Legislatura: 18Seduta di annuncio: 591 del 09/11/2021
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 DI SARNO GIANFRANCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021 ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 09/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/11/2021 Resoconto MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 19/11/2021 Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA) REPLICA 19/11/2021 Resoconto D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 19/11/2021
SVOLTO IL 19/11/2021
CONCLUSO IL 19/11/2021
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
dall'operazione «Mala Pigna», che tre settimane fa ha portato all'esecuzione di 29 misure cautelari, nell'ambito di un'inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti da parte di aziende legate al clan della 'ndrangheta dei Piromalli, è emerso che residui provenienti dalla lavorazione di metalli e fanghi venivano smaltiti in terreni agricoli da ditte legate alla 'ndrangheta;
l'attività riguardava lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, anche pericolosi, attraverso attività di interramento nel suolo, su cui sono stati eseguiti accertamenti tecnici da parte di consulenti nominati dalla magistratura;
alla sede della società «Ecoservizi s.r.l.», ditta di trattamento di rifiuti speciali di natura metallica sita nella zona industriale del comune di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e gestita dalla famiglia Delfino, partivano autocarri con il cassone carico di «Car Fluff», un rifiuto di scarto proveniente dal processo di demolizione delle autovetture, e giungevano in terreni agricoli posti a pochi metri di distanza. In tale sito venivano interrati enormi quantitativi di rifiuti, anche a profondità significative. Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di individuare anche l'interramento di fanghi provenienti presumibilmente dall'industria meccanica pesante e siderurgica;
i terreni agricoli, a seguito degli interramenti, risultano gravemente contaminati da sostanze altamente nocive, alcune di esse rilevate sino a valori pari al 6.000 per cento del limite previsto, con il concreto ed attuale pericolo, come hanno sottolineato gli inquirenti, che le sostanze inquinanti possano infiltrarsi ancor più nel sottosuolo, determinando la contaminazione anche della falda acquifera sottostante;
la filiera dei rifiuti speciali partiva da Gioia Tauro e arrivava fino al nord Italia e all'estero. Intorno vi era una galassia di società fittizie e «pulite» legate alle famiglie della 'ndrangheta dei Delfino e dei Piromalli;
quello descritto è il quadro che emerge dalla citata operazione «Malapigna», condotta dai Carabinieri forestali, con il coordinamento del procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Gaetano Paci e dai sostituti della Direzione distrettuale antimafia Giulia Pantano e Paola D'Ambrosio;
con l'ordinanza di custodia cautelare sono finiti in carcere esponenti di vertice della famiglia mafiosa ma anche imprenditori, avvocati, consulenti, commercialisti ed ingegneri ambientali di riferimento della cosca Piromalli. Sono state poste sotto sequestro cinque società, nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Ravenna, Monza Brianza, Brescia e Bergamo;
oltre all'associazione mafiosa, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha contestato agli indagati il reato di disastro ambientale;
da evidenziare anche il coinvolgimento dell'ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, anche lui tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Bellini;
secondo la Direzione distrettuale antimafia, Pittelli aveva instaurato con la 'ndrangheta uno stabile rapporto «sinallagmatico». Questo rapporto, per i pubblici ministeri era «caratterizzato dalla perdurante e reciproca disponibilità». Pittelli avrebbe garantito «la sua generale disponibilità nei confronti del sodalizio a risolvere i più svariati problemi degli associati, sfruttando le enormi potenzialità derivanti dai rapporti del medesimo con importanti esponenti delle istituzioni e della pubblica amministrazione»;
quanto emerso dalle indagini sta facendo luce sull'esistenza di una vasta rete di infiltrazioni di stampo mafioso all'interno dei fenomeni di smaltimento illegale dei rifiuti;
tale vicenda va ad associarsi, a riprova dell'attuale stato di disfunzione del tracciamento e della gestione dei rifiuti, che sta aiutando le organizzazioni criminali sia italiane che estere, all'altra recente indagine portata avanti dalla procura della Repubblica di Salerno, che ha fatto luce su di una intensa attività di traffico di rifiuti dalla Campania alla Tunisia. Tale attività ha comprensibilmente suscitato rimostranze da parte dei cittadini tunisini danneggiati da queste pratiche, nonché generato tensione fra il nostro Paese e la Tunisia;
la suesposta vicenda ebbe inizio nell'autunno del 2019, con la sottoscrizione di un contratto tra l'azienda Sviluppo risorse ambientali, con sede a Polla (SA), e l'azienda tunisina Soreplast, per l'invio in Tunisia di 120.000 tonnellate di rifiuti classificati «non pericolosi». Il primo carico partiva dal porto di Salerno a maggio del 2020, una volta ottenute le autorizzazioni dalla regione Campania;
a seguito del recepimento del Circular Economy Package (Cep), attraverso il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con modificazioni dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, è stato eliminato il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), un sistema che non è mai entrato effettivamente in funzione e che ha rappresentato costi onerosi per le imprese coinvolte e per lo Stato;
sono, quindi, state poste le basi per la successiva realizzazione di un nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, basato su un dispositivo hardware denominativo Registro elettronico nazionale (Ren). Da quest'ultimo è derivato il Rentri (Registro elettronico nazionale tracciabilità rifiuti) introdotto dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, che prevede un periodo di sperimentazione avviato nel giugno 2021, che vedrà la luce dopo il positivo riscontro ad un periodo di sperimentazione, avviato nel giugno 2021;
la riforma del sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti assolve una serie di funzioni. Tra queste: consentire la trasmissione dei dati da parte di tutti gli operatori; ottenere maggiore omogeneità e fruibilità dei dati; ridurre gli oneri amministrativi e burocratici a carico delle imprese in un'ottica di semplificazione e proporzionalità; garantire l'omogeneità e la fruibilità dei dati, per una maggiore efficacia delle attività di controllo; consentire il miglioramento delle strategie di economia circolare e dell'individuazione dei fabbisogni impiantistici; modificare il sistema sanzionatorio;
tuttavia, i recenti avvenimenti hanno messo in risalto, ancora una volta, l'esistenza di un vero e proprio canale parallelo dello smaltimento illecito di rifiuti, tuttora non scalfito dai sistemi di monitoraggio e tracciamento introdotti –:
quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere al fine di potenziare i sistemi di controllo relativi allo smaltimento di rifiuti, volti a ridurre il rischio di infiltrazioni di stampo mafioso nelle stesse operazioni di trasporto e smaltimento di materiali;
quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda promuovere al fine di incentivare una gestione il più possibile localizzata dei rifiuti, limitando gli spostamenti degli stessi tra le regioni;
se il Governo intenda fornire alle regioni precise indicazioni volte a potenziare l'operatività e l'efficacia del Registro elettronico nazionale sulla tracciabilità dei rifiuti.
(2-01369) «Maraia, Daga, D'Ippolito, Deiana, Di Lauro, Licatini, Micillo, Terzoni, Varrica, Traversi, Zolezzi, Ascari, Cataldi, D'Orso, Di Sarno, Giuliano, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Carabetta, Chiazzese, Giarrizzo, Palmisano, Perconti, Sut, Aresta, D'Uva, Del Monaco, Frusone, Iovino, Roberto Rossini».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rifiuti
discarica abusiva
eliminazione dei rifiuti