ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02588

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 586 del 02/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
RUSSO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 02/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/11/2021
Stato iter:
03/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/11/2021
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2021
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/11/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2021

SVOLTO IL 03/11/2021

CONCLUSO IL 03/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02588
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Martedì 2 novembre 2021
modificato
Mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:

   il sistema pensionistico italiano è stato duramente scosso dall'introduzione della cosiddetta «legge Fornero», varata dal Governo Monti, anche alla luce delle sollecitazioni della Banca centrale europea, il cui Governatore era allora l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, che con una lettera, firmata insieme al Presidente Jean Claude Trichet, aveva chiesto al Governo italiano una riforma delle pensioni;

   con la legge di bilancio per il 2022 si continua a perseverare ad avviso degli interroganti in iniziative previdenziali inadeguate, come appare dal testo varato dal Consiglio dei ministri;

   nonostante il Governo abbia dichiarato la necessità di indirizzare le proprie politiche a supporto dei giovani, che non riescono ad accumulare un dignitoso ammontare di contributi previdenziali, sono assenti misure concrete che confermino tale intenzione. Al riguardo, sarebbe stato doveroso, ad esempio, prevedere l'istituzione di un fondo con una dotazione da destinare alle pensioni delle nuove generazioni;

   a sostegno delle donne la proroga di «opzione donna», come forma di pensione anticipata, viene disposta aggravando il requisito anagrafico, che viene innalzato di due anni rispetto al regime preesistente. Questa scelta è incomprensibile, considerando che questo regime richiede già una penalizzazione sull'assegno previdenziale che viene calcolato interamente con il sistema contributivo;

   ed ancora, il Governo ha deciso di non procedere alla proroga di «quota 100», che viene sostituita solo per il 2022 con «quota 102», i cui requisiti sono: 64 anni di età e 38 di anzianità contributiva. Invece, quale finestra di uscita anticipata sarebbe stato più giusto introdurre la cosiddetta «quota 41», che riconosce ad una platea più ampia il diritto alla pensione con 41 anni di contributi a prescindere da ulteriori requisiti;

   il Presidente Draghi, nel commentare questa decisione ha dichiarato che dopo «quota 102» «serve assicurare un graduale passaggio alla normalità». Sembra, dunque, escludere che vi saranno dopo il 2022 ulteriori iniziative per assicurare la possibilità di vedersi riconoscere un trattamento previdenziale anticipato prima del raggiungimento dei 67 anni, ossia l'età ordinaria di pensionamento prevista dalla «legge Fornero». È, dunque, necessario individuare con chiarezza se questa sia la linea politica di questo Governo su un tema centrale come quello delle pensioni, che coinvolge tanti lavoratori e lavoratrici –:

   quali siano gli intendimenti del Governo in merito all'annunciato ritorno alla normalità successivo alla fase di transizione prevista con «quota 102» e se si preveda un definitivo ritorno generalizzato all'applicazione delle disposizioni contenute nella «legge Fornero» in materia di pensioni.
(3-02588)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica del governo

pensionato

Banca centrale europea