ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00231

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO CAMILLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 24/07/2018
Stato iter:
25/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2018
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 25/07/2018
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2018

SVOLTO IL 25/07/2018

CONCLUSO IL 25/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00231
presentato da
D'ALESSANDRO Camillo
testo di
Martedì 24 luglio 2018, seduta n. 32

   D'ALESSANDRO e GADDA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   in un report del mese di giugno 2018, «Time To Deliver», l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha presentato una serie di possibili raccomandazioni ai Paesi per ridurre l'impatto negativo sulla salute di alcuni prodotti alimentari; secondo un'inchiesta del Sole 24 Ore, pubblicata in data 17 luglio 2018, l'Organizzazione mondiale della sanità, nel dichiarare guerra a malattie non trasmissibili come il cancro, il diabete e le patologie cardiovascolari, si starebbe accingendo a segnalare come «nocivi per la salute», alcuni prodotti di eccellenza dell'agroalimentare italiano come il vino, l'olio di oliva, il prosciutto, il parmigiano reggiano, la pizza;

   si tratta di alimenti cardine della «dieta mediterranea» che, oltre ad essere stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell'umanità, è anche riconosciuta come dieta salubre;

   la sola ipotesi di apporre degli «allarmi» modello sigarette «nuoce gravemente alla salute» o imporre degli aggravi fiscali a suddetti prodotti determinerebbe un danno irreparabile alla filiera agroalimentare italiana che vale circa 41 miliardi di euro in termini di export;

   il Governo italiano, nella scorsa legislatura, si è battuto, in tutte le sedi, a tutela delle peculiarità del made in Italy nel settore agroalimentare, come ad esempio nell'azione di contrasto alla cosiddetta «etichetta nutrizionale a semaforo», che penalizzerebbe i prodotti italiani a vantaggio di altri di cui non si conosce neppure l'origine;

   il Parlamento europeo ha già espresso la sua contrarietà a questi sistemi di etichettatura, chiedendo a grande maggioranza uno schema europeo di indicazione dell'origine dei prodotti alimentari, come già sperimentato in Italia grazie all'azione dei Governi Renzi e Gentiloni;

   il 27 settembre 2018 si terrà un incontro a New York presso la sede delle Nazioni Unite che affronterà la questione relativa alle malattie non trasmissibili, e alle misure di contrasto, compresi stili di vita e abitudini alimentari;

   in vista di quell'appuntamento l'Italia deve farsi trovare pronta a difesa delle proprie eccellenze agroalimentari –:

   se il Ministro interrogato, tenendo anche conto dal lavoro svolto dal precedente Governo, non ritenga necessario farsi promotore di adeguate iniziative finalizzate a difendere, in tutte le sedi istituzionali, comprese quelle comunitarie ed internazionali, le eccellenze italiane nel settore agroalimentare.
(5-00231)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00231

  È opinione diffusa che uno degli obiettivi principali del nostro Paese è quello di favorire un'azione decisiva per difendere e garantire le eccellenze italiane nel settore agroalimentare. Tale obiettivo si può raggiungere attraverso la realizzazione e/o il rafforzamento di programmi che promuovono stili di vita salutari, la prevenzione delle malattie croniche, con speciale enfasi verso i determinanti di salute, e attraverso l'implementazione di strategie multisettoriali a livello nazionale e locale.
  L'Italia considera prioritario contrastare i fattori di rischio e promuovere una politica di sana alimentazione, attraverso investimenti significativi in prevenzione e in interventi multisettoriali che coinvolgano più Amministrazioni pubbliche e la società civile.
  Nell'imminente Riunione dei Ministri dell'Agricoltura del G20 a Buenos Aires, l'Italia intende rappresentare l'opinione ormai prevalente tra esperti, tecnologi e nutrizionisti che nel nostro Paese non esistono cibi in sé buoni o cattivi; esistono invece abitudini alimentari sbagliate e stili di vita non appropriati, che contrastano con l'educazione alimentare e l'informazione al consumatore
  Per quanto concerne l’High Level Meeting dedicato a sconfiggere e prevenire le malattie non trasmissibili, che si terrà a New York il 27 settembre p.v. – durante la 73ma Assemblea Generale dell'ONU, – si comunica che il nostro Paese sta svolgendo il ruolo di co-facilitatore insieme all'Uruguay e che il Ministero degli esteri sta conducendo il negoziato per la stesura del documento finale che verrà sottoscritto all'evento gestendo i rapporti con i competenti Dicasteri (Ministero della salute, Ministero dello sviluppo economico e Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo).
  L'Italia sostiene da sempre la Dieta mediterranea, caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, per i suoi positivi effetti sulla salute e incoraggia i produttori a mantenere la qualità eccellente dei prodotti tradizionali italiani.
  Inoltre, in linea con i più consolidati orientamenti scientifici, attraverso il contributo del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), Ente vigilato dal nostro Ministero, abbiamo sempre considerato fondamentale la totalità della dieta e non il singolo alimento, evitando di classificarli in buoni e cattivi, poiché devono essere commisurati alle esigenze del singolo individuo e non giudicati nell'ambito di una semplice valutazione standardizzata.
  Ricordo che alla fine del 2017, è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo economico un Tavolo di lavoro a cui partecipano Amministrazioni (Ministero della salute, Ministero dello sviluppo economico e Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo) ed Associazioni di categoria, finalizzato alla definizione di una posizione nazionale sulle espressioni sintetiche delle informazioni nutrizionali in grado di considerare le peculiarità dei prodotti nazionali e bilanciare le informazioni sugli elementi nutrizionali con un più ampio riferimento al contesto generale della dieta e dello stile di vita mediterraneo.
  Il Tavolo ha ipotizzato, quindi, una proposta di modello supplementare di etichettatura nutrizionale, che si configura quale contributo da offrire alla discussione degli altri Paesi membri per assicurare una applicazione corretta ed uniforme delle disposizioni del Regolamento europeo n. 1169/2011.
  Tale modello, si differenzia rispetto agli altri sistemi già in atto (etichetta nutrizionale semplificata, semaforo) poiché non individua una classificazione degli alimenti sulla base della loro formulazione in termini di energia e nutrienti negativi e positivi.
  Il nostro primo fattivo contributo al dibattito in Europa sarà finalizzato a raggiungere un sistema comune di etichettatura nutrizionale « front of pack» chiara, comprensibile, realmente informativa e, soprattutto, non discriminatoria del made in Italy.
  Analogamente, contrasteremo l'applicazione di tassazioni maggiorate, poiché tale approccio, privo di alcuna componente educativa verso sane abitudini alimentari, può determinare un possibile spostamento dei consumi verso prodotti di scarsa qualità nutrizionale.
  È fondamentale che tutte le Amministrazioni coinvolte, ciascuna negli ambiti di rispettiva competenza e avvalendosi degli strumenti previsti dalla normativa vigente, sostengano e affianchino azioni per rendere pienamente efficace la tutela dei prodotti di qualità italiani all'estero, imprimendo incisività e determinazione al ruolo dell'Italia in tutti i fori internazionali in cui vengono definite le politiche della salute con potenziale impatto sulla produzione e commercializzazione dei prodotti alimentari, a cominciare dall'Organizzazione Mondiale della Salute.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

etichettatura

prodotto alimentare