ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/03/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/03/2021
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE delegato in data 30/03/2021
Stato iter:
31/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/03/2021
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2021
Resoconto COLAO VITTORIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (INNOVAZIONE TECNOLOGICA)
 
REPLICA 31/03/2021
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/03/2021

SVOLTO IL 31/03/2021

CONCLUSO IL 31/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02154
presentato da
SQUERI Luca
testo presentato
Martedì 30 marzo 2021
modificato
Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   SQUERI, PALMIERI, PORCHIETTO e CAON. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale . — Per sapere – premesso che:
   una recente ricerca condotta da Censis assieme al Centro studi Tim, nell'ambito dell’«Operazione risorgimento digitale», ha dimostrato che, per far fronte al lockdown forzato, 8 italiani su 10 hanno acquisito competenze digitali, il 75 per cento della popolazione utilizza internet con regolarità e quasi 9 italiani su 10 hanno potuto continuare la propria attività a distanza grazie alla connessione internet;
   gli italiani non si tirano indietro quando l'attore pubblico promette di rendere più semplice il rapporto, storicamente complicato, tra Stato e cittadino: quasi 100 milioni i pagamenti tramite pagoPA nel 2020, 170 milioni le fatture elettroniche verso la pubblica amministrazione, oltre 15 milioni le credenziali per l'identità digitale Spid (triplicate nel 2020) e 18 milioni le carte d'identità elettroniche rilasciate. E poi, più di 9 milioni i download dell'AppIO e 10 di Immuni;
   eppure l'indice Desi della Commissione europea, un complesso sistema di misurazione dei rapporti virtuali (telematici e on line) tra economia, società e pubblica amministrazione, assegna all'Italia il 25o posto su 28 Paesi;
   dal 28 febbraio 2021 è scattato l'obbligo delle amministrazioni pubbliche a utilizzare le identità digitali e la carta di identità elettronica ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedano ai propri servizi in rete. A fine gennaio 2021 erano pronti al passaggio appena 5.737 enti pubblici su 23 mila. Si registra anche il flop della carta di identità elettronica: soltanto 42 enti l'hanno adottata come chiave di accesso;
   le risorse disponibili per questo fondamentale passaggio consistono in 43 milioni presso il Dipartimento per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, che divisi per 23 mila amministrazioni fa 1.870 euro a testa. Oppure divisi tra 7.903 comuni fa 5.440 euro per ciascuno;
   nelle raccomandazioni del 20 luglio 2020, il Consiglio dell'Unione europea ha invitato l'Italia a realizzare «un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura dei servizi essenziali», nel quadro di una pubblica amministrazione efficiente, digitalizzata, sburocratizzata e al servizio del cittadino;
   nella missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza alla voce «Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA», sono assegnati 11,75 miliardi di euro a fronte di un'ampia eterogeneità di obiettivi (data center, cybersicurezza, giustizia digitale, reclutamento, interoperabilità delle banche dati della pubblica amministrazione e persino cashback) –:
   con esclusivo riferimento alla semplificazione dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, quali urgenti iniziative intenda adottare e quali effettive risorse intenda mettere in campo per accelerare il processo di transizione digitale. (3-02154)