ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00133

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 24 del 11/07/2018
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00068
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO 19/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/07/2018
Stato iter:
19/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2018
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 19/09/2018
Resoconto MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 19/09/2018

SVOLTO IL 19/09/2018

CONCLUSO IL 19/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00133
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Mercoledì 11 luglio 2018, seduta n. 24

   BRAGA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2014, all'età di 59 anni, moriva a causa di una patologia tumorale Michele Liguori, tenente dei vigili urbani di Acerra in provincia di Napoli, e assegnato al «pool ambientale» di quel comune costituito di un solo componente: lui stesso;

   con i pochi mezzi a disposizione egli operò alacremente per contrastare le «ecomafie», in quella che più tardi fu tristemente denominata «Terra dei fuochi», dove il ciclo illegale dei rifiuti industriali era oggetto di interesse criminale per le organizzazioni malavitose, a danno di ambiente e cittadini;

   il tenente Liguori fu tra i primi poliziotti municipali ad aver utilizzato ampiamente le sue doti di investigatore per condurre un'intensa indagine sul disastro ambientale in atto nel territorio campano inquinato;

   da ciò che si evince da un articolo di Nello Trocchia, pubblicato da «L'Espresso» il 14 marzo 2018, l'Inail aveva riconosciuto dopo il suo decesso la malattia professionale come causa della morte, e a seguito di tale pronunciamento i familiari avevano presentato al Ministero dell'interno richiesta di inserimento nella lista dei familiari vittime del dovere;

   da ciò che si evince dalla stampa, nel marzo 2018 il dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale ha tuttavia negato tale riconoscimento, motivando con queste parole la propria determinazione: «la malattia non può riconoscersi dipendente dai fatti di servizio, in quanto, nei precedenti di servizio dell'interessato non risultano fattori specifici potenzialmente idonei a dar luogo ad una genesi neoplastica. Pertanto è da escludere ogni nesso di causalità e o di con causalità non sussistendo, altresì nel caso di specie, precedenti infermità o lesioni imputabili al servizio che col tempo possano essere evolute in senso metaplastico»;

   pare quindi determinarsi un contrasto tra quanto riconosciuto dall'Inail al tenente Liguori e il diniego del Ministero dell'interno riguardo all'inserimento degli interessati nella lista dei familiari delle vittime del dovere –:

   se siano a conoscenza dei fatti sopra esposti;

   se non intendano acquisire informazioni circa l'istruttoria promossa dall'Inail che considera la patologia che ha portato al decesso del tenente Liguori come dipendente da fatti di servizio e verificare se non sussistano le condizioni per disporre il riconoscimento, da parte del dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale, del diritto degli interessati all'inserimento nella lista dei familiari delle vittime del dovere.
(5-00133)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-00133

  Signor Presidente, On.li Deputati, il signor Michele Liguori, deceduto a seguito di un tumore il 19 gennaio 2014, ha prestato servizio in qualità di sottotenente presso il Comando di Polizia Municipale di Acerra (NA) dal 5 gennaio 1981 al 19 gennaio 2014.
  Dopo il decesso, la moglie e il figlio hanno inoltrato domanda di riconoscimento per malattia professionale all'INAIL di Nola (NA) che, in data 5 marzo 2015, ha riconosciuto la morte del Liguori come derivante da malattia professionale.
  Il 14 aprile 2015, i familiari del Sottotenente Liguori hanno chiesto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza la concessione dei benefici previsti dalla normativa vigente in favore dei soggetti equiparati alle «Vittime del Dovere», dichiarando che l'infermità che ha causato il decesso del proprio congiunto era da ricollegarsi al servizio prestato nella Polizia Municipale, con esposizione agli inquinanti patogeni della cosiddetta «Terra dei Fuochi».
  Il Servizio Assistenza e Attività Sociali della Direzione Centrale per gli Affari Generali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha, quindi, avviato l'istruttoria e richiesto al competente Comitato di Verifica per le Cause di Servizio (C.V.C.S.) di esprimersi, ai sensi dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n. 243 del 2006, in ordine alla riconducibilità del decesso alle particolari condizioni ambientali ed operative del servizio prestato dall'interessato presso l'Ufficio Ambiente del Comune di Acerra per aver operato in siti contaminati da sostanze tossiche e cancerogene.
  Il Comitato ha espresso parere negativo con riferimento al solo riconoscimento della causa di servizio, non esprimendosi, tuttavia, in quella occasione, sulla specifica valutazione richiesta dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 243 del 2006. Per tale motivo, si è ritenuto di dover nuovamente interessare l'Organo competente per la rettifica/integrazione dello stesso.
  Anche in tale sede, il Comitato di verifica ha tuttavia confermato il proprio parere negativo in ordine alla riconducibilità del decesso del Liguori alle particolari condizioni ambientali ed operative.
  Successivamente, a seguito delle osservazioni presentate dai legali di parte nell'ambito del procedimento amministrativo, è stato richiesto il riesame dei suddetti giudizi.
  Il Servizio Assistenza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha, pertanto, nuovamente interessato il predetto Comitato, invitandolo ad esaminare, per la seconda volta, l'intero carteggio relativo agli specifici servizi svolti dall'interessato, comprensivo delle osservazioni pervenute.
  In data 17 maggio scorso, il Comitato, tenuto conto della documentazione aggiuntiva presentata, ha deliberato che «l'infermità (...) PUÒ RICONOSCERSI DIPENDENTE DA FATTI DI SERVIZIO, (...) in quanto dall'esame della documentazione sanitaria e degli atti allegati è dato ravvisare, nel caso di specie, il nesso di causalità utile tra l'infermità denunciata dal richiedente e riscontrata dalla Commissione Medica con l'attività di servizio prestata. Inoltre, tale infermità (...) può ritenersi riconducibile alle particolari condizioni ambientali od operative di missione».
  Il nominativo del Sottotenente Liguori sarà, pertanto, inserito nella prossima Graduatoria Unica Nazionale (30 settembre 2018), con conseguente predisposizione del decreto di riconoscimento dello status di «vittima del dovere» dello stesso e relativa erogazione agli aventi causa dei benefici previsti per legge.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti industriali

zona inquinata

disastro causato dall'uomo