ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01294

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 11/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 11/02/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 11/02/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 11/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 11/02/2020
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2020
Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto D'INCA' FEDERICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01294
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   MIGLIORE, UNGARO, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. – Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . – Per sapere – premesso che:

   Patrick George Zaki, 27 anni, ricercatore egiziano di Gender studies dell’Egyptian iniziative for personal rights e attualmente studente presso l'Università Alma Mater studiorum di Bologna, è stato arrestato il 7 febbraio 2020 all'aeroporto del Cairo da agenti dei servizi segreti egiziani, dove scompare per 24 ore, senza essere autorizzato a comunicare con famiglia o legali;

   l'8 febbraio pomeriggio il ragazzo ricompare a Mansura, 120 chilometri dal Cairo, in un'aula della procura generale, dove gli viene ufficializzato il fermo di 15 giorni in attesa di processo, custodia cautelare che in Egitto può durare sino a 2 anni;

   come si apprende dal suo avvocato Wael Gahlly, Patrick appariva con evidenti segni di percosse e sarebbe stato sottoposto a torture con cavi elettrici, fino a supporre l'utilizzo dell’elettroshock;

   le violazioni contestate a Patrick George Zaki riguardano post pubblicati sul suo account Facebook per i quali lo si accusa di: a) incitamento a sovvertire il sistema politico promuovendo pensieri che mirano e cambiare i principi costituzionali egiziani; b) incitamento alle proteste non autorizzate con l'obiettivo di indebolire il prestigio dello Stato; c) gestione di un account Facebook con lo scopo di disturbare l'ordine pubblico;

   Zaki non ha mai nascosto la sua adesione all’Egyptian initiative for personal rights ed alla sua battaglia per fare chiarezza sul caso Regeni;

   a Bologna, appena appreso dell'arresto, gli studenti hanno organizzato un presidio, per esprimere solidarietà al ragazzo e richiederne l'immediata liberazione, affiancati dallo stesso rettore dell'università;

   Amnesty international si sta occupando del caso da vicino, ma la situazione dell'arresto di Patrick George Zaki è seguita anche a livello internazionale. Il portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae), Peter Stano, rispondendo ai giornalisti ha spiegato che è stata l'Italia a richiamare l'attenzione sul caso e ha dichiarato: «Siamo al corrente del caso» dello studente Patrick George Zaki «e lo stiamo valutando con la nostra delegazione dell'Unione europea al Cairo e, se necessario, intraprenderemo le adeguate azioni. Appena avremo raccolto più informazioni saremo in grado di dire qualcosa di più concreto» –:

   quali iniziative intenda adottare al fine di ottenere l'immediato rilascio di Patrick George Zaki dalle autorità egiziane e se sia vero che sia stato sottoposto a torture e trattamento disumano da parte dei militari egiziani dai quali è stato preso in consegna all'aeroporto del Cairo.
(3-01294)