Legislatura: 18Seduta di annuncio: 389 del 31/08/2020
Primo firmatario: BERLINGHIERI MARINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 FRAILIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020 DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 31/08/2020
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/08/2020 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/08/2020 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/09/2020 Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 04/09/2020 Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 04/09/2020 Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/09/2020
DISCUSSIONE IL 04/09/2020
SVOLTO IL 04/09/2020
CONCLUSO IL 04/09/2020
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro per gli affari europei, per sapere – premesso che:
il 10 settembre 2020 si riuniranno i rappresentanti dei Paesi europei per decidere quale città prenderà il posto di Londra come sede per il Tribunale europeo dei brevetti, dopo l'ufficializzazione della Brexit;
da notizie a mezzo stampa, al momento le uniche candidature pervenute sui tavoli europei sono quelle di Parigi e Amsterdam, mentre l'Italia non ha ancora attivato le procedure per una candidatura;
secondo le ultime stime riportate da Il Sole 24 ore, la sede del tribunale rappresenterebbe, potenzialmente, un'occasione di indotto consistente per il nostro Paese, di circa 300 milioni di euro all'anno. A questo si aggiungerebbero i guadagni anche di attività collaterali, come quelle degli studi legali specializzati, dei politecnici o dei poli universitari specializzati. L'Italia, inoltre, avrebbe buone chance di spuntarla sugli altri più accreditati nomi in lizza, Parigi e Amsterdam, in quanto il nostro Paese «è uno dei primi in Europa per numero di brevetti registrati». Inoltre, la capitale francese ospita già la Corte centrale, mentre nei Paesi Bassi si trova già l'Agenzia europea per il farmaco (Ema);
a inizio agosto 2020 gli esponenti della maggioranza avrebbero inviato una lettera al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, per chiedere che venga presa «una decisione rapida e condivisa da parte del Governo, in tempo utile per ufficializzare la candidatura prima della riunione del Comitato del 10 settembre 2020»;
l'auspicio di tutti è che la decisione del Governo italiano in merito a quale città candidare sia basata solo su fattori oggettivi, di sostenibilità infrastrutturale e di capacità logistiche ed economiche della città stessa;
le città di Torino e di Milano hanno manifestato interesse a ospitare la sede del Tribunale europeo dei brevetti;
Milano si sta già preparando ad ospitare la sede secondaria del tribunale unificato dei brevetti, già assegnata;
a tal proposito, Milano e la Lombardia avevano fatto sentire la loro voce in una lettera inviata prima di Ferragosto al Presidente del Consiglio dei ministri, firmata congiuntamente dallo stesso presidente della regione Lombardia Fontana, dal sindaco Beppe Sala, dal presidente della camera di commercio Carlo Sangalli, da quello di Assolombarda, Alessandro Spada, e da Diana Bracco, presidente del cluster tecnologico nazionale Alisei: «Dal momento che l'Italia è uno dei Paesi membri con il maggior numero di brevetti registrati, appare conseguente che la divisione centrale venga ospitata nel nostro Paese e che il Governo proponga con convinzione la città di Milano quale sede più adatta». Il perché è presto spiegato: «Milano è una delle città europee più innovative: delle 4.456 richieste di brevetto presentate dall'Italia presso lo European patent office 2019, il 21 per cento proviene da qui, 940, e si arriva al 34 per cento, 1.493, considerando la Lombardia, la quale ha registrato un tasso di crescita del 20 per cento rispetto al 2014, risultato che supera quello della Baviera»;
inoltre, l'amministratore delegato di Arexpo ha messo a disposizione uno spazio di Mind, il distretto dell'innovazione e della ricerca che sta sorgendo sul milione di metri quadrati di Expo, per ospitare la sede del tribunale europeo dei brevetti e che, vista l'affinità delle materie, permetterebbe un link logistico facile e apprezzabile. In Mind sarà, difatti, presente tutta la filiera della ricerca e dell'innovazione, le facoltà scientifiche dell'Università statale, l’Human technopole, che è l'istituto di ricerca più importante d'Italia, la ricerca applicata del nuovo Galeazzi e la ricerca privata con già più di 90 aziende che hanno chiesto di insediarsi nell'area;
sono in corso contatti tra Torino e Milano per verificare la possibilità di una candidatura comune –:
se il Governo abbia intenzione di sostenere la candidatura di una città italiana per la sede del Tribunale europeo dei brevetti in vista della riunione del 10 settembre 2020 e, in caso affermativo, quale città italiana vorrà sostenere e per quali ragioni.
(2-00913) «Berlinghieri, Quartapelle Procopio, Fiano, De Luca, Ciampi, Bruno Bossio, Serracchiani, Boldrini, Benamati, Bonomo, Pellicani, Piccoli Nardelli, Soverini, Lacarra, Frailis, Carla Cantone, Di Giorgi».