ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 42 del 11/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 10/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/09/2018
Stato iter:
18/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2018
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/10/2018
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/09/2018

DISCUSSIONE IL 18/10/2018

SVOLTO IL 18/10/2018

CONCLUSO IL 18/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00389
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 11 settembre 2018, seduta n. 42

   RIZZETTO e DONZELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   i lavoratori di Bekaert della sede di Figline Valdarno (Firenze) stanno vivendo, già da tempo, una grave situazione di incertezza che li ha indotti a scioperare con lunghi presidi di protesta, poiché la multinazionale ha comunicato che sarebbero stati licenziati ben 318 dipendenti in conseguenza della chiusura del sito di Figline, dedicato alla produzione di rinforzi in acciaio per pneumatici;

   le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto la convocazione di un tavolo di concertazione al Ministero dello sviluppo economico, necessaria per proseguire la discussione, al fine di adottare ogni iniziativa idonea a tutela dei lavoratori;

   a quanto è dato sapere, in occasione di un incontro con i lavoratori, il Ministro Luigi Di Maio si era impegnato per conto del Governo a reintrodurre la cassa integrazione per cessazione di attività; pertanto, i dipendenti di Bekaert attendono concrete iniziative, affinché siano quanto meno tutelati con un ammortizzatore sociale –:

   quali siano gli orientamenti del Governo sui fatti esposti in premessa e se e quali iniziative abbia posto in essere, ad oggi, a tutela dei lavoratori Bekaert;

   se il Governo intenda adottare iniziative, anche normative per salvaguardare i lavoratori con un ammortizzatore sociale; in particolare, se intenda assumere iniziative per reintrodurre la cassa integrazione per cessazione di attività.
(5-00389)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00389

  La vicenda che sta interessando la società Bekaert, multinazionale belga che nel 2014 ha acquisito lo stabilimento Pirelli di Figline Valdarno, è solo uno dei tanti casi di crisi aziendale sui quali questo Governo ha riposto la massima attenzione.
  È, infatti, circostanza ormai nota che su tale vicenda sono stati svolti numerosi tavoli di confronto presso il MISE, soprattutto da quando il gruppo societario, che da sempre ha evidenziato la strategicità del sito produttivo, la salvaguardia dei livelli occupazionali, nonché lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca e sviluppo, ha reso noto 1o scorso giugno di voler avviare la procedura di licenziamento collettivo per oltre 300 dipendenti, senza alcun preventivo confronto con i soggetti interessati.
  Una decisione grave, del tutto inaspettata, e con inevitabili ricadute sui profili occupazionali dei lavoratori interessati e sull'economia del territorio.
  Come Governo ci siamo impegnati per trovare una soluzione, sia agendo in generale sul fenomeno delle continue delocalizzazioni che affliggono il Paese, sia nello specifico della crisi Bekaert.
  A tal riguardo voglio ricordare che con il «Decreto Dignità» abbiamo introdotto specifiche misure sanzionatorie per il contrasto alla delocalizzazione delle imprese che abbiano avuto dallo Stato aiuti per costituire, ampliare e sostenere le proprie attività economiche.
  L'impresa italiana o estera, ma comunque operante sul territorio nazionale, che dopo aver beneficiato di un aiuto di Stato per la realizzazione di investimenti produttivi decida poi di trasferire l'attività economica, o una parte di essa, dal sito produttivo incentivato ad altro, decadrà dal beneficio medesimo e andrà incontro a specifiche sanzioni amministrative pecuniarie, i cui proventi verranno utilizzati per il finanziamento dei contratti di sviluppo e, quindi, per l'immediata riconversione del sito produttivo delocalizzato.
  Voglio, però, precisare che in situazioni di crisi aziendale, come quella di cui in oggetto, la priorità è un'altra, vale a dire quella di evitare che centinaia di famiglie si riti ovino a casa, senza un lavoro e senza uno Stato pronto a sostenerli.
  È per questo motivo che nel «Decreto Genova» abbiamo ripristinato nel nostro ordinamento il ricorso all'intervento dell'integrazione salariale straordinaria per tutti quei lavoratori di aziende che abbiano cessato, o stiano per farlo, la propria attività produttiva, come nel caso Bekaert.
  Una volta tutelati i dipendenti di Bekaert, siamo adesso impegnati per assicurare un futuro a questo stabilimento ed è per questo che garantiremo il coinvolgimento dei vari partner istituzionali, per sostenere il progetto di reindustrializzazione del sito e per la scelta del gruppo imprenditoriale che accompagnerà tale rilancio produttivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

cassa integrazione