ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 420 del 02/11/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/04645
Firmatari
Primo firmatario: SURIANO SIMONA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/11/2020
Stato iter:
03/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2020
Resoconto DE CRISTOFARO GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (UNIV. E RICERCA)
 
REPLICA 03/11/2020
Resoconto SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2020

SVOLTO IL 03/11/2020

CONCLUSO IL 03/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01853
presentato da
SURIANO Simona
testo presentato
Lunedì 2 novembre 2020
modificato
Martedì 3 novembre 2020, seduta n. 421

   SURIANO e PENNA. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci docenti coinvolti nell'inchiesta «Università bandita». I capi di imputazione sono appunto l'associazione a delinquere, la turbata libertà di scelta del contraente, l'abuso d'ufficio, l'induzione indebita a promettere o dare utilità, la corruzione per atti contrari ai propri doveri e il falso ideologico e materiale;
   nell'inchiesta sono coinvolte personalità di spicco dell'ateneo catanese, come i due ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro (accusati di essere a capo della presunta associazione a delinquere e definiti dalla stessa procura, relativamente, «capo» e «promotore», dell'associazione), un prorettore e ben sette direttori di dipartimento;
   secondo la procura, i reati contestati sarebbero stati commessi per «garantire la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo, di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati», perfino in assenza dei requisiti;
   accanto al filone principale dell'inchiesta, esiste anche un secondo filone per il quale ad inizio agosto 2020 sono stati notificati ben 54 avvisi di chiusura delle indagini preliminari. Tra gli indagati, oltre a diversi docenti del capoluogo etneo, spiccano i nomi di docenti di altre facoltà italiane, dell'ex procuratore di Catania Vincenzo D'Agata e di sua figlia docente universitaria, dell'ex sindaco di Catania Enzo Bianco e dell'ex assessore comunale, nonché professore universitario, Orazio Licandro;
   secondo la testata onlineLiveUniCT, l'università degli studi di Catania è stata teatro in queste settimane di presunte irregolarità nello svolgimento dei test di ammissione alla facoltà di medicina. Almeno due testimonianze raccontano di plichi arrivati già aperti e di gravi ritardi nell'inizio della prova e di un presidente di commissione che pare si sia rifiutato di far mettere a verbale tali irregolarità, come gli stessi studenti chiedevano –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti relativi alle prove di ammissione alla facoltà di medicina;
   come il Ministero dell'università e della ricerca stia monitorando la ripresa dell'anno accademico dell'università etnea e quali siano le iniziative messe in campo, per quanto di competenza, per tutelare e aumentare il prestigio dell'ateneo;
   se intenda adottare iniziative normative per assicurare il pieno rispetto dei principi di trasparenza e meritocrazia sia nelle pratiche ordinarie che nelle procedure concorsuali nelle università italiane, anche alla luce delle indagini di cui in premessa e al fine di prevenire casi simili ed evitare nuovi contraccolpi per una città come Catania già martoriata da numerose inchieste. (3-01853)