ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00707

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 166 del 18/04/2019
Abbinamenti
Atto 2/00016 abbinato in data 30/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/04/2019
Stato iter:
30/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2019
Resoconto MORRONE JACOPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 30/07/2019
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/07/2019

DISCUSSIONE IL 30/07/2019

SVOLTO IL 30/07/2019

CONCLUSO IL 30/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00707
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo presentato
Giovedì 18 aprile 2019
modificato
Martedì 30 luglio 2019, seduta n. 218

   PEZZOPANE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   i detenuti della casa circondariale di Teramo, sezione «alta sicurezza», il 3 settembre 2018 hanno inviato una lettera-denuncia indirizzata al magistrato di sorveglianza di Pescara e, per conoscenza, al comandante della casa circondariale, al provveditorato Lazio Abruzzo, al dipartimento centrale di polizia penitenziaria, al tribunale di sorveglianza dell'Aquila e al Garante nazionale dei detenuti, recentemente diffusa dal legale incaricato, avvocato Vincenzo Di Nanna del foro di Teramo, in cui si sottolineano elementi d'inadeguatezza nelle condizioni della struttura suddetta;
   in base a quanto rappresentato il sovraffollamento nel carcere sarebbe tale che lo spazio calpestabile e disponibile al vivere quotidiano sarebbe di 6,06 metri quadri circa; inoltre, si ravvisa una violazione dell'articolo 3 Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;
   si sottolinea, inoltre, che fra gli elementi di sofferenza i detenuti denunciano la mancanza d'acqua calda, un dato che, ad avviso dell'interrogante, pregiudica in modo inaccettabile quanto evidente la salute psicofisica del detenuto;
   ai disagi suddetti si sommano quelli prodotti da allagamenti con rischio di cadute e infezioni, dall'assenza di attività rieducative e ricreative, dall'illuminazione insufficiente, dalle limitazioni nei colloqui visivi e dalla mancanza della possibilità di svolgere un lavoro dignitoso;
   le condizioni di carcerazione inumana e degradante hanno, inoltre, ricevuto ulteriore conferma, in sede giurisdizionale, quando il tribunale civile dell'Aquila ha accertato, in relazione ad analoghe fattispecie di carcerazione sofferta all'interno del carcere di Teramo, la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e, quindi, riconosciuto il diritto al risarcimento previsto dall'articolo 35-ter dell'ordinamento penitenziario, con condanna altresì del Ministero della giustizia al pagamento delle spese di giudizio;
   la regione Abruzzo, inoltre, si trova in una condizione di grave inadempienza nell'applicazione della legge istitutiva del Garante regionale dei detenuti, con un ritardo accumulato di quasi otto anni;
   nella casa circondariale di Teramo, ove l'interrogante si è personalmente recata il 12 aprile 2019, sono reclusi circa 430 detenuti, un numero quasi doppio ai 230 previsti, con un numero di addetti tra amministrativi e polizia penitenziaria enormemente al di sotto delle previsioni di pianta organica e sul personale gravano oneri e carichi di lavoro assolutamente sproporzionati a causa del grave e pericoloso sovraffollamento –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle gravi criticità che affliggono la casa circondariale di Teramo e quali iniziative intenda intraprendere per affrontarle; quali siano le iniziative che abbia previsto e programmato il Governo: per affrontare, in senso più ampio, il diffuso problema del sovraffollamento carcerario; per assicurare il rispetto delle raccomandazioni della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali negli istituti penitenziari italiani, particolarmente quelli in cui le violazioni dei criteri indicati sono palesi quanto rilevanti, come evidenziato purtroppo dalla situazione sopra richiamata; per garantire il pieno adempimento del dettato costituzionale in relazione agli istituti di pena, al fine di assicurare il rispetto dei diritti umani fondamentali dei detenuti;
   quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare l'applicazione della normativa e il regolare funzionamento del sistema nel territorio della regione Abruzzo. (3-00707)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Convenzione europea dei diritti dell'uomo

carcerazione

detenuto