Legislatura: 18Seduta di annuncio: 412 del 20/10/2020
Primo firmatario: SPORTIELLO GILDA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 RUGGIERO FRANCESCA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020 SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/10/2020 Resoconto LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 21/10/2020 Resoconto D'INCA' FEDERICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO) REPLICA 21/10/2020 Resoconto PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 21/10/2020
SVOLTO IL 21/10/2020
CONCLUSO IL 21/10/2020
SPORTIELLO, LAPIA, PROVENZA, MASSIMO ENRICO BARONI, D'ARRANDO, IANARO, LOREFICE, MAMMÌ, MENGA, NAPPI, NESCI, RUGGIERO, SAPIA e SARLI. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
nel nostro Paese, al 31 dicembre 2019, prima dell'emergenza Covid-19, i posti di terapia intensiva erano 5.179 e, successivamente, a seguito della conclamata pandemia, con il cosiddetto «decreto rilancio», sono stati programmati 3.553 nuovi posti aggiuntivi, fino ad un totale di circa 9.000 posti di terapia intensiva;
nel «decreto rilancio» è previsto che le regioni, tramite apposito piano di riorganizzazione volto a fronteggiare le emergenze pandemiche, come quella in corso, garantiscano l'incremento di attività di ricovero in terapia intensiva, rendendo strutturale la risposta all'aumento della domanda di assistenza, anche in relazione ad accrescimenti improvvisi della curva pandemica;
le regioni, pertanto, entro trenta giorni dall'entrata in vigore del decreto, dovevano presentare un piano di riorganizzazione al Ministero della salute; a seguito dell'approvazione del piano, considerata l'urgenza, le risorse necessarie sono trasferite al commissario straordinario e ripartite a livello regionale. Per l'attuazione del piano il commissario può delegare ciascun presidente di regione che agisce come commissario delegato;
secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 9 ottobre 2020, i posti letto effettivi disponibili sembrano essere sensibilmente inferiori ai posti programmati con il citato «decreto rilancio»; più in particolare, secondo quanto emerge dall'ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità, l'indisponibilità o l'elevata criticità delle terapie intensive sembra riguardare numerose regioni del nostro Paese;
nei giorni scorsi il commissario per l'emergenza ha rappresentato che «in questi mesi alle regioni sono stati inviati 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive e 1.429 per le subintensive e che altri 1.500 ventilatori sono disponibili, ma che per essere distribuiti necessitano dell'attivazione di ulteriori 1.600 posti di terapia intensiva;
l'evolversi della situazione epidemiologica determina il rischio di superare la soglia di sicurezza, per la tenuta del Servizio sanitario nazionale, nell'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid-19, corrispondente a 14 per 100 mila abitanti, mentre attualmente i posti di terapia intensiva sembra che siano 10,6 per 100 mila abitanti –:
quale sia esattamente la situazione dell'attivazione dei posti aggiuntivi di terapia intensiva e il tasso di saturazione, alla luce dei piani di riorganizzazione descritti in premessa e delle risorse eventualmente trasferite alle regioni, tenuto conto anche del diffuso aggravamento, correlato alle liste di attesa, per altre patologie che richiedono, sempre più spesso e proprio a causa del rinvio operato nei mesi del cosiddetto « lockdown», l'occupazione di ulteriori posti letto in terapia intensiva. (3-01823)