ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01835

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 415 del 26/10/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/07122
Abbinamenti
Atto 3/01733 abbinato in data 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2020
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/10/2020
Stato iter:
27/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2020
Resoconto MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 27/10/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2020

DISCUSSIONE IL 27/10/2020

SVOLTO IL 27/10/2020

CONCLUSO IL 27/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01835
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo presentato
Lunedì 26 ottobre 2020
modificato
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   BELLUCCI, ROTELLI, BIGNAMI, VARCHI, RAMPELLI e LUCASELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla vendita della pillola dei «5 giorni dopo», EllaOne, il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto, abolendo l'obbligo della ricetta medica anche alle minorenni;
   in Italia sono due i contraccettivi d'emergenza in commercio: la pillola del giorno dopo, da assumere entro 72 ore dal rapporto non protetto, ed EllaOne, entro 120 ore, liberalizzata dall'Aifa per le donne maggiorenni nel 2015;
   con determina n. 998 dell'8 ottobre 2020, il direttore generale dell'Agenzia ha motivato la decisione con una scelta etica «in quanto consente di evitare momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze»;
   sempre secondo Aifa, le ragazze sono esposte a situazioni di rischio legate alle difficoltà di accedere ai servizi materno infantili e il problema si è aggravato durante il lockdown: a Milano si è registrato un raddoppio dei casi di gravidanze in ragazze con meno di 15 anni e le conseguenze sono anche sociali, perché «Le madri adolescenti hanno meno possibilità di terminare gli studi, di trovare lavoro»;
   sono dure, ma condivisibili, le parole del professore Giuseppe Noia, ginecologo, docente di medicina prenatale e responsabile Hospice perinatale del Policlinico Gemelli, secondo il quale «Questa decisione dell'Aifa continua in maniera imperterrita a rilanciare un messaggio di futilità e di irresponsabilità, proponendo un tipo di soluzione al possibile concepimento che non può essere definito contraccettivo, ma è abortivo, perché i dati scientifici ci dicono che 5 giorni dopo il concepimento è già embrione di 7-10 cellule. È una banalizzazione della sessualità e della fecondità, pensando che ciò che è piccolo non ha nessuna percezione. Ma sempre di aborto si tratta»;
   a tali parole fa eco il commento del professore Antonio G. Spagnolo, docente di bioetica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: «Nella delibera dell'Aifa c’è scritto che all'atto della vendita del farmaco ci saranno anche le istruzioni per spiegare il significato della contraccezione informata ed efficace ed evitare un uso inappropriato: ma chi aiuterà le adolescenti a capire quale è l'uso appropriato e se sarà efficace ? E soprattutto saranno informate anche di tutti i meccanismi con cui agisce il farmaco, e cioè non solo il blocco dell'ovulazione per impedire la fecondazione ma anche il possibile meccanismo microabortivo quando si assume il farmaco quando l'ovulazione è già avvenuta ? Purtroppo, come per l'Ru486 anche qui c’è l'orientamento da parte della società di lasciare sole le donne in momenti molto delicati come quelli che possono seguire ad un rapporto sessuale magari occasionale»;
   tale decisione arriva, infatti, a distanza di pochi mesi dall'aggiornamento delle linee guida che hanno annullato l'obbligo di ricovero per l'assunzione della RU486 e si innesta nel solco di una deriva ideologica e sociale che, di fatto, abbandona le nuove generazioni ad una solitudine esistenziale, ad assumersi responsabilità enormi, senza la possibilità di un percorso educativo agli affetti e alla vita di relazione e senza la necessità di un confronto con la famiglia, esclusa dal percorso di cura e crescita dei figli;
   l'accesso diretto alla pillola abortiva, peraltro, oltre all'elevato rischio di abuso farmacologico potrebbe spingere le adolescenti in un'area grigia dove eventuali condizioni di abuso, di sfruttamento sessuale potrebbero restare completamente sommerse –:
   se e quali immediate iniziative di competenza intenda adottare il Governo affinché sia rivisto il provvedimento dell'Aifa di rendere liberamente accessibile a ragazze minorenni un medicinale che potrebbe comportare rischi ed effetti collaterali sulla salute. (3-01835)