Legislatura: 18Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 06/04/2021 FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 06/04/2021 D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 06/04/2021 LIBRANDI GIANFRANCO ITALIA VIVA 06/04/2021 OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 06/04/2021 VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 06/04/2021
Ministero destinatario:
- POLITICHE GIOVANILI
Attuale delegato a rispondere: POLITICHE GIOVANILI delegato in data 06/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/04/2021 Resoconto DI MAIO MARCO ITALIA VIVA RISPOSTA GOVERNO 07/04/2021 Resoconto DADONE FABIANA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (POLITICHE GIOVANILI) REPLICA 07/04/2021 Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
DISCUSSIONE IL 07/04/2021
SVOLTO IL 07/04/2021
CONCLUSO IL 07/04/2021
UNGARO, MARCO DI MAIO, FREGOLENT, D'ALESSANDRO, LIBRANDI, OCCHIONERO e VITIELLO. —
Al Ministro per le politiche giovanili
. — Per sapere – premesso che:
nella proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza presentata dal Governo non esiste una missione dedicata specificatamente ai giovani, in contrasto con le linee guida emanate dalla Commissione europea; mantenere le misure per i giovani nel Piano nazionale di ripresa e resilienza come una priorità trasversale potrebbe complicare il monitoraggio, la valutazione e la quantificazione dei progetti e, quindi, pregiudicare l'allocazione effettiva dei fondi;
secondo gli ultimi dati Istat riferiti al quarto trimestre del 2020, in Italia il tasso di disoccupazione giovanile, nella fascia 15-24 anni, si attesta al 31 per cento – nel giugno 2020 si attestava al 24,7 per cento – mentre i NEET di età compresa tra i 15 e i 29 anni sono 2.066.000, ovvero il 23 per cento del totale dei giovani della stessa età, donne per oltre la metà dei casi. Secondo Eurostat, nella fascia di età 20-34 anni, l'Italia è il Paese con il più alto numero di NEET dell'Unione europea, il 27,8 per cento contro una media dell'Unione europea del 16,4 per cento;
la crisi economica ridurrà ulteriormente le opportunità di lavoro e formazione per i giovani e pertanto è compito del Governo farvi fronte, valutando l'attuazione di un piano straordinario di attivazione rivolto ai giovani inattivi che preveda il pieno finanziamento di un periodo di lavoro e formazione presso le imprese, analogamente a quanto intrapreso da altri Paesi europei. Un esempio virtuoso è dato dal Kickstart scheme nel Regno Unito che prevede per i giovani NEET, o comunque giovani disoccupati non iscritti a nessun corso di studio o di formazione, la possibilità di svolgere un periodo di lavoro e formazione, presso le imprese, con contestuale erogazione di un ristoro economico. I giovani lavoratori sono selezionati dalle imprese in base alle loro esigenze, mentre il compenso per l'attività prestata sarebbe interamente a carico dello Stato;
attualmente il programma «Garanzia giovani» copre al massimo il 60 per cento del costo del lavoro dei giovani beneficiari e prevede il coinvolgimento di diversi attori e soggetti a bando di gara, una frammentazione che ostacola la celerità necessaria per fare fronte all'emergenza giovanile descritta nella premessa –:
se il Ministro interrogato non intenda mettere in campo assieme alle regioni un piano nazionale di emergenza per l'attivazione di giovani inattivi, mediante il finanziamento di un periodo di lavoro e formazione presso le imprese completamente a carico dello Stato attraverso procedure semplici e dirette analoghe a quelle intraprese da altri Paesi europei.
(3-02164)