ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00348

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: SARLI DORIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/08/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2018
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2018
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2018
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2018
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2018
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2018
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/08/2018
Stato iter:
22/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2018
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 22/11/2018
Resoconto SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/09/2018

DISCUSSIONE IL 22/11/2018

SVOLTO IL 22/11/2018

CONCLUSO IL 22/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00348
presentato da
SARLI Doriana
testo presentato
Martedì 7 agosto 2018
modificato
Martedì 4 settembre 2018, seduta n. 41

   SARLI, MAMMÌ, SPORTIELLO, BOLOGNA, CHIAZZESE, D'ARRANDO, LOREFICE, LEDA VOLPI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 804, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, istituisce nello stato di previsione del Ministero della salute un fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta, con una dotazione di 60 milioni di euro annui a decorrere dal 2018;

   l'articolo 1, comma 805, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, prevede che con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, stabilisce i criteri per la ripartizione del fondo di cui al comma 804, privilegiando le regioni che hanno adottato iniziative finalizzate ad ampliare il numero dei soggetti esentati dal pagamento della quota fissa sulla ricetta oppure utilizzato altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie;

   le regioni che hanno ampliato il numero dei soggetti esentati dal pagamento della quota fissa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale o hanno adottato misure alternative sono state le seguenti: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Basilicata, come riportato nello schema di decreto del Ministero della salute il 27 marzo 2018;

   il coordinamento interregionale in sanità del 18 aprile 2018 ha dato assenso condizionato allo schema di decreto del Ministero della salute del 27 marzo 2018 proponendo il riparto in questo modo: 80 per cento della dotazione del fondo, sopra menzionato, sulla base del numero di ricette non esenti rilevato in TS 2016 per ciascuna regione; il 20 per cento del fondo ripartito alle sole regioni che avevano ampliato il numero dei soggetti esentati o adottato misure alternative (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Basilicata) in proporzione allo scostamento rilevato tra gettito teorico della quota fissa e il gettito effettivamente introitato con riferimento al 2016 –:

   se si sia tenuto conto di indicatori quali il tasso di abbandono alle cure, la difficoltà di accesso ai servizi, il livello di disoccupazione e di reddito e l'aspettativa di vita, nella ripartizione delle risorse del fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta alle regioni;

   se sia stato valutato, nella definizione dei criteri per la ripartizione a livello regionale del fondo nazionale per la riduzione della quota fissa sulla ricetta, il reddito medio dei cittadini, diverso da regione a regione, considerato che il maggior numero di non esenti riscontrati nelle regioni, quasi tutti del nord del paese, coincide con una condizione economica più favorevole rispetto alle regioni del sud d'Italia;

   se non ritengano che la maggior parte delle regioni del Mezzogiorno d'Italia risultino penalizzate dal riparto dei finanziamenti previsti dal fondo e quali iniziative intendano intraprendere al riguardo;

   se non ritengano di assumere iniziative per adottare una diversa ripartizione del fondo sopra citato, riequilibrando la distribuzione delle risorse per garantire una maggiore omogeneità della qualità delle cure ed equità nell'accesso ai servizi sanitari su tutto il territorio nazionale;

   se non ritengano, a seguito di quanto esposto, di adottare tutte le iniziative di competenza finalizzate al superamento del ticket fisso sulla ricetta medica e per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, prevedendo più risorse a sostegno del servizio sanitario nazionale.
(5-00348)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00348

  Ringrazio gli onorevoli interroganti, poiché essi hanno posto una tematica centrale di cui si è fatto subito carico questo Governo: provare a riequilibrare la distribuzione delle risorse del Fondo sanitario nazionale, in modo da garantire la necessaria omogeneità della qualità delle cure nonché l'equità nell'accesso ai servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.
  Rispondo, innanzitutto, sullo specifico quesito posto.
  Come è noto, la legge n. 205 del 2017 (articolo 1, comma 804) istituisce nello stato di previsione del Ministero della salute un Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta, con una dotazione di 60 milioni di euro annui a decorrere daranno 2018, al fine di conseguire una maggiore equità e agevolare l'accesso alle prestazioni sanitarie da parte di specifiche categorie di soggetti vulnerabili.
  Lo stesso articolo prevede che, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, sono stabiliti i criteri per la ripartizione del Fondo, privilegiando le Regioni che hanno adottato iniziative finalizzate ad ampliare il numero dei soggetti esentati dal pagamento della quota fissa sulla ricetta, ovvero misure alternative.
  A tal riguardo si segnala che, nel rispetto del dettato normativo e dell'autonomia regionale, questo Ministero sta valutando i possibili criteri di riparto, ivi inclusa anche la possibilità per le Regioni di identificare le categorie e le misure di riduzione della quota fissa, attraverso l'adozione di specifici provvedimenti (nell'ambito dei limiti di spesa indicati dal decreto), affinché sia garantito il conseguimento di privilegi in favore di specifiche categorie vulnerabili, subordinando, tuttavia, l'erogazione delle somme ad una valutazione degli interventi introdotti presso le Regioni, circa la loro rispondenza alle finalità di tutela indicate dalla norma e alla loro sostenibilità economico-finanziaria.
  L'impegno di questo Ministero è anche quello di assicurare una equità nella distribuzione delle risorse, tenendo conto della diversa distribuzione delle esenzioni tra le Regioni italiane, che vede nelle Regioni del Sud un numero di ricette non esenti (per motivi di reddito e di deprivazione sociale) sensibilmente minori rispetto a quelle del Nord.
  Per pervenire ad uno stabile riequilibrio delle risorse finanziarie a beneficio delle Regioni, non vi è dubbio che la soluzione debba essere trovata in una pluralità di misure, di natura non occasionale, bensì sistematica, tutte convergenti verso l'obiettivo di un graduale, ma deciso, miglioramento dell'offerta sanitaria, nonché dei Livelli essenziali di assistenza, a tutti i cittadini.
  Vanno, dunque, in questa direzione sia le misure già indicate nel testo del ddl di bilancio – tra le quali non va dimenticata anche la scelta, dirimente, del reddito e della pensione di cittadinanza; visto l'innegabile rapporto tra il gravissimo fenomeno dell'abbandono delle cure e le sottese situazioni di vulnerabilità socioeconomica – sia ulteriori ipotesi migliorative del testo, che potranno essere discusse in Parlamento.
  Mi riferisco, in particolare, al superamento del «ticket» fisso sulla ricetta medica e per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, che rappresenta, fin dall'inizio del mandato, uno dei punti qualificanti dell'agenda di questo Governo nella direzione dell'obiettivo di conferire maggiore equità al sistema: un obiettivo che necessiterà – inutile nasconderlo – di consistenti risorse economiche, che si confida di poter reperire, magari anche gradualmente, grazie al convergente impegno delle forze parlamentari di maggioranza già a partire dall'esame di questa manovra di bilancio.
  Concludo, infine, informando gli onorevoli interroganti che a conferma dell'impegno già avviato dal Governo nella tematica in parola, nelle more delle altre misure necessarie, di cui si è fatto rapido cenno, con particolare riferimento ai nuovi criteri di riparto del Fondo, il Ministero della salute ha di recente effettuato un Accordo operativo con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata per la definizione di una metodologia di revisione del sistema di ripartizione regionale del finanziamento del Servizio sanitario nazionale su dati di bisogno sanitario della popolazione e la definizione di strumenti per la rideterminazione del fabbisogno sanitario regionale standard.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ripartizione dell'aiuto

distribuzione delle risorse

prestazione di servizi