ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 534 del 02/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/07/2021
Stato iter:
12/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/10/2021
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/10/2021

SVOLTO IL 12/10/2021

CONCLUSO IL 12/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02377
presentato da
NEVI Raffaele
testo presentato
Venerdì 2 luglio 2021
modificato
Martedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   NEVI e D'ATTIS. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il 14 luglio 2021 la Commissione europea pubblicherà la proposta di regolamento che istituisce il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (Carbon border adjustment mechanism – Cbam) meglio conosciuta come carbon border tax. Si tratta di uno dei pilastri fondanti del Green deal e ha lo scopo di proteggere le imprese che sostengono dei costi per raggiungere l'obiettivo della riduzione delle emissioni, salvaguardandole dalla concorrenza straniera ed evitando che le imprese dell'Unione europea si trasferiscano oltre i confini dell'Unione, verso Stati meno rigidi nei riguardi delle emissioni climalteranti;

   sebbene l'Unione europea abbia notevolmente ridotto le sue emissioni interne di gas a effetto serra, le emissioni di gas a effetto serra incorporate nelle importazioni verso l'Unione europea hanno registrato un costante aumento: alle importazioni nette di beni e servizi nell'Unione europea è riconducibile oltre il 20 per cento delle emissioni interne di anidride carbonica dell'Unione;

   il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera intende coniugare esigenze climatiche e obiettivi industriali, tra cui il rientro delle attività economiche e delle supply chain sul territorio europeo. Tuttavia, esso deve essere compatibile con le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio e con gli accordi di libero scambio dell'Unione europea, non deve essere discriminatorio e non deve costituire una restrizione dissimulata del commercio internazionale;

   il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera dovrebbe applicarsi a tutte le importazioni di prodotti e materie prime coperti dal sistema Eu-Ets, anche se integrati in prodotti intermedi o finali. In una fase iniziale (già entro il 2023) e previa una valutazione d'impatto, il meccanismo dovrebbe applicarsi al settore energetico e ai settori industriali ad alta intensità energetica, come quelli del cemento, dell'acciaio, dell'alluminio, della raffinazione del petrolio, della carta, del vetro, dei prodotti chimici e dei fertilizzanti, che continuano a beneficiare di consistenti quote gratuite e rappresentano tuttora il 94 per cento delle emissioni industriali dell'Unione europea;

   attualmente, l'Unione europea fornisce a queste tipologie di industrie una quota di crediti di carbonio gratuiti nell'ambito del suo sistema di scambio di quote di emissioni (Ets). In questo modo, consente alle imprese di produrre gratuitamente una determinata quantità di emissioni; la consultazione sulla carbon border tax ha riguardato anche la possibilità di sostituire con l'imposta alla frontiera le misure di sostegno esistenti;

   l'industria europea dell'acciaio e dell'alluminio ha sottolineato come sia necessario, a fronte della complessità del tracciamento del carbonio nelle catene globali del valore e dei rischi di oneri significativi per i consumatori, mantenere l'assegnazione gratuita di quote di emissioni nell'ambito dell'Eu-Ets fino al 2030, perché una tassa di frontiera non potrebbe affrontare completamente i costi del settore rispetto alle emissioni, derivanti da diversi fattori, quali ,ad esempio, le grandi quantità di elettricità necessarie per tali attività;

   entrando nel dettaglio dei prodotti siderurgici che dovranno sottostare al meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, sono esclusi dall'applicazione del regolamento gli acciai inox e speciali –:

   se il Governo non ritenga opportuno adottare iniziative in sede di Unione europea, nell'ambito della fase ascendente relativa all'implementazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, al fine mantenere l'attuale livello di quote gratuite Ets e assicurare uno sconto sull'export;

   se non ritenga opportuno adottare iniziative in sede di Unione europea, affinché gli acciai inox e speciali siano ricompresi nel meccanismo;

   quali strumenti intenda mettere in campo il Governo per valorizzare il settore strategico dell'acciaio già colpito dalle politiche aggressive della Cina e dall'incremento del prezzo delle materie prime.
(3-02377)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

inquinamento stratosferico

protezione dell'ambiente