ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 657 del 15/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: MARROCCO PATRIZIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/03/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/03/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 15/03/2022
Stato iter:
18/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/03/2022
Resoconto MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2022
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 18/03/2022
Resoconto MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/03/2022

SVOLTO IL 18/03/2022

CONCLUSO IL 18/03/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01454
presentato da
MARROCCO Patrizia
testo presentato
Martedì 15 marzo 2022
modificato
Venerdì 18 marzo 2022, seduta n. 660

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   il drammatico conflitto che si sta consumando in Ucraina incide su molte vite e molte famiglie italiane: il riferimento è in particolare ai tanti aspiranti genitori in attesa di adottare un bambino o una bambina in Ucraina, uomini e donne in ansia prima di tutto per la vita dei piccoli, ma timorosi anche che le bombe distruggano le pratiche burocratiche e gli incartamenti che consentirebbero loro di diventare genitori;

   alcune pratiche erano state avviate, tante risultavano – prima della guerra – in dirittura d'arrivo. Dietro ad ognuna di esse ci sono mesi e mesi di attesa e di sofferenze, ma anche di speranza e gioia; i dati parlano di circa 120 famiglie attualmente in questa sorta di «limbo», in attesa di poter portare a termine la propria pratica di adozione;

   fin dallo scoppio del conflitto, a quanto si apprende da fonti della Commissione adozioni internazionali, le sentenze di adozione non si possono più eseguire. Nessun blocco ufficiale, ma l'effetto è lo stesso. Inoltre, data la possibilità che i bombardamenti colpiscano i tribunali (come stanno colpendo molti sedi istituzionali), c'è il rischio che i documenti vadano persi o rovinati, gli archivi distrutti. Tutto sarebbe da rifare;

   l'iter prevede che una volta effettuata la domanda, il Tribunale del posto emetta la relativa sentenza. Da quel momento, se la risposta è positiva, devono passare 30 giorni perché passi in giudicato. Per un mese, i genitori adottivi restano quindi in attesa sul posto. Ma la guerra ha stravolto tutto. Diverse famiglie di aspiranti madri e padri che si trovavano in Ucraina in attesa di poter partire con i propri piccoli (ad alcune famiglie mancavano pochi giorni prima dell'inizio del mese richiesto dalle norme ucraine) sono state costrette ad abbandonare il Paese e a tornare in Italia, ovviamente senza bambini;

   non ci sono più nemmeno notizie certe sullo stato di salute dei bambini in attesa di adozione; senza un corridoio umanitario è praticamente impossibile poter far espatriare i bambini in Italia. Gli stessi pulmini di aiuti vengono fermati alla frontiera. I pochi che si mettono in salvo riescono a uscire dall'Ucraina solo di nascosto, in condizioni di grande rischio –:

   quali iniziative urgenti intenda intraprendere il Governo per agevolare l'adozione di bambini ucraini da parte delle famiglie italiane che già hanno pratiche in stato avanzato di fatto bloccate dal conflitto in atto, e se intenda adottare specifiche iniziative volte a creare corridoi umanitari specifici per evacuare i bambini adottati e i piccoli senza famiglia.
(2-01454) «Marrocco, D'Attis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adozione di minore

bambino adottato

fanciullo