ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00092

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
DEL BARBA MAURO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
LIBRANDI GIANFRANCO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 04/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/07/2018
Stato iter:
05/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2018
Resoconto MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2018
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/07/2018
Resoconto MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2018

SVOLTO IL 05/07/2018

CONCLUSO IL 05/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00092
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   FREGOLENT, COLANINNO, DEL BARBA, FRAGOMELI, LIBRANDI, MANCINI, TOPO e UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   attraverso una strategia volta ad assicurare la tax compliance, rendendo il fisco più trasparente, equo e orientato alla crescita, il 2017 ha registrato il miglior risultato sul recupero dell'evasione (25,8 miliardi di euro) degli ultimi dieci anni;

   tra le misure che consentiranno la riduzione del tax gap nei prossimi anni, una delle più rilevanti consiste nell'estensione dal 1° gennaio 2019 dell'obbligo di fatturazione elettronica anche ai rapporti tra privati – con la contestuale abrogazione dello spesometro – che porterebbe un maggior gettito di 0,2 miliardi di euro nel 2018, 1,7 miliardi nel 2019 e 2,3 miliardi nel 2020;

   vista la crescita dei fenomeni fraudolenti nel campo dell'Iva applicata ai carburanti per autotrazione, come evidenziato nella Relazione sull'economia non osservata 2017, il comma 917 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha anticipato al 1° luglio 2018 l'introduzione della fatturazione elettronica per le fatture relative cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori, al fine di rendere possibili controlli tempestivi e automatici della coerenza fra l'Iva dichiarata e quella versata e contrastare i fenomeni fraudolenti riconducibili a crescenti flussi di prodotti energetici di provenienza estera, illecitamente immessi in consumo in Italia senza assolvere l'Iva;

   a più di un mese dall'insediamento del Governo, dopo otto riunioni del Consiglio dei ministri, il primo provvedimento in materia economico-finanziaria approvato dal Governo è un decreto-legge di poche disposizioni per rinviare al 1° gennaio 2019 l'entrata in vigore di tale obbligo;

   il secondo provvedimento, cosiddetto «decreto dignità», conterrebbe, a quanto si apprende, ulteriori allentamenti in materia di controlli: per il redditometro si configura la sospensione immediata degli accertamenti da effettuare sugli anni d'imposta 2016 e seguenti e, inoltre, verrebbe ridotto l'àmbito di applicazione dello split payment;

   anche dall'impostazione contenuta nel «contratto per il Governo» (il «carcere vero» ma solo per i grandi evasori a fronte di una «pace fiscale» che si annuncia come un vero e proprio condono) e dalle dichiarazioni pubbliche dei vicepresidenti del Consiglio dei ministri in materia di abolizione degli strumenti antievasione traspare con chiarezza la volontà di allentare la politica di recupero dell'evasione fiscale –:

   come intenda il Governo assicurare efficacia all'azione di contrasto dell'evasione, indebolita a giudizio degli interroganti dalle iniziative normative di cui in premessa, garantendo il recupero di gettito atteso a legislazione vigente sulla base degli strumenti di contrasto all'evasione fiscale già predisposti dal precedente Governo.
(5-00092)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00092

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti fanno riferimento alle misure adottate per contrastare i fenomeni elusivi ed evasivi, evidenziando come, attraverso l'attuazione di una strategia volta a rafforzare la tax compliance e a rendere il fisco più equo e trasparente, si siano registrati nell'anno 2017 notevoli risultati sul fronte recupero dell'evasione.
  Pertanto, gli Onorevoli interroganti chiedono al Governo quali iniziative intenda assumere al fine di «assicurare efficacia all'azione di contrasto dell'evasione, indebolita dai primi provvedimenti legislativi d'urgenza, garantendo il recupero di gettito atteso a legislazione vigente sulla base degli strumenti di contrasto all'evasione fiscale predisposti dal precedente Governo».
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Il contrasto all'evasione rimane un obiettivo prioritario del Governo, in linea con la necessità di privilegiare un rapporto sinergico di collaborazione tra il fisco e i contribuenti.
  I provvedimenti del nuovo Governo, pur non indebolendo gli strumenti attualmente esistenti, si propongono di semplificare e ridurre gli oneri amministrativi a carico dei contribuenti. In tale ottica devono essere inquadrate le misure previste in merito al rinvio della fatturazione elettronica per i distributori stradali di carburanti, alla revisione dell'istituto del redditometro e all'abrogazione dello split payment per i professionisti.
  Il rinvio della fatturazione elettronica per i gestori di impianti di distribuzione carburanti stradali si è reso necessario per consentire agli operatori di dotarsi degli strumenti tecnologici necessari per ottemperare all'obbligo. Secondo quanto denunciato dalle associazioni di categoria, l'introduzione delle nuove modalità operative avrebbe, infatti, rischiato di compromettere l'efficienza della rete di distribuzione stradale in un periodo particolarmente impegnativo come quello estivo, pregiudicando la mobilità delle famiglie. Oltre ad inconvenienti a carico dei consumatori, il mancato rinvio avrebbe generato effetti negativi anche in termini di distorsione del mercato. I piccoli gestori, che costituiscono una realtà diffusa nel territorio, avrebbero infatti rischiato di perdere quote di mercato a favore dei grandi gestori.
  L'amministrazione finanziaria metterà in atto tutte le misure necessarie per agevolare la transizione della rete stradale alla fatturazione elettronica e reputa che l'ulteriore semestre concesso sia sufficiente per garantire che anche questo settore si adegui all'obbligo generalizzato previsto a decorrere dal 1o gennaio 2019.
  Il provvedimento si pone, altresì, l'obiettivo di orientare lo strumento del redditometro maggiormente in chiave di contrasto all'evasione fiscale. Le disposizioni prevedono infatti che siano individuati nuovi elementi indicativi di capacità contributiva, con la consultazione dell'ISTAT e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori. Il redditometro, attualmente vigente, non avrà più effetto per i controlli ancora da effettuare sull'anno di imposta 2016 e sugli anni successivi. Sono comunque fatti salvi gli inviti ai contribuenti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell'accertamento per gli anni di imposta fino al 2015.
  Infine, l'esclusione dell'applicazione dello split payment ai professionisti, che era stata introdotta dall'articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, è un intervento finalizzato a ridurre i problemi di liquidità che detto istituto ha generato per i professionisti: il cumulo tra la ritenuta alla fonte e il versamento dell'Iva direttamente all'erario comportava la riduzione di oltre 1/3 dei loro incassi e poteva indurli a indebitarsi.
  Ciò premesso, il Governo intende potenziare l'azione volta a stimolare l'adempimento spontaneo da parte dei contribuenti e al contrasto all'evasione e alla frode, puntando ad un miglioramento dei controlli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

evasione fiscale

prodotto energetico

prodotto originario