ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 591 del 09/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: SURIANO SIMONA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EHM YANA CHIARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
SODANO MICHELE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
RADUZZI RAPHAEL MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
MENGA ROSA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
PAXIA MARIA LAURA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 09/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 10/11/2021
Stato iter:
19/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2021
Resoconto SURIANO SIMONA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 19/11/2021
Resoconto SURIANO SIMONA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2021

SVOLTO IL 19/11/2021

CONCLUSO IL 19/11/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01366
presentato da
SURIANO Simona
testo presentato
Martedì 9 novembre 2021
modificato
Venerdì 19 novembre 2021, seduta n. 599

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   dal 22 al 26 ottobre 2021 si è abbattuta una vera e propria catastrofe naturale sulla parte orientale della Sicilia. In particolare, la zona del catanese e la città stessa di Catania sono state teatro di eventi tragici, a seguito prima di una violenta alluvione e poi del ciclone Apollo, che ha flagellato la costa orientale;

   stando ai dati raccolti dal Sias, Servizio informativo agrometeorologico siciliano, sul centro di Catania si è riversata un'enorme quantità di acqua, con picchi che hanno superato i 200 mm di pioggia nelle 24 ore, mentre nell'hinterland sono state toccate punte di intensità maggiori di 400 mm nell'arco di una sola giornata;

   la conta dei danni provocati al comparto agricolo è in corso in queste ore, ma è sotto gli occhi di tutti una realtà di ettari di terreni coltivati a verdure e ortaggi allagati e impossibilitati alla semina, di agrumeti devastati e di interruzione della raccolta di olive proprio nel periodo di maturazione;

   a ciò si aggiungono i danni alle infrastrutture e alle proprietà private, e la drammatica perdita di vite umane: conseguenze pesanti che ancora una volta l'isola è costretta a sopportare, insieme alle frequenti eruzioni vulcaniche e ad altre alluvioni, come quella verificatasi nel 2018, per la quale gli agricoltori erano stati compensati, salvo poi subire il taglio dell'80 per cento dei fondi destinati alla copertura dei danni e i ritardi nell'erogazione della parte restante;

   nel solo mese di ottobre 2021, la Sicilia era già stata interessata da altri due eventi catastrofici: il tornado che ha colpito Catania il 5 ottobre e l'ondata di maltempo che si è riversata sul fronte occidentale tra Palermo e Trapani il 13 e 14 ottobre;

   la Regione Siciliana, da una prima valutazione di massima, ha quantificato in circa 10 milioni di euro l'ammontare per gli interventi di somma urgenza e indifferibili e in circa 100 milioni di euro quello per gli interventi strutturali di riduzione del rischio; ha inoltre dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza regionale e ha richiesto al Governo la dichiarazione di stato di calamità per 86 comuni, a seguito degli eventi meteorologici estremi occorsi nel mese di ottobre 2021;

   ciò che è accaduto non è più un unicum per la nostra penisola, e si è ormai ben oltre il preludio di un cambiamento climatico in cui fenomeni come le «bombe d'acqua» rappresentavano un'eccezione alla norma, e la tendenza alla tropicalizzazione, con fenomeni violenti anche brevi ma di maggiore intensità e con sfasamenti stagionali, dovrebbe far riflettere sul reale rischio idrogeologico, sull'impatto di tali fenomeni sulla vita dei cittadini e sulle attività produttive, sull'inadeguatezza di una politica prevalentemente di mera gestione dell'emergenza;

   Coldiretti stima che, su tutto il territorio nazionale, i costi dei danni alle infrastrutture nelle campagne e della perdita di raccolti, causati da fenomeni meteorologici estremi, ammontino a circa due miliardi di euro da gennaio 2021 a oggi;

   la Sicilia presenta il 92,3 per cento, dei comuni interessati da rischio di frane e alluvioni: secondo l'ultimo rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, tra il 2019 e il 2020 in Sicilia si sarebbero degradati e consumati ben 400 ettari di suolo (100 ettari proprio nei pressi di Catania), e in alcune aree, come quella di Gravina di Catania, il 50 per cento del territorio è impermeabilizzato e non vi è quindi alcun freno alle portate violente delle inondazioni. A ciò si aggiungono i gravi ritardi della politica nella realizzazione di opere pubbliche, come il Canale di Gronda, ancora in costruzione dal 1985, che permetterebbe alla città di Catania di smaltire le acque provenienti dal suo hinterland;

   è arrivato il tempo di invertire la rotta dalla politica dell'emergenza alla politica della prevenzione, ci sono i fondi e le competenze; i necessari ingenti investimenti potranno essere ammortizzati da notevoli risparmi nel ristoro ex post dei danni e si potranno creare migliaia di posti di lavoro per i giovani –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere per far fronte agli enormi danni causati in Sicilia dagli eventi meteorologici estremi occorsi nel mese di ottobre 2021 e se stia valutando di accogliere la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza da parte della Regione Siciliana;

   se sia previsto lo sblocco dei fondi destinati al ristoro dei danni per le calamità del 2018 e quali nuovi ammortizzatori sociali e misure di sostegno alle imprese si intendano mettere a disposizione dei territori colpiti dagli ultimi eventi, tenuto conto che la città metropolitana di Catania ha già subito gravi danni a causa delle ceneri laviche degli incessanti parossismi dell'Etna nell'anno in corso;

   quale sia lo stato dell'arte riguardante il Piano nazionale di contrasto al dissesto idrogeologico e quale il realistico cronoprogramma per uscire dalla fase di gestione emergenziale e avviare una seria politica di prevenzione, cominciando dalla realizzazione di opere come il Canale di Gronda di Catania, che dopo 36 anni non è ancora stato completato.
(2-01366) «Suriano, Ehm, Sodano, Raduzzi, Menga, Paxia, Sarli, Schullian».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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