Legislatura: 18Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Primo firmatario: CORTELAZZO PIERGIORGIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 BENDINELLI DAVIDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 MILANATO LORENA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 GAGLIARDI MANUELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018 CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/12/2018 Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 05/12/2018 Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 05/12/2018 Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 05/12/2018
SVOLTO IL 05/12/2018
CONCLUSO IL 05/12/2018
CORTELAZZO, BARATTO, BOND, BENDINELLI, CAON, MILANATO, BRUNETTA, MARIN, ZANETTIN, SANDRA SAVINO, GAGLIARDI, RUFFINO, GIACOMETTO, LABRIOLA, MAZZETTI e CASINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
tra fine ottobre e inizio novembre 2018, un'eccezionale ondata di maltempo ha prodotto la morte di molte persone e danni enormi alle infrastrutture, agli immobili e al patrimonio naturale di vaste aree del Paese;
a seguito dei suddetti eventi vi è stata la dichiarazione di stato di emergenza ai sensi della delibera del Consiglio dei ministri dell'8 novembre 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 2018;
peraltro il maltempo, accompagnato da venti fortissimi, ha fatto strage di alberi nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto. L'area con i danni maggiori è la provincia di Belluno;
il vento ha fatto danni per circa 390 milioni di euro, schiantando a terra 12 milioni di metri cubi di boschi in Triveneto. Sono state colpite duramente anche colture pregiate come quella degli abeti rossi, nelle foreste della Val Visdende e di Paneveggio, conosciute come le foreste dei violini;
ad acuire gli effetti del maltempo vi è molto probabilmente anche una generale mancanza di progettualità complessiva sulle opere di contrasto al dissesto idrogeologico;
la citata mancanza di investimenti e progettualità, unita ai cambiamenti climatici in atto, può rappresentare un binomio micidiale che, se non affrontato correttamente, adottando misure e implementando gli investimenti per mettere in sicurezza le montagne, rischia di mettere in pericolo non solo i beni e il patrimonio naturale, ma la vita stessa di chi la montagna la vive;
oggi più che mai, dopo i drammatici eventi che hanno colpito un territorio patrimonio Unesco creando danni per oltre 1 miliardo di euro, c'è bisogno di un intervento immediato e concreto con stanziamenti reali e non meramente promessi;
il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 119 del 2018 in materia fiscale, prevede un fondo per le regioni colpite dagli eventi calamitosi dei mesi di settembre e ottobre 2018, con una dotazione di 400 milioni di euro. Una cifra molto inferiore a quella minima necessaria;
non va dimenticata, inoltre, una prospettiva di medio periodo fatta di stanziamenti ancora maggiori per far fronte alle emergenze, con un risolutivo progetto nazionale di censimento e messa in sicurezza delle zone ad alto rischio climatico –:
quali iniziative urgenti e quali risorse si intendano attivare per la messa in sicurezza dei territori di cui in premessa, posto che, in presenza di una drammatica deforestazione, vi è il rischio di nuove emergenze anche per le aree sottostanti pedemontane.
(3-00370)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):consiglio dei ministri
disastro naturale
cambiamento climatico