ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 460 del 22/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/02/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 17/02/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 17/02/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 17/02/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 22/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/02/2021
MINISTERO DELLA DIFESA 23/02/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/03/2021
Stato iter:
12/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/03/2021
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 12/03/2021
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/03/2021

SVOLTO IL 12/03/2021

CONCLUSO IL 12/03/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01107
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo presentato
Lunedì 22 febbraio 2021
modificato
Venerdì 12 marzo 2021, seduta n. 468

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   il 15 febbraio 2012, al largo delle coste indiane del Kerala, nel Mar Arabico, la petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie ha incrociato un'imbarcazione non identificata, che procedeva nella sua direzione senza rispettare l'alt intimato dai segnali luminosi del mercantile italiano, che rappresentano un codice di comunicazione tra navi, necessario per identificarsi a distanza in quelle acque ad alto rischio di pirateria;
   l'area rientrava in una delle zone ad alto rischio pirateria, individuata già nel 2011 dall’International Transport Workers Federation (Itf), e quindi in acque internazionali direttamente confinanti con le acque territoriali indiane;
   nelle aree ad alto rischio di pirateria i mercantili sono invitati ad adottare le misure di autoprotezione raccomandate dall'Imo (International Maritime Organization). Nel corso dell'episodio i militari del reggimento San Marco imbarcati sulla Enrica Lexie, con compiti anti-pirateria, hanno esploso alcuni colpi di avvertimento per mettere in fuga l'imbarcazione sospetta;
   successivamente il peschereccio indiano St. Anthony, con undici uomini di equipaggio, rientrava nel porto di Kochi (sulla medesima costa del Kerala), con due marittimi uccisi da diversi colpi di arma da fuoco;
   le autorità del Kerala invitavano, con un pretesto, la Enrica Lexie a rientrare a Kochi e procedevano all'arresto di due marò del reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusandoli di aver ucciso i due pescatori. Il 19 febbraio 2012 i due fucilieri di Marina vengono consegnati alla giustizia indiana con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio, scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell'India. Dopo l'uccisione dei due pescatori indiani, qualche giorno dopo il fermo dei due militari italiani, il tribunale di Kollam dispone il loro trasferimento nel carcere ordinario di Trivandrum. Ne escono solo il 30 maggio quando l'Alta Corte del Kerala concede ai due fucilieri la libertà su cauzione di dieci milioni di rupie (143.000 euro) stabilendo l'obbligo di firma quotidiano che impedisce loro di allontanarsi dalla zona di competenza del commissariato locale;
   ai due fucilieri viene anche ritirato il passaporto. Solo a dicembre del 2012, qualche giorno prima di Natale, il Governo italiano riesce a ottenere dall'Alta Corte del Kerala un permesso di due settimane per i due militari italiani che consente loro di trascorrere le festività in Italia con l'obbligo di tornare in India alla scadenza del permesso. Tornano quindi a casa il 22 dicembre e vengono interrogati dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo;
   il 3 gennaio 2013, alla scadenza del permesso, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornano in India, per poi rientrare ancora in Italia alla fine di febbraio, quando ai due fucilieri viene dato un permesso di quattro settimane in occasione delle elezioni politiche;
   la posizione del Governo italiano è, inizialmente, quella di non rimandare i due fucilieri in India, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri annuncia invece successivamente che i fucilieri sarebbero tornati nel Paese asiatico. L'allora Ministro degli affari esteri Giulio Terzi annuncia quindi in Parlamento le proprie dimissioni irrevocabili in polemica con la decisione del Governo di rimandare i marò in India. Il 16 dicembre del 2014 arriva il «no» della Corte Suprema indiana alle istanze presentate dai marò, anche per quanto riguarda il possibile rientro in Italia di Girone. Dopo mesi di schermaglie politiche e diplomatiche, il Governo italiano decide, il 26 giugno del 2015, di attivare la procedura di arbitrato internazionale di fronte all'impossibilità di arrivare a una soluzione negoziale con l'India. L'Italia chiede di consentire la permanenza di Latorre in Italia (nel frattempo tornato nel nostro Paese per alcuni problemi di salute) e il rientro in patria di Girone durante l’iter della procedura arbitrale. Il 2 maggio 2016 il Tribunale arbitrale dispone che anche Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale;
   Italia e India, dopo una lunga fase di scontro politico e giudiziario, hanno deciso di comune accordo di ricorrere al Tribunale dell'Aja, perché decidesse a chi spettava la giurisdizione. I due Paesi si erano di conseguenza impegnati a svolgere il processo una volta attribuito a una delle due parti;
   a luglio 2020 il Tribunale internazionale dell'Aja ha preso la sua decisione assegnando il processo all'Italia. Ma l'Italia dovrà pagare i danni alle famiglie dei due pescatori uccisi e al capitano del peschereccio bersagliato al largo del Kerala il 15 febbraio del 2012. I giudici internazionali riconoscono «l'immunità funzionale» dei fucilieri di Marina per l'incidente: all'India viene quindi precluso l'esercizio della propria giurisdizione, certificando che i due militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni;
   a questo punto quindi secondo il Tribunale de L'Aja l'Italia dovrà far ripartire il procedimento penale aperto a suo tempo dalla procura della Repubblica di Roma;
   dopo anni di lunghe battaglie numerose sono state le reazioni positive da parte della politica italiana tutta alla conclusione della lunga agonia che ha visto il riconoscimento della giurisdizione italiana nei confronti dei due Marò;
   recentemente è trascorso il nono anniversario dell'incidente navale nelle acque del Kerala che ha generato la contesa internazionale tra Italia e India e a distanza di sette mesi dal provvedimento arbitrale del Tribunale dell'Aja che ha conferito la giurisdizione sulla vicenda dell'Enrica Lexie all'Italia i due militari sono ancora sottoposti alle restrizioni previste dalle disposizioni della Corte suprema di Nuova Delhi non ancora decadute –:
   quali iniziative intendano adottare al fine di adoperarsi, nelle sedi competenti, con ogni mezzo, per sollevare i due militari dalle suddette restrizioni cui sono ancora sottoposti e chiudere definitivamente questa annosa vicenda.
(2-01107) «Deidda, Lollobrigida, Foti, Ferro, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Meloni, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».