Legislatura: 18Seduta di annuncio: 371 del 14/07/2020
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 14/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 14/07/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/07/2020 Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 15/07/2020 Resoconto CATALFO NUNZIA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 15/07/2020 Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 15/07/2020
SVOLTO IL 15/07/2020
CONCLUSO IL 15/07/2020
FASSINA e FORNARO. –
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. – Per sapere – premesso che:
l'emergenza Covid-19 ha colpito un quadro economico e sociale italiano già sofferente e ha ulteriormente evidenziato la precarizzazione sempre più ampia nel mondo del lavoro e delle professioni;
gli interventi del Governo diretti a sostenere i redditi di lavoratrici e lavoratori si sono dovuti confrontare con un welfare categoriale, molto frammentato, non soltanto tra lavoro dipendente e lavoro autonomo e professionale ma anche all'interno di ciascun ambito;
per la necessità di intervenire con urgenza, i decreti-legge «Cura» e «Rilancio» hanno utilizzato istituti esistenti e, ad avviso degli interroganti, finanche improvvisato e aggiunto misure ad hoc per tentare di arrivare alle aree sociali più in difficoltà, sprovviste di copertura. Con un enorme sovraccarico amministrativo sull'INPS, ingiustamente sotto attacco, sono state finanziate un coacervo di misure, in larga parte introdotte nella fase del capitalismo fordista per affrontare disoccupazione ciclica, fattispecie ordinarie o episodi straordinari ma circoscritti di assenza di lavoro: dalla cassa integrazione ordinaria alla cassa integrazione in deroga, dalla NASpI alla DIS-COLL, dal fondo di integrazione salariale al bonus per le partite Iva, dal reddito di ultima istanza per professionisti al reddito di emergenza per «invisibili»;
nonostante la pluralità, la natura particolaristico-categoriale delle misure ha determinato, anche in questa fase emergenziale, l'esclusione di tipologie contrattuali diffuse ma anomale, soprattutto nei servizi a scarso valore aggiunto, come nei settori di attività esternalizzate della pubblica amministrazione, in cui è frequente il ricorso ai part-time verticali (esempio: servizi di mensa e pulizia delle scuole);
l'emergenza economica causata dell'epidemia di coronavirus ha palesato l'inadeguatezza di un sistema di protezione sociale basato, da un lato, sulla previsione di strumenti tradizionali di assicurazione sociale finanziati con il concorso di lavoratori e datori di lavoro, quali la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, e, dall'altro, su interventi a carico della fiscalità generale diretti a contrastare la povertà, come il reddito di cittadinanza;
appare ormai necessaria la previsione di una misura universale e di base, da affidare alla fiscalità generale, intesa non come strumento di contrasto alla povertà ma legato al reddito da lavoro;
il Governo e il Ministro competente sono consapevoli di questa necessità. Infatti, è stata costituita, presso il Ministero del lavoro, la commissione per la riforma degli ammortizzatori sociali, che ha svolto il primo incontro il 13 luglio –:
quali siano le linee guida e i possibili tempi di attuazione dello strumento universalistico di sostegno al reddito al quale il Governo sta lavorando con il coinvolgimento delle rappresentanze di lavoratori e imprese. (3-01671)