabile (reverse charge) a fini dell'Iva, estendendo tale sistema anche ad ulteriori ambiti del settore edile, del settore energetico e della grande distribuzione alimentare e subordinando l'efficacia della misura all'autorizzazione della Commissione europea, in base alle norme europee in materia di Iva;
la relazione tecnica al provvedimento stima un maggior gettito, a decorrere dal 2015, rispettivamente di circa 900 milioni di euro dallo split payment e di circa 1,6 miliardi di euro dal reverse charge, al netto degli effetti derivanti dal ciclo economico;
i contribuenti su cui si applicano tali fattispecie subiscono la riduzione dell'Iva a debito e quindi si trovano ad avere maggiori crediti Iva netti, con conseguenti possibili problemi di liquidità; per superare tale problematica sono stati introdotti meccanismi di tutela che consentono di ridurre tali costi, dando la possibilità di compensare i crediti Iva anche in modo «orizzontale» con altre imposte o contributi dovuti o, in alternativa, dando la possibilità di richiedere il rimborso anticipato rispetto ai tempi ordinari;
le stime riportate in uno studio dell'Agenzia delle entrate, che ha valutato gli effetti indotti dall'introduzione dello split payment sul gettito Iva, consentendo di monitorare il comportamento dei fornitori della pubblica amministrazione prima e dopo l'adozione dello split payment, mostrano che, nel 2015, si è verificata una riduzione del gap Iva, imputabile ai fornitori della pubblica amministrazione, pari a circa 2,5 miliardi di euro, ai quali si è aggiunto un ulteriore miliardo recuperato nel 2016; dai dati emergerebbe quindi che l'Iva che prima dello split payment non veniva versata da una parte dei contribuenti supera ampiamente la maggiore Iva rimborsata –:
quali siano i dati relativi agli incassi annuali derivanti dall'applicazione dei meccanismi anti-frode dello split payment e del reverse charge.
(5-00538)
Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti, chiedono di conoscere quali siano gli incassi annuali derivanti dall'applicazione dei meccanismi anti-frode dello split payment e del reverse charge. Ciò dopo aver essi stessi evidenziato come le stime riportate dell'Agenzia delle entrate pubblicate nella «Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva — anno 2017» mostrino una riduzione del gap IVA pari a 2,5 miliardi di euro nel 2015 e un ulteriore miliardo nel 2016, per un effetto complessivo sui flussi di cassa nel biennio 2015-2016 pari a circa 3,5 miliardi di euro.
Al riguardo, sulla base degli elementi forniti dagli uffici competenti, si riportano nella Tabella di seguito gli incassi derivanti dallo split payment per gli anni 2015-2018:
* importi espressi in milioni di euro
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):IVA
rimborso
evasione fiscale