ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 548 del 27/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2021
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/07/2021
Stato iter:
10/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/09/2021
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 10/09/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/09/2021
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/09/2021

SVOLTO IL 10/09/2021

CONCLUSO IL 10/09/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01291
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Martedì 27 luglio 2021
modificato
Venerdì 10 settembre 2021, seduta n. 562

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   con il Vaccine Day, il 27 dicembre dello scorso anno, ha preso avvio la campagna vaccinale in Italia e in tutte le Nazioni europee, e il 2 gennaio 2021, con decreto del Ministro della salute, è stato adottato il «Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2»;
   obiettivo dichiarato della campagna vaccinale è raggiungere una copertura dell'80 per cento nei soggetti over 18, come riconosciuto dall'Ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’European Technical Advisory Group of Experts on Immunization (Etage);
   al fine di contrastare una ulteriore ondata di diffusione del virus all'arrivo del prossimo autunno non appare sufficiente puntare esclusivamente sulla campagna vaccinale, ma occorre assumere iniziative concrete per risolvere le questioni del trasporto pubblico, dell'accesso a scuola e al lavoro in sicurezza e, in ogni caso, del potenziamento dell'assistenza sanitaria domiciliare, unico mezzo per alleggerire la pressione sugli ospedali;
   in un recente studio condotto da John Ioannidis, tra gli epidemiologi più stimati a livello mondiale, il proseguire con una politica di chiusure e limitazioni sulle persone che non corrono rischi di mortalità (come noto assai ridotta per gli under 65) favorisce l'aumento del rischio di mortalità da altre cause, quali infarto o malattie tumorali, soprattutto per la mancata prevenzione;
   in base agli ultimi dati le dosi di vaccino totali somministrate in Italia ammontano a 65,3 milioni, e 29,2 milioni di persone, pari al 48 per cento della popolazione, hanno completato la vaccinazione;
   sono, tuttavia, ancora 2,5 milioni le persone di età superiore ai sessanta anni che non hanno ancora effettuato neanche una dose del vaccino, una percentuale del 14 per cento su scala nazionale ma che in alcune regioni supera addirittura il 20 per cento –:
   se il raggiungimento dell'indice di copertura citato in premessa ponga al riparo dalla diffusione del virus anche tra i vaccinati;
   se il raggiungimento di tale obiettivo garantisca da eventuali nuove ondate scongiurando quindi ulteriori chiusure e limitazioni;
   se il Governo stia adottando iniziative concrete per evitare che la campagna di contrasto alla diffusione del virus amplifichi le conseguenze derivanti da altre patologie non tempestivamente curate, e se i modelli di contrasto alla pandemia adottati abbiano considerato anche gli effetti sugli accresciuti rischi di mortalità per altre cause distinte dal Covid-19 determinate dalle misure stesse;
   se i vaccini che vengono attualmente somministrati garantiscano la protezione dal contagio, e se ne impediscano la diffusione tra soggetti vaccinati e tra vaccinati e non vaccinati;
   se sia consigliabile, in relazione alle attuali conoscenze, la vaccinazione alle donne in età fertile e, soprattutto, alle donne in stato di gravidanza;
   quale sia il numero degli eventi avversi gravi o letali attribuibili, temporalmente e per circostanze, alla somministrazione del vaccino e quanti siano stati confermati da indagini cliniche;
   quali siano le ragioni che suggeriscono le somministrazioni del vaccino alle persone giovani e, in particolare, alla fascia 12-18 anni, e se siano state condotte sperimentazioni adeguate su queste fasce di età;
   se il Ministro interpellato possa ad oggi escludere, sulla base dei dati in suo possesso, il verificarsi di conseguenze di breve, medio o lungo termine per gli under 18 e per le donne in gravidanza correlati alla somministrazione del vaccino;
   per quali ragioni, fin dall'inizio dell'epidemia ma ancor oggi, non si sia proceduto favorendo interventi domiciliari precoci con i medesimi principi attivi che vengono somministrati in ambiente ospedaliero, scongiurando quell'aggravamento che conduce alla terapia intensiva anche con esiti irreversibili;
   quali iniziative in concreto il Governo stia assumendo per potenziare, oltre che con la somministrazione del vaccino, il contrasto alla diffusione del virus, e, in particolare, con quali modalità si sia potenziata in concreto la rete del tracciamento, in quali forme si sia potenziata la rete dei trasporti pubblici, al fine di evitare assembramenti analoghi a quelli già avvenuti nelle passate stagioni e quali forme di potenziamento siano state adottate nelle scuole per evitare che si debba nuovamente ricorrere alla didattica a distanza.
(2-01291) «Lollobrigida, Bignami, Gemmato, Bellucci».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

rischio sanitario

prevenzione delle malattie