ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01192

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO CAMILLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORETTO SARA ITALIA VIVA 10/12/2019
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 10/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 10/12/2019
Stato iter:
11/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/12/2019
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2019
Resoconto PROVENZANO GIUSEPPE LUCIANO CALOGERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SUD E COESIONE TERRITORIALE)
 
REPLICA 11/12/2019
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/12/2019

SVOLTO IL 11/12/2019

CONCLUSO IL 11/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01192
presentato da
D'ALESSANDRO Camillo
testo presentato
Martedì 10 dicembre 2019
modificato
Mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   D'ALESSANDRO, MORETTO e FREGOLENT. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   le zone economiche speciali rappresentano una straordinaria ed irripetibile occasione di crescita e di attrazione degli investimenti, pubblici e privati, per lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese;
   lo stato di attuazione delle zone economiche speciali, così come rappresentato dalla stampa specializzata, appare ancora lento, nonostante le risorse stanziate e la possibilità di accedere al credito di imposta per gli investimenti, ai vantaggi doganali ed a procedure di semplificazione e velocizzazione amministrativa;
   fino al 13 novembre 2019 sono state accolte ventisei comunicazioni, presso l'Agenzia delle entrate, per una domanda di circa 40 milioni di euro di investimenti, a riprova di un'ancora limitata attuazione rispetto alle potenzialità offerte;
   le zone economiche speciali possono rappresentare la piattaforma normativa, finanziaria, fiscale e burocratica ottimale per stimolare l'incontro tra domanda di investimenti, locali e stranieri, con la finanza pubblica e privata, di origine anche bancaria (ad oggi si registra una disponibilità dichiarata di 2,6 miliardi di euro per sostenere progetti di insediamento nelle zone economiche speciali), per lo sviluppo di infrastrutture e di piani di insediamento industriale, anche in ragione della collocazione strategica del Mezzogiorno rispetto ai nuovi flussi e interessi commerciali provenienti dalla direttrice est-ovest;
   è emersa da più parti la richiesta ad estendere l'istituzione di zone economiche speciali ulteriori, fuori dal perimetro delle regioni meno sviluppate o in transizione;
   attualmente le zone economiche speciali comprendono almeno un'aerea portuale con le caratteristiche del regolamento dell'Unione europea n. 1315 dell'11 dicembre 2013, collegata alla rete Trans-europea dei trasporti (Ten-T) –:
   quali siano le zone economiche speciali che possono considerarsi operative, quali invece le zone ancora non attivate e per quali ragioni, in tale contesto se si intenda adottare iniziative volte a istituire ulteriori zone economiche speciali fuori dal perimetro delle regioni meno sviluppate ed in transizione e se per area portuale collegata alla rete Ten-T, di cui al regolamento europeo citato in premessa, si intendano compresi i porti classificabili come « core» o anche come « comprehensive». (3-01192)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regione economica

impianto portuale

assetto territoriale