ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01953

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 436 del 01/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: MORELLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 01/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/12/2020
Stato iter:
02/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2020
Resoconto MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2020
Resoconto LAMORGESE LUCIANA MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 02/12/2020
Resoconto MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2020

SVOLTO IL 02/12/2020

CONCLUSO IL 02/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01953
presentato da
MORELLI Alessandro
testo presentato
Martedì 1 dicembre 2020
modificato
Mercoledì 2 dicembre 2020, seduta n. 437

   MORELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   è notizia di questi giorni quella dell'indagine da parte della procura di Roma nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri sull'ipotesi di abuso d'ufficio;
   causa dell'indagine è la vicenda risalente a fine ottobre 2020 che ha visto protagonista la compagna del Presidente del Consiglio dei ministri Conte, la quale avrebbe utilizzato per fini personali la scorta personale del Presidente;
   nello specifico, trattasi dell'episodio accaduto il 26 ottobre 2020, allorquando la signora Olivia Paladino, mentre era sotto casa, è stata raggiunta dall'inviato de Le Iene, Filippo Roma, ascoltato anch'esso dalla procura come persona informata dei fatti, che cercava da lei delle risposte sui presunti guai con il fisco del padre, proprietario del noto Hotel Plaza di Roma, e, per sfuggire alle domande, la compagna del Presidente del Consiglio dei ministri si è rifugiata in un supermercato e proprio lì, dopo pochi minuti, sono arrivati alcuni agenti della scorta del Presidente del Consiglio dei ministri a «metterla in salvo»;
   la vicenda è stata, quindi, oggetto di un esposto e ora il Presidente del Consiglio dei ministri risulta indagato e, nei prossimi giorni, la procura di Roma invierà le carte al Tribunale dei ministri che deciderà se procedere o archiviare l'indagine;
   secondo notizie di stampa, sarebbe agli atti una relazione di servizio inviata al Ministero dell'interno in cui si preciserebbe che gli uomini della scorta del Presidente del Consiglio dei ministri erano in servizio «di osservazione e controllo al di sotto dell'abitazione della compagna del Presidente del Consiglio dei ministri perché lui era nell'appartamento» e che si sarebbero recati al supermercato di fronte all'abitazione del Presidente del Consiglio dei ministri Conte dopo aver notato della confusione, chiamati da un commesso per il soccorso ad una donna in difficoltà, poi rivelatasi la compagna del Presidente del Consiglio dei ministri;
   sembrerebbe, inoltre, che la compagna del Presidente del Consiglio dei ministri sia stata vista mentre consegnava un borsone ad uno degli uomini della scorta, al quale avrebbe chiesto «Te la lascio, mi serve domani. Portala via»;
   secondo quanto emerso a mezzo stampa, a non tornare, nelle ricostruzioni ufficiali, è cosa o chi avrebbe spinto la scorta del Presidente del Consiglio dei ministri Conte ad intervenire in difesa della Paladino. Per l'inviato de Le iene è improbabile la versione contenuta nell'informativa, dato che – come spiegato a Non è l'Arena – «siamo stati davanti all'abitazione dalle 7 alle 11, non c'era nessuna scorta. E alle 11.30 Conte era a lavoro a Palazzo Chigi» –:
   se, pur nel rispetto delle indagini della magistratura, possa far luce, per quanto di competenza, sui fatti di cui in premessa e sull'eventuale utilizzo improprio di macchina di servizio e agenti di scorta per fini che esulano dalle necessità strettamente istituzionali. (3-01953)