ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02209

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 490 del 20/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 20/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 20/04/2021
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 20/04/2021
DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 20/04/2021
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 20/04/2021
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 20/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 20/04/2021
Stato iter:
21/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/04/2021
Resoconto VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2021
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SUD E COESIONE TERRITORIALE)
 
REPLICA 21/04/2021
Resoconto MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/04/2021

SVOLTO IL 21/04/2021

CONCLUSO IL 21/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02209
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 20 aprile 2021
modificato
Mercoledì 21 aprile 2021, seduta n. 491

   MIGLIORE, VITIELLO, OCCHIONERO, MARCO DI MAIO, FREGOLENT e UNGARO. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   nella suddivisione delle risorse del Recovery fund, la quota più consistente è stata assegnata all'Italia in ragione dei parametri relativi al reddito pro capite e al tasso di disoccupazione. Tali parametri dipendono, in negativo, essenzialmente dalla divergenza strutturale esistente tra Nord e Sud del nostro Paese. Il Governatore della Banca d'Italia ha dichiarato, nell'ultima relazione annuale, che il divario esistente tra Nord e Sud del Paese è il maggiore esistente tra due aree appartenenti a un Paese sviluppato;
   è quindi evidente che un'imprescindibile finalità di questo intervento straordinario sia inscritta, fin dalla allocazione di dette risorse, per superare il divario, infrastrutturale e sociale, fra Nord e Sud. Inoltre, è oramai acclarato che la spesa d'investimento effettuata nel Mezzogiorno garantisca un più elevato moltiplicatore di crescita a beneficio di tutto il Paese;
   ciò comporta che le risorse destinate, positivamente già incrementate dal 34 per cento al 40 per cento, non sia ancora da ritenersi sufficiente, ivi comprendendo anche la quota di risorse aggiuntive destinata al Mezzogiorno, in maniera specifica e distinta da quelle relative agli interventi «in essere» e da quelle, come le risorse del Fondo sviluppo e coesione, già incluse nei tendenziali di finanza pubblica;
   occorrono progetti concreti per lo sviluppo dei trasporti e migliorare le infrastrutture: realizzare un'efficace rete di alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria e Lecce, investire sul sistema dei porti, mettendo a sistema quelli esistenti, anche per valorizzare la naturale collocazione al centro del Mediterraneo, completare le infrastrutture digitali per una radicale trasformazione della pubblica amministrazione;
   l'altro grande intervento è quello relativo alle trasformazioni urbane, da realizzare sia attraverso fondi pubblici, nazionali e regionali, che con la partecipazione, anche in fase progettuale, di istituzioni, come Cassa depositi e prestiti o di soggetti privati. Alcuni di questi progetti, bloccati da anni o mai avviati per deficit di coordinamento tra le varie istituzioni, potrebbero essere un driver straordinario per il rilancio produttivo, turistico e occupazionale: l'area ex Ilva a Bagnoli, l'area orientale di Napoli, il Grande progetto Pompei, l'intervento su Taranto, solo per citarne alcuni –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per rendere immediatamente cantierabili nel Piano nazionale di ripresa e resilienza gli interventi citati in premessa, anche mediante partnership con soggetti privati, prevedendo procedure amministrative semplificate e consentendo il superamento di quelle difficoltà che, storicamente, hanno impedito il pieno sviluppo del Mezzogiorno. (3-02209)