ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01418

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 634 del 08/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: BARBUTO ELISABETTA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
ADELIZZI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
GUBITOSA MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
BRUNO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
BUOMPANE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
CANTONE LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/02/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/02/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 09/02/2022
Stato iter:
11/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/02/2022
Resoconto BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2022
Resoconto SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 11/02/2022
Resoconto BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/02/2022

SVOLTO IL 11/02/2022

CONCLUSO IL 11/02/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01418
presentato da
BARBUTO Elisabetta Maria
testo presentato
Martedì 8 febbraio 2022
modificato
Venerdì 11 febbraio 2022, seduta n. 636

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   Crotone rientra nel Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, di cui è prevista la bonifica, riconosciuta anche da una sentenza irrevocabile del Tribunale di Milano che ha condannato Eni al pagamento della somma di 70 milioni di euro, già versata al Ministero della transizione ecologica;

   dal 28 giugno 2018 è scaduto il mandato del commissario straordinario, dottoressa Elisabetta Belli, ma non è stato ancora nominato il suo successore;

   il ritardo, ormai inescusabile, aggrava i rischi per la popolazione, rendendo ormai improcrastinabile la sua nomina;

   nel frattempo, Crotone continua ad essere terreno di nuove iniziative imprenditoriali, dalle quali non consegue alcun apprezzabile vantaggio economico per il territorio e la popolazione, che comportano gravi ricadute sotto il profilo ambientale mettendo a rischio la vocazione turistica del territorio;

   infatti, recentemente la Regione Calabria ha autorizzato l'insediamento di un'altra mega discarica di rifiuti pericolosi in località Giammiglione, cui si è opposta fermamente l'amministrazione comunale di Crotone, essendovi già nel territorio l'unica discarica privata della Calabria (Columbra), che accoglie rifiuti speciali pericolosi e non, discarica che sebbene già satura, ha ricevuto ulteriori 120.000 tonnellate di scarti di lavorazione dei rifiuti solidi urbani provenienti da tutta la regione, autorizzati dell'ennesima ordinanza contingibile e urgente della Regione Calabria (n. 246 del 7 settembre 2019); a questi si aggiungono i rifiuti speciali pericolosi che pervengono in modo continuativo da tutto il Paese destinati al sito adiacente;

   si apprende inoltre che la Ionio Fuel vorrebbe realizzare un deposito costiero di rigassificazione (Gnl), in area adiacente al sito Sin e in zona urbanizzata, nonché un impianto per la produzione di idrogeno blu e il più grande impianto eolico offshore al largo delle coste di Crotone, nell'area concessa alla Global Med per la prospezione e ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi;

   a ciò si aggiungono analoghi progetti di impianti eolici offshore presentati dalla Minervia Vento e dalla Repower Renewable che, ad avviso degli interpellanti, mal si conciliano con quanto stabilito dalla risoluzione del Parlamento europeo P9_TA(2021)0338 del 7 luglio 2021 sull'impatto provocato sul settore della pesca dagli impianti eolici offshore e da altri sistemi energetici rinnovabili (2019/2158(INI)), avverso i quali si sono già opposti i consigli comunali di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cutro, la Commissione Straordinaria di Simeri Crichi, analogamente a quanto annunciato dalle Commissioni ambiente e territorio del comune di Catanzaro;

   sebbene tali progetti siano in linea con la transizione ecologica, che è giusto che venga perseguita, non può essere ignorato quanto il territorio crotonese abbia già pagato in termine di inquinamento ambientale e paesaggistico, anche a causa dello smisurato numero di impianti eolici già funzionanti sulla terraferma e che vedono la Provincia di Crotone ai primi posti in Europa per numero di pale in esercizio, per la realizzazione dei quali vi sono state numerose indagini da parte della Procura distrettuale antimafia per l'«interessamento» della 'ndrangheta;

   a questi si aggiungono i giacimenti di metano che da decenni Eni sfrutta davanti alla costa crotonese, con la presenza di quattro piattaforme e un centinaio di bocche di pozzo, con irrilevanti vantaggi economici per i residenti, trattandosi di estrazioni in mare, ma che, al contrario, limitano fortemente l'attività delle imprese di pesca e turistiche, che verrebbero ulteriormente compromesse dalla realizzazione dei citati impianti eolici offshore, altamente impattanti sull'ecosistema e il paesaggio;

   la stessa Eni, nonostante con l'approvazione del Pob2 si fosse impegnata a trasportare fuori regione tutti i rifiuti della bonifica, pericolosi e anche radioattivi, ha richiesto alla regione Calabria la riapertura del PAUR, proponendo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, non volendo più onorare detto impegno, prospettando, al contrario, di «tombarne» parte nel sito industriale, trasferendo il resto a distanza di pochi chilometri, nella citata discarica privata di Columbra, adiacente al quartiere periferico di Papanice, senza risolvere il problema dell'inquinamento ambientale e senza alcun vantaggio effettivo per il territorio;

   da ultimo, è stato annunciato da parte di A2A l'acquisto del 100 per cento di TecnoA, società che si occupa del trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali, autorizzata a trattare ben 300.000 tonnellate all'anno di rifiuti industriali, attraverso impianti di inertizzazione, di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali;

   in altre parole, il territorio di Crotone sembra destinato ad accogliere solo crescenti fonti di inquinamento;

   queste problematiche sono già state sottoposte all'attenzione del Ministero della transizione ecologica con le interrogazioni a risposta scritta nn. 4-03254 del 05 luglio 2019, 4-03696 del 30 settembre 2019, 4-03985 del 31 ottobre 2019, sollecitate in data 05 maggio 2020 e con quella n. 4-05436 del 30 aprile 2020, nonché con le interpellanze nn. 2-00603 e 2-01231 del 25 maggio 2021, ad oggi rimaste senza risposta;

   è pertanto necessario un intervento urgente del Governo attraverso l'immediata nomina del commissario straordinario, che consenta di pervenire a soluzioni concrete per i cittadini, continuamente esposti a rischi per la salute e senza alcuna prospettiva di sviluppo economico, in una provincia all'ultimo posto delle classifiche nazionali per prodotto interno lordo pro-capite e con un tasso di disoccupazione giovanile che supera il 50 per cento;

   per l'incarico di commissario straordinario è necessario individuare una figura di alto profilo, competente sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, anche al fine di impedire l'infiltrazione della criminalità organizzata, sicuramente interessata alla gestione delle ingenti somme che verranno spese nelle operazioni di bonifica –:

   se il Governo sia a conoscenza della gravissima situazione di allarme ambientale in cui versa il Sin di Crotone e quali iniziative intenda adottare per colmare l'irragionevole ritardo accumulato nella nomina del commissario straordinario con il compito di accelerare, coordinare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale e vigilare sulla gestione delle somme impiegate;

   quali iniziative intenda adottare per salvaguardare il territorio della provincia di Crotone, che ha già pagato un prezzo altissimo dal punto di vista ambientale, rispetto ad ulteriori iniziative imprenditoriali contrastanti con la vocazione turistica e il pregio paesaggistico del territorio e che rischiano di aggravare una situazione ambientale già ampiamente compromessa dalle attività in essere.
(2-01418) «Barbuto, Grippa, Maraia, Daga, Deiana, D'Ippolito, Di Lauro, Federico, Micillo, Nappi, Terzoni, Traversi, Varrica, Villani, Vignaroli, Zolezzi, Aresta, Adelizzi, Davide Aiello, Del Monaco, Berti, Licatini, Gubitosa, Bruno, Buompane, Luciano Cantone, Carabetta, Chiazzese, Cimino, D'Uva».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discarica abusiva

rifiuti industriali

idrocarburo