Legislatura: 18Seduta di annuncio: 23 del 10/07/2018
Primo firmatario: BOLDRINI LAURA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 10/07/2018
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 11/07/2018 Resoconto BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 11/07/2018 Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) REPLICA 11/07/2018 Resoconto BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 11/07/2018
SVOLTO IL 11/07/2018
CONCLUSO IL 11/07/2018
BOLDRINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
per tutta la scorsa campagna elettorale i partiti che attualmente compongono la maggioranza di Governo hanno insistito sull'obiettivo del rimpatrio degli immigrati irregolarmente presenti sul territorio nazionale (impropriamente chiamati «clandestini»);
nel «contratto di Governo», che è alla base dell'azione dell'Esecutivo, si ribadisce questo proposto, indicando nella cifra di 500.000 persone quelle meritevoli, secondo i partiti della maggioranza, di questo provvedimento;
nulla si dice sulla cosa più importante e cioè che, senza accordi bilaterali di riammissione, questo proposito è totalmente velleitario e irrealizzabile, perché, se non c'è la disponibilità dei Paesi di provenienza, non è possibile neanche, in molti casi, il riconoscimento delle persone –:
quanti siano attualmente e con quali Paesi gli accordi di riammissione in vigore e quanti e con quali altri Paesi il Governo abbia in programma di stipularne, chiarendo altresì i tempi in cui tutto questo si realizzerà.
(5-00128)
La complessità del fenomeno migratorio impone un approccio integrato, volto a uscire da una logica emergenziale e a riportare i flussi migratori in una dimensione regolare e ordinata, rispettando obblighi internazionali, diritti umani dei migranti e il diritto degli Stati di stabilire criteri per l'ammissione di stranieri sul proprio territorio.
In questa cornice, secondo quanto comunicato dal Ministero dell'interno, l'Italia ha accordi di riammissione in vigore a livello bilaterale, con i seguenti Paesi extra-UE: Algeria, Egitto, Filippine, Kosovo, Nigeria e Tunisia. Oggetto di tali accordi è l'impegno a riammettere su richiesta della controparte i propri cittadini (e talvolta i cittadini di Stati terzi), presenti irregolarmente sul territorio dell'altro Stato contraente, previa presentazione dei necessari documenti identificativi.
Con la Costa d'Avorio, la Gambia, il Senegal e il Sudan, il Ministero dell'interno ha concluso intese tecniche di cooperazione di polizia che comprendono la collaborazione in materia di identificazione dei migranti irregolari rintracciati sul territorio nazionale e di rimpatri.
A livello Europeo, l'UE ha accordi di riammissione in vigore con Albania, Armenia, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina, Capo Verde, Macedonia del Nord, Georgia, Hong Kong, Macao, Moldova, Montenegro, Pakistan, Russia, Serbia, Sri Lanka, Turchia, Ucraina.
Con alcuni dei citati Paesi (Albania, Bosnia Erzegovina, Moldova, Montenegro, Russia, Serbia) il Ministero dell'interno ha già concluso appositi protocolli esecutivi. Tali protocolli regolano le procedure operative di esecuzione a livello bilaterale degli accordi di riammissione dell'Unione europea.
L'Unione europea ha inoltre concluso accordi sulle procedure operative standard (c.d. SOPs) in materia di identificazioni e rimpatri con Afghanistan, Bangladesh, Guinea e Gambia.
Il Governo sta infine valutando l'opportunità di stipulare nuovi accordi di riammissione con altri Paesi fonte di migrazione irregolare.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):accordo bilaterale
partito politico