Legislatura: 18Seduta di annuncio: 136 del 05/03/2019
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/03/2019 Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 06/03/2019 Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 06/03/2019 Resoconto DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 06/03/2019
SVOLTO IL 06/03/2019
CONCLUSO IL 06/03/2019
ILARIA FONTANA, LICATINI, FEDERICO, DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, ALBERTO MANCA, MARAIA, RICCIARDI, ROSPI, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
il cambiamento climatico perdura e continuerà ad esserci a causa delle attività poste in essere dall'uomo, le quali provocano effetti drammatici per il mondo intero, come l'aumento della temperatura, l'innalzamento del livello del mare e l'acidificazione degli oceani, la variazione repentina delle precipitazioni e l'aggravamento delle condizioni di dissesto idrogeologico del territorio;
il rapporto Ispra 2018 fornisce dati allarmanti relativi al dissesto idrogeologico, con il 91 per cento dei comuni italiani a rischio, in aumento rispetto ai dati del 2015, e il 16,6 per cento del territorio nazionale mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni;
la XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro per la lotta contro il cambiamento climatico, svoltasi a Parigi nel 2015, ha adottato l'Accordo di Parigi, con il quale si è posto come obiettivo di lungo termine il contenimento dell'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi e il perseguimento degli sforzi di limitare l'aumento a 1,5 gradi, rispetto ai livelli pre-industriali. L'accordo è stato ratificato dall'Italia l'11 novembre 2016;
entro il 2050 le emissioni globali devono essere ridotte del 50 per cento rispetto ai livelli del 1990 per raggiungere entro la fine del secolo la neutralità carbonica;
il Quadro clima energia 2030 ha come obiettivo la riduzione di gas serra di almeno il 40 per cento a livello europeo rispetto all'anno 1990, articolata in una riduzione del 43 per cento per il settore Ets ed una del 30 per cento per i settori non soggetti a Ets, calcolate rispetto all'anno 2005: per questi ultimi il fine della riduzione non viene applicata a livello europeo, ma suddivisa tra i vari Stati membri e per l'Italia l'obiettivo al 2030 è pari al –33 per cento;
con il decreto interministeriale del 10 novembre 2017 è stata adottata la strategia energetica nazionale con un termine posto all'anno 2030, in cui sono previsti gli obiettivi principali al fine di aumentare la competitività del Paese, allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento e delle forniture, decarbonizzare il sistema energetico in linea con l'accordo di Parigi –:
quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di contrastare l'impatto del cambiamento climatico su un territorio fragile come quello italiano in termini di dissesto idrogeologico e di frequenti fenomeni alluvionali, che richiedono interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico. (3-00590)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cambiamento climatico
politica ambientale
politica energetica