ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 233 del 07/10/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01018
Firmatari
Primo firmatario: CIAMPI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 07/10/2019
Stato iter:
08/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2019
Resoconto BONACCORSI LORENZA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 08/10/2019
Resoconto CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2019

SVOLTO IL 08/10/2019

CONCLUSO IL 08/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01008
presentato da
CIAMPI Lucia
testo presentato
Lunedì 7 ottobre 2019
modificato
Martedì 8 ottobre 2019, seduta n. 234

   CIAMPI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:
   la Rocca di Ripafratta è un castello medioevale facente parte del sistema difensivo di confine della Repubblica pisana nei confronti della Repubblica di Lucca;
   si tratta di un monumento di rilevante valore storico e architettonico, caratterizzato da un recinto a pianta poligonale irregolare, occupato al centro da una torre quadrangolare e da altre due torri adiacenti alle mura, la cui struttura originaria risale al 970;
   il complesso, che risiede nel territorio comunale di San Giuliano Terme (provincia di Pisa), versa da anni in condizioni fatiscenti, tali da impedire ogni tipologia di utilizzo, valorizzazione e fruizione;
   la fortificazione è circondata dalla vegetazione e in attesa di urgenti interventi di messa in sicurezza e conservazione. Gli stessi rinvenimenti archeologici, affiorati con gli scavi, sono stati gravemente danneggiati dall'incuria. Una serie di crepe si sono aperte nelle mura perimetrali e il versante del fiume è soggetto ad un movimento franoso che a lungo andare potrebbe mettere a rischio l'incolumità della struttura;
   il recupero della Rocca, per il suo valore identitario, storico e comunitario e la sua importanza per la crescita turistica, economica e occupazionale del territorio, rappresenta un'opportunità di sviluppo significativa per l'intera comunità;
   in questi anni la comunità locale e le istituzioni territoriali hanno promosso progetti e iniziative al fine di recuperare e valorizzare la «Rocca di Ripafratta»;
   sono andati però falliti, negli ultimi anni, tutti i tentativi promossi per recuperare tale struttura;
   gli attuali proprietari della Rocca, pur non attivando alcun recupero funzionale dell'area, hanno rifiutato di donare tale bene al comune;
   sono comunque in corso progetti di recupero e gestione della struttura, promossi, tra l'altro, anche in collaborazione con l'Università di Pisa;
   il consiglio comunale di San Giuliano Terme, il 26 luglio 2018, ha votato all'unanimità una mozione che impegna la giunta a sostenere la candidatura della Rocca di Ripafratta come «luogo del cuore Fai» e a coinvolgere la regione e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nel percorso di recupero;
   in una lettera inviata successivamente il sindaco di San Giuliano Terme ha, quindi, chiesto alla regione Toscana e al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo «di entrare in possesso della Rocca di Riprafatta, dei terreni limitrofi e degli spazi di accesso e parcheggio necessari alla sua futura fruibilità, al fine di avviare un percorso di recupero, restauro e valorizzazione che possa intercettare anche fondi di finanziamento europei, statali, regionali»;
   la Rocca di Ripafratta è riconosciuta (ai sensi della legge n. 1089 del 1939 e successivamente del decreto legislativo n. 490 del 1999) come bene culturale nazionale sottoposto a vincolo;
   l'articolo 30, comma 3, del decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio) dispone che «I privati proprietari, possessori o detentori di beni culturali sono tenuti a garantirne la conservazione»;
   gli articoli 32, 33 e 34 del medesimo decreto legislativo dispongono comunque che il Ministero, in seguito ad una relazione tecnica del soprintendente territorialmente competente, può imporre al proprietario gli interventi necessari per assicurare la conservazione dei beni culturali. In determinati casi di urgenza, il soprintendente può adottare immediatamente le misure conservative necessarie e il Ministero può concorre, in tutto o in parte, alla relativa spesa;
   la tematica relativa al restauro e alla fruizione di beni culturali di proprietà di soggetti privati è oggetto di discussione di molte aree dell'Italia e sono già sorte problematiche sulla mancanza di finanziamenti pubblici adeguati –:
   se sia a conoscenza delle problematiche relative alla Rocca di Ripafratta e ai tentativi di recupero promossi in questi anni;
   quali iniziative urgenti intenda assumere per garantire la messa in sicurezza dell'edificio e promuovere il recupero e la fruizione di tale bene artistico nazionale;
   se non ritenga necessario assumere iniziative volte a destinare le risorse ad oggi stanziate per le misure conservative urgenti e inderogabili di cui il sovrintendente territorialmente competente può disporre, come prevede il decreto legislativo n. 42 del 2004, agli interventi volti ad assicurare la conservazione dei beni culturali di proprietà privata in stato di pericoloso degrado. (3-01008)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bene culturale

finanziamento comunitario

politica ambientale