ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01276

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 298 del 03/02/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00936
Firmatari
Primo firmatario: CATTOI VANESSA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
CESTARI EMANUELE LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
TOMASI MAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 03/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/02/2020
Stato iter:
04/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2020
Resoconto DADONE FABIANA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 04/02/2020
Resoconto CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/02/2020

SVOLTO IL 04/02/2020

CONCLUSO IL 04/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01276
presentato da
CATTOI Vanessa
testo presentato
Lunedì 3 febbraio 2020
modificato
Martedì 4 febbraio 2020, seduta n. 299

   VANESSA CATTOI, BINELLI, CAVANDOLI, CESTARI, GOLINELLI, VINCI, PIASTRA, TOMASI e TOMBOLATO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la normativa sul pubblico impiego prevede che i cittadini dell'Unione europea possano accedere a quei rapporti di lavoro pubblico che non comportano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri oppure che non risultano delicati in relazione alla tutela dell'interesse nazionale. In particolare, il requisito della cittadinanza italiana va sicuramente previsto in caso di funzioni che comportano l'elaborazione, la decisione, l'esecuzione di provvedimenti autorizzativi e coercitivi, oppure funzioni di controllo;
   tali norme trovano applicazione anche per i cittadini stranieri non comunitari, se titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo, se rifugiati o se titolari della protezione sussidiaria, permettendo di adeguare l'ordinamento alle direttive dell'Unione europea, confermando al tempo stesso che lo straniero non può accedere a tutti i pubblici impieghi. Si tratta di una scelta, anche politica, che trova conferma nella legislazione in vigore, italiana e comunitaria, e che, come sostenuto anche dalla Corte di cassazione, non va intesa come discriminazione lesiva del principio d'uguaglianza, giacché non esiste un principio generale di ammissione dello straniero non comunitario al lavoro pubblico, come ribadito anche nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dalla legge italiana. Tanto meno viene impedito il diritto allo straniero di lavorare in assoluto. Si tratta di restrizioni che hanno un fondamento giuridico;
   la Costituzione garantisce il diritto al lavoro, ammettendo però che, per alcune attività, sia legittimo fissare condizioni e requisiti di accesso restrittivi (di età, di studio, di esperienza e altro). Come appunto stabilisce anche in riferimento al pubblico impiego, dove, da un lato ne prescrive espressamente l'accesso mediante concorso, salvo alcune eccezioni previste dalla legge, ed impone agli impiegati di prestare il loro servizio in forma esclusiva alla Nazione e, dall'altro, riconosce implicitamente che negli impieghi pubblici ci siano interessi dello Stato o della collettività tali da giustificare la «preferenza» per i cittadini italiani rispetto ai comunitari e agli extracomunitari. Ciò in base alle particolarità e alla delicatezza del lavoro da compiere;
   recentemente nei comuni di Ala e delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia sono stati banditi concorsi per agenti di polizia municipale aperti a cittadini stranieri non comunitari, titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo, rifugiati o titolari della protezione sussidiaria –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione di cui in premessa e se, alla luce delle criticità sopra richiamate, non intendano assumere iniziative normative al fine di evitare che vengano predisposti concorsi pubblici, per ruoli particolarmente sensibili, come, ad esempio, quelli degli agenti di pubblica sicurezza, aperti a cittadini stranieri non comunitari, titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo, rifugiati o titolari della protezione sussidiaria. (3-01276)