ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 13/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/10/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2020
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
Resoconto DE MICHELI PAOLA MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/10/2020
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2020

SVOLTO IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01811
presentato da
FASSINA Stefano
testo presentato
Martedì 13 ottobre 2020
modificato
Mercoledì 14 ottobre 2020, seduta n. 408

   FASSINA e FORNARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il rapporto annuale relativo agli sfratti ha rilevato che nel 2019 sono state 48.543 le sentenze di sfratto emesse, per il 90 per cento motivate da morosità; 100.595 le richieste di esecuzione; 25.930 gli sfratti eseguiti con la forza pubblica;
   risultano 650.000 le famiglie collocate nelle graduatorie per l'accesso ad alloggi di edilizia residenziale pubblica;
   l'emergenza sanitaria derivata dal Covid ha ulteriormente aggravato la precarietà abitativa nelle grandi aree urbane ma anche nei medi/piccoli comuni. Si calcola che siano almeno 600.000 le famiglie che hanno richiesto un contributo affitto, nella maggior parte dei casi non ancora percepiti o percepiti con somme insufficienti;
   la crisi economica derivante dal Covid ha visto migliaia di famiglie colpite da licenziamenti, riduzioni di reddito a causa di cassa integrazione, chiusura delle attività commerciali e artigianali;
   in sede di discussione del «DEF 2020 – P.N.R» è stata approvata una risoluzione che, tra l'altro, impegnava il Governo a «definire un piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, basato sul recupero degli immobili pubblici e privati inutilizzati, senza consumo di suolo, per affrontare concretamente i segmenti del disagio abitativo», come affermato al punto 8 del programma di Governo;
   la Relazione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, appena approvata con risoluzione dalla Camera, prevede l'impegno di risorse del Recovery Fund per un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica a canone sociale;
   recentemente è stato firmato il decreto attuativo del Piano di Innovazione Urbana che, parzialmente, affronta il disagio abitativo attraverso piani di rigenerazione di immobili inutilizzati con sinergie pubbliche e private, a canone convenzionato, dotato di 853 milioni di euro dal 2020 al 2033;
   la proroga degli sfratti non può essere una soluzione, come non possono essere soluzione strutturale i contributi agli affitti, ma possono avere un senso soltanto in via transitoria per definire, con tutti i soggetti interessati (Ministeri competenti, Regioni, Anci, Federcasa, Sindacati inquilini, urbanisti), un piano che aumenti la disponibilità di case popolari –:
   se il Ministro interrogato non ritenga necessario affrontare la precarietà e la sofferenza abitativa, ulteriormente aggravata dall'emergenza sanitaria, definendo un piano di edilizia residenziale pubblica pluriennale, senza consumo di suolo, basato sul recupero di immobili in disuso, da promuovere attraverso un apposito tavolo presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti e da finanziare con quota parte delle risorse derivanti dal Recovery Fund, nonché ricorrendo ai 970 milioni di euro di risorse ex Gescal che sembrerebbero ad oggi inutilizzati. (3-01811)