Legislatura: 18Seduta di annuncio: 68 del 22/10/2018
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/10/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 23/10/2018 Resoconto FERRARESI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) REPLICA 23/10/2018 Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/10/2018
DISCUSSIONE IL 23/10/2018
SVOLTO IL 23/10/2018
CONCLUSO IL 23/10/2018
SILVESTRONI. —
Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
nel Lazio dal 2016 al 2017 l'aumento di detenuti è stato calcolato in 108 unità; il sovraffollamento nei 14 istituti penitenziari del Lazio, dove al 31 dicembre 2017 sono stati contati 6.237 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 5.258 unità, è diventato una questione di sicurezza;
il bilancio delle aggressioni negli istituti penitenziari risulta direttamente proporzionale al sovraffollamento, e, in particolare, preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+ 176); Cassino (+ 121); Frosinone (+ 76); Civitavecchia (+ 62); Rebibbia (+ 53 per la sezione femminile); Rebibbia (+ 250); Regina Coeli (+ 318); Velletri (+ 139); Latina (+ 51); Rieti (+ 69);
le ragioni di tale situazione, così come nel resto delle carceri italiane, sono da ricercarsi, oltre che nel sovraffollamento, principalmente nell'inadeguatezza delle strutture e nella ormai cronica carenza di personale della polizia penitenziaria;
a Velletri, come anche a Roma, gli istituti penitenziari sono ormai prossimi al collasso e la situazione lavorativa degli agenti di polizia penitenziaria è diventata inaccettabile, come confermato anche dagli ultimi fatti di cronaca relativi alle continue aggressioni a danno degli agenti;
i più colpiti da questa situazione emergenziale, oltre gli agenti di polizia penitenziaria, sono i pochi addetti impiegati nelle carceri, gli educatori e gli psicologi, continuamente sotto pressione e che rischiano la propria incolumità personale;
nel carcere di Velletri, addirittura, a causa della carenza di personale non si è potuto provvedere all'apertura di un nuovo padiglione appena completato;
la legge 15 dicembre 1990, n. 395, ha istituito il Corpo di polizia penitenziaria, che svolge compiti di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale, partecipa al mantenimento dell'ordine pubblico e adempie attività di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza, anche al di fuori dell'ambiente penitenziario;
il quadro normativo sinteticamente descritto assegna al personale della polizia penitenziaria funzioni ben più ampie di quelle di sicurezza dei centri detentivi; addirittura il personale viene a volte impiegato per garantire la sicurezza dei varchi dei palazzi di giustizia, sottraendo il poco personale alla sicurezza delle carceri –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti, specie in relazione agli atti posti in essere in danno al personale della polizia penitenziaria;
quali iniziative ritenga di adottare, al fine di garantire negli istituti penitenziari un'adeguata dotazione di agenti di polizia penitenziaria, con priorità per le carceri del Lazio di Velletri e Rebibbia;
in che modo intenda intervenire per tamponare nell'immediato il problema legato alla carenza di agenti di polizia penitenziaria e per prevenire il verificarsi di eventi tragici. (3-00258)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza pubblica
personale carcerario
stabilimento penitenziario