ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2018
DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/07/2018
Stato iter:
10/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2018
Resoconto CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 10/10/2018
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2018

DISCUSSIONE IL 10/10/2018

SVOLTO IL 10/10/2018

CONCLUSO IL 10/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00079
presentato da
VERINI Walter
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   VERINI, ASCANI e DELRIO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 29 giugno 2018 l'indiana Tata Acciai e la tedesca ThyssenKrupp hanno annunciato la fusione delle loro attività europee, dando vita al secondo colosso europeo nel mercato dell'acciaio piano dopo ArcelorMittal, creando un soggetto da 21 milioni di tonnellate prodotte ribattezzato ThyssenKrupp Tata Steel, con sede in Olanda;

   con le fusioni già effettuate e con altre operazioni in corso, compresa la programmata acquisizione dalla procedura di amministrazione straordinaria di Ilva da parte di ArcelorMittal, i due gruppi potrebbero arrivare a controllare il 50 per cento del mercato continentale;

   la principale controllata in Italia di Thyssen è Acciai Speciali Terni (Ast), dove, in un'area di oltre 1.500.000 metri quadrati, sono presenti gli impianti che sfornano circa un milione di tonnellate di acciai speciali l'anno, coprendo l'intero ciclo di produzione in modo integrato, dalla fusione fino all'imballaggio;

   dopo un accordo di ristrutturazione con i sindacati, che ha individuato nel 2014 circa 300 esuberi, l'azienda sta attraversando una fase di assestamento registrando un utile per due anni consecutivi;

   nel novembre 2017, il Ceo di Thyssenkrupp Hiesinger, ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters il disinteresse di Thyssenkrupp nei confronti della produzione di acciaio Inox con la conseguenza che Ast rappresenterebbe per il colosso tedesco semplicemente un asset in vendita, decisione poi suffragata dall'esclusione degli stabilimenti ternani dalla joint venture con Tata Steel che potrebbe accelerare il processo di cessione dello stabilimento ternano;

   come per la vicenda dell'Ilva di Taranto, è evidente la convinzione degli ultimi Governi che si ribadisce ancora, alla luce della guerra commerciale sui dazi in corso, circa l'esigenza di considerare l'acciaio e i relativi stabilimenti e processi produttivi come «interesse strategico nazionale», coniugando l'obiettivo di rendere compatibile produzione e ambiente, migliorare e innovare la qualità delle produzioni e tutelare la buona occupazione;

   di fronte a una eventuale proposta di acquisizione, si renderebbe quindi necessario un intervento del Governo con finalità di guida, sorveglianza e garanzia della continuità produttiva e dei livelli occupazionali; un intervento, quindi, che affidi una produzione così strategica, a scelte svincolate dalla volubilità dei mercati e da iniziative imprenditoriali estemporanee e che sia invece inquadrata in una logica di concertazione che – coinvolgendo i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali, le forze sociali e le istituzioni a tutti i livelli, individui le migliori soluzioni per l'Europa, per l'Italia, per i cittadini e per i lavoratori di Temi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali siano gli orientamenti del Governo per assicurare che i futuri assetti proprietari, relativi ad un impianto di rilevanza strategica nazionale, garantiscano la messa in sicurezza del futuro di questo sito industriale, della sua capacità produttiva e dei suoi livelli occupazionali.
(5-00079)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00079

  Il Ministero dello sviluppo economico, al fine di verificare quanto è stato paventato con l'atto di cui si discute, ha inteso convocare subito un tavolo di confronto per le opportune verifiche.
  Il 18 settembre scorso, pertanto, presso il MiSE si è tenuta una riunione su AST (Acciai Speciali Terni), grande industria siderurgica che riveste un ruolo fondamentale per il territorio ternano.
  Ai rappresentanti dell'AST nonché al responsabile relazione esterne della ThyssenKrupp è stato chiesto se corrispondesse al vero, la non strategicità dello stabilimento ternano nonché il segmento acciai speciali.
  Il rappresentante della ThyssenKrupp ha affermato che l'andamento di AST è stato molto positivo e l'Azienda è stata rimossa dalla lista delle aziende in crisi e che, attualmente, non ci sono intenzioni di avviare processi di vendita soprattutto dato il trend positivo dell'azienda negli ultimi anni.
  A tal proposito, è stato specificato che si sono avuti cambiamenti ai vertici dell'acciaieria, poiché si è dimesso il CEO ed il Presidente del Comitato di Sorveglianza, ferma restando la decisione del nuovo CEO, di dare mandato al Comitato di proseguire – in continuità – il percorso già intrapreso, fornendo le cifre relative alla trimestrale ed al target 2020/2021.
  Con riferimento agli investimenti, inoltre, si è precisato che l'Azienda nel quadriennio, ha superato l'obiettivo dei 170 mln di Euro (arrivando a 191 milioni di euro).
  Infine, è stato assicurato che il comportamento del Gruppo rimarrà improntato sui criteri di trasparenza ed apertura.
  Alla luce di tali dichiarazioni, peraltro, già comunicate da oltre un anno e mezzo, non si sono sciolti gli interrogativi sul futuro di AST e, di conseguenza, il Ministero dello sviluppo economico aggiornerà l'incontro con la Società appena Thyssen avrà definito la struttura manageriale e saranno disponibili i dati di chiusura dell'anno fiscale, posto che è necessario sapere in quale ottica si muove la strategia nazionale sull'acciaio.
  Il Governo, pertanto, proseguirà il percorso di verifica della situazione, al fine di monitorare gli sviluppi e nel caso prendere decisioni anche forti per la difesa dei livelli occupazionali, dopo aver conosciuto l'eventuale nuovo piano di sviluppo, le strategie e le prospettive di quest'Azienda che, per capacità tecnologiche e competenze professionali, si colloca su un piano di eccellenza nel panorama della produzione di acciai speciali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

edificio per uso industriale

soppressione di posti di lavoro