ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00190

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: LUCCHINI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/07/2018
Stato iter:
19/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/07/2018
Resoconto LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2018
Resoconto SANTANGELO VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 19/07/2018
Resoconto LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/07/2018

SVOLTO IL 19/07/2018

CONCLUSO IL 19/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00190
presentato da
LUCCHINI Elena
testo di
Mercoledì 18 luglio 2018, seduta n. 29

   LUCCHINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'Oltrepo Pavese è caratterizzato da un elevato numero di fenomeni franosi che coprono il 17 per cento dell'area e, addirittura, il 40 per cento del solo settore orientale di Val Versa e Val Scuropasso; le tipologie più frequenti sono rappresentate da scivolamenti roto-traslazionali nella zona di testata che evolvono in colamenti;

   spesso si tratta di fenomeni profondi che coinvolgono arenarie con intercalazioni argillose, marne, marne calcaree e argille scagliose e marne calcaree con intercalazioni di argille;

   ultimamente, la situazione è aggravata con i cambiamenti climatici che provocano, sempre con maggior frequenza, fenomeni di dissesto ascrivibili a frane superficiali, a causa della quantità e dell'intensità delle precipitazioni e si caratterizzano per l'elevata velocità, l'assenza di segni premonitori e l'elevata densità;

   tale tipologia di frane è stata la causa di innumerevoli danni ad edifici e infrastrutture nell'Oltrepo Pavese nel corso degli eventi franosi di aprile 2009 e giugno 2011; solo nel corso dell'evento di aprile 2009 si sono innescate più di 1.600 frane superficiali;

   l'inventario dei fenomeni franosi italiani condotto nell'Oltrepo Pavese dal dipartimento di scienze della terra e dell'ambiente dell'università di Pavia ha evidenziato la presenza di circa 7.700 fenomeni franosi, molti dei quali si presentano ancora attivi, in quanto caratterizzati da movimenti lenti ma continui;

   sono importantissime le attività di prevenzione ai fini della salvaguardia della vita delle persone, dei beni e infrastrutture, dell'ambiente naturale e delle attività antropiche; risulta dunque crescente l'esigenza di valutare:

    i meccanismi di innesco dei fenomeni franosi;

    la probabilità di accadimento di eventi franosi, in stretta correlazione con le precipitazioni previste o misurate, per scopi di protezione civile;

    i possibili scenari di rischio ai fini della pianificazione territoriale;

   l'università di Pavia ha condotto una serie di attività sul fenomeno delle frane nell'Oltrepo Pavese, come:

    l'identificazione e caratterizzazione delle tipologie di dissesto idrogeologico e dei fattori di innesco dei fenomeni franosi superficiali;

    la zonazione a scala provinciale dell'area nord-orientale dell'Oltrepo Pavese in relazione alla pericolosità da frana superficiale;

    un monitoraggio idrologico e geotecnico di un pendio ai fini dell'identificazione dei meccanismi di innesco –:

   se il Ministro intenda assumere le iniziative di competenza per inserire, nei prossimi provvedimenti programmatici per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, anche la zona dell'Oltrepo Pavese, caratterizzata da un elevato numero di fenomeni franosi che mettono in continuo pericolo la vita delle persone e i loro beni.
(5-00190)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00190

  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è ben consapevole delle criticità che investono il territorio della regione Lombardia, e in particolare dell'Oltrepò Pavese, come dimostra l'interesse ad esso rivolto nell'ambito delle recenti programmazioni.
  A tal proposito, si ricorda che, in attuazione a quanto disposto dal Governo con la Legge Finanziaria 2010, è stato firmato il 4 novembre 2010 l'Accordo di Programma tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Lombardia, per il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, cui hanno fatto seguito successivi Atti integrativi, nonché un Accordo di Programma con la regione e la città Metropolitana di Milano siglato nel 2016, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 settembre 2015.
  Con il predetto Accordo di Programma e i successivi Atti Integrativi nella regione Lombardia sono stati finanziati 180 interventi, per un importo complessivo di 229.840.700,00 euro. In particolare nella provincia di Pavia ne sono stati finanziati complessivamente n. 20, di cui n. 10 riguardanti fenomeni franosi per l'importo complessivo di 3.886.000,00 euro, che ad oggi risultano completati.
  Per quanto riguarda le attuali e le future programmazioni degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, il Governo ha inteso riunificare in un unico strumento tutte le necessità del territorio, facendole confluire in un unico database, il ReNDiS dell'ISPRA (Repertorio Nazionale degli Interventi di Difesa del Suolo).
  Al riguardo, si segnala che la regione Lombardia, al momento, ha segnalato nell'ambito del citato database ReNDiS, ai fini di nuove eventuali programmazioni per la rimozione del rischio idrogeologico, 334 nuove proposte di intervento validate dalla stessa regione, per un importo totale pari a 991.559.761,58 euro. Per la provincia di Pavia sono state presentate 41 proposte di finanziamento di intervento per l'importo complessivo di 49.409.145,00 euro. Delle suddette richieste n. 6 riguardano fenomeni franosi, n. 14 riguardano fenomeni idraulici e n. 21 fenomeni di tipo misto.
  Si rammenta, inoltre, che il Governo si è attivato per sottoscrivere il «Patto per lo sviluppo della regione Lombardia», firmato nel 2016, nel quale risulta ricompreso il sottoprogramma «interventi contro il dissesto idrogeologico connessi a fenomeni franosi e valanghivi» per l'importo complessivo di 3.700.000,00 euro.
  Da ultimo, si segnala che è intenzione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dare nuovo impulso alle misure di contrasto al dissesto idrogeologico attraverso azioni di prevenzione che comportino interventi diffusi di manutenzione ordinaria e straordinaria su aree ad alto rischio, riportando in capo al Ministero medesimo la diretta competenza sul tema, come già previsto dal decreto-legge varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 2 luglio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cambiamento climatico

assetto territoriale

idrogeologia