Legislatura: 18Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 30/03/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/03/2021 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 31/03/2021 Resoconto MESSA MARIA CRISTINA MINISTRO - (UNIV. E RICERCA) REPLICA 31/03/2021 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 31/03/2021
SVOLTO IL 31/03/2021
CONCLUSO IL 31/03/2021
FRATOIANNI. —
Al Ministro dell'università e della ricerca
. — Per sapere – premesso che:
i danni economici e sociali della pandemia hanno avuto effetti drammatici sui percorsi di ricerca dei dottorandi di tutti i cicli attivi. Sono stati interdetti: ricerca sul campo, missioni all'estero, consultazione di fonti d'archivio, spoglio delle pubblicazioni non recenti e non digitalizzate nelle biblioteche, nonché la partecipazione a convegni, seminari e workshop formativi, che fanno parte del percorso dottorale. Inizialmente era stato interdetto l'accesso ai laboratori scientifici: il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020 aveva previsto una deroga che ne consentiva la fruizione per lo stesso mese;
il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, ha stabilito una proroga retribuita di 2 mesi concessa ai dottorandi del terzo anno (XXXIII ciclo). Questa misura è stata discriminatoria nei confronti di coloro che sono nel pieno (XXXIV e XXXV ciclo) o avevano appena iniziato il percorso di ricerca (XXXVI ciclo);
la proroga si è rivelata uno strumento insufficiente a garantire il normale sviluppo dei progetti di ricerca: nei mesi fra maggio e novembre 2020, l'accesso al campo, archivi, laboratori, biblioteche – strumenti essenziali al lavoro di ricerca – è rimasto limitato e interdetto;
nel decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, approvato a dicembre 2020, l'articolo 21-bis introduce una nuova proroga del termine finale del corso, non superiore a tre mesi, per i dottorandi del XXXIII ciclo se hanno già fatto richiesta dei due mesi aggiuntivi in precedenza, per un totale di 5 mesi di proroga. Potranno fruire della proroga anche i dottorandi non percettori di borsa, nonché i pubblici dipendenti in congedo;
ad oggi non è chiaro se la misura si può applicare anche a chi non ha chiesto i due mesi, ma un solo mese di proroga, o non l'abbia chiesta affatto prima, a coloro che hanno concluso il XXXIII ciclo (ad esempio il 30 novembre), ma non abbiano ancora consegnato la tesi e a coloro che abbiano già fatto domanda dell'indennità di disoccupazione mensile DIS-COLL, pur non avendo ottenuto ancora risposta;
a parere degli interroganti, tenuto conto del confronto parlamentare e con il Governo, è necessario valutare, in base all'andamento della pandemia, la possibilità di estendere la proroga anche ai cicli XXXIV, XXXV e XXXVI del dottorato. La loro esclusione sarebbe un'ennesima penalizzazione soprattutto se non si pensa di prevedere ristori economici ai dottorandi non borsisti, obbligo di proroga del congedo per i dottorandi pubblici dipendenti, proroghe dei contratti precari (assegnisti, docenti a contratto, collaboratori a contratto e coordinati, borsisti) –:
quali iniziative di competenza intenda adottare per affrontare quanto esposto in premessa. (3-02150)