ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01591

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 353 del 09/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 09/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/06/2020
Stato iter:
10/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2020
Resoconto DI MAIO LUIGI MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 10/06/2020
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2020

SVOLTO IL 10/06/2020

CONCLUSO IL 10/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01591
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo presentato
Martedì 9 giugno 2020
modificato
Mercoledì 10 giugno 2020, seduta n. 354

   FRATOIANNI e FORNARO. – Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . – Per sapere – premesso che:
   come denunciato dalla Rete italiana per il disarmo e dalla Rete della pace, dalla lettura dei dati aggregati dell’export militare italiano per il 2019, contenuti nel capitolo introduttivo della relazione annuale del Governo al Parlamento sull’export di armamenti, si apprende che il Paese destinatario del maggior numero di autorizzazioni per nuove licenze sarebbe l'Egitto, con 871,7 milioni di euro, derivanti in particolare dalla fornitura di 32 elicotteri prodotti da Leonardo spa;
   secondo quanto riportato già a febbraio 2020 dal quotidiano panarabo The Arab Weekly e ripreso da Il Fatto Quotidiano del 7 giugno 2020, l'intera commessa relativa alla vendita di forniture militari all'Egitto comprenderebbe: 6 fregate Fremm (di cui 2 da consegnare immediatamente), 20 pattugliatori d'altura, 24 caccia Eurofighter Typhoon, 20 velivoli da addestramento M346 e un satellite da osservazione, per un totale fra i 9 e gli 11 miliardi di euro;
   a parere degli interroganti la vendita di un così ampio arsenale di sistemi militari ad un Paese con un governo autoritario e non democratico come l'Egitto è un grave errore. Durante il Governo di al-Sisi l'Egitto si è reso protagonista di pesanti violazioni dei diritti umani, sparizioni, arresti di massa, sequestri e torture;
   l'Egitto continua a rifiutare ogni collaborazione politica e giudiziaria con il nostro Paese nella ricerca della verità sul terribile omicidio di Giulio Regeni;
   solo quattro mesi fa le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato, senza un valido motivo, il giovane Patrick Zaki, cittadino egiziano che studiava a Bologna;
   occorre inoltre sottolineare come il Governo egiziano in Libia stia sostenendo il generale Haftar contro il Governo di al-Sarraj, ufficialmente riconosciuto dall'Italia e dall'Unione europea, e faccia parte della coalizione internazionale schierata nel conflitto in Yemen;
   da quanto si apprende da un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 7 giugno 2020 la trattativa con l'Egitto andrebbe avanti da dicembre 2019 e risulta tecnicamente conclusa già da settimane;
   a parere degli interroganti, ai già citati motivi, di per sé sufficienti a rivedere la politica sulle forniture militari all'Egitto, si aggiunge il divieto di esportazioni di armi verso Paesi in guerra o che violino i diritti umani, come l'Egitto, previsto dalla legge n. 185 del 1990 –:
   se il Governo, alla luce di quanto esposto e sulla base della legge n. 185 del 1990, non ritenga di rivedere la politica sulle forniture militari al Governo egiziano. (3-01591)