Legislatura: 18Seduta di annuncio: 335 del 06/05/2020
Primo firmatario: GARAVAGLIA MASSIMO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 BONIARDI FABIO MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 CENTEMERO GIULIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 CRIPPA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 FRASSINI REBECCA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 GALLI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 GIORGETTI GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 MAGGIONI MARCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 MOLTENI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 TOCCALINI LUCA LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 VOLPI RAFFAELE LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/05/2020
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/05/2020 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/05/2020 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/05/2020 Resoconto DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 15/05/2020 Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 15/05/2020 Resoconto DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 15/05/2020
SVOLTO IL 15/05/2020
CONCLUSO IL 15/05/2020
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:
l'articolo 15 del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, ha previsto la cassa integrazione in deroga per i comuni della cosiddetta «zona rossa» (allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o marzo 2020);
l'articolo 17 del predetto decreto-legge n. 9 del 2020 ha previsto la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in deroga anche per i datori di lavoro e i lavoratori delle intere regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, utilizzando le loro risorse residue della precedente gestione della cassa integrazione in deroga del 2009;
l'articolo 22 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ha esteso a tutte le regioni l'accesso alla cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro fino a 5 dipendenti e per altri datori di lavoro privi di altri ammortizzatori sociali in costanza di rapporto, con erogazione esclusiva tramite versamento diretto da parte dell'Inps;
il combinato disposto delle due norme ha così previsto due distinte misure per il ricorso alla cassa integrazione in deroga per Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia;
il 24 aprile 2020 è stato emanato il primo decreto di assegnazione delle risorse alle regioni da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ha anche specificato la possibilità di attivare un'unica procedura di concessione di cassa integrazione in deroga da parte dei competenti uffici regionali emiliani, lombardi e veneti;
solo il 29 aprile 2020, l'Inps ha pubblicato i primi dati sulle domande di cassa integrazione in deroga dei datori di lavoro autorizzate dalle regioni e approvate dall'Inps;
i primi dati hanno mostrato come le domande decretate dalle regioni venissero registrate nel sistema informatico dell'Inps con un ritardo di almeno 4 giorni lavorativi;
regione Lombardia ha previsto fin da subito la pubblicazione quotidiana sul suo portale regionale dei decreti di autorizzazione della cassa integrazione in deroga, assieme ad un contatore generale, che in massima trasparenza aggiorna i numeri dei decreti emessi;
la regione Lombardia è la prima regione per numero di richieste pervenute: 71.600 domande rispetto a circa 25.000 domande per 50.000 lavoratori del triennio di crisi economica 2014-2016;
in pochi giorni la regione Lombardia ha processato oltre 10.000 domande, come dimostra il successivo report pubblicato dall'Inps con i dati al 3 maggio 2020;
il 4 maggio 2020 il sito dell'Inps ha prima diffuso la notizia di appena 37 domande di cassa integrazione in deroga decretate da regione Lombardia, con la modifica della tabella 5 relativa alle domande delle singole regioni che non riportava più i dati relativi alle domande pagate da Inps;
nella stessa giornata del 4 maggio 2020, meno di due ore dopo dal primo, è stato pubblicato un ulteriore report, nel quale venivano nuovamente riportate anche le informazioni in merito alle domande pagate e ai beneficiari pagati dall'Inps. Rispettivamente: 213 domande pagate e 387 beneficiari;
in pari data, di fronte a questo acclarato disallineamento dei sistemi informatici e delle banche dati, regione Lombardia ha risposto con un comunicato stampa che rappresentava la reale situazione dello stato delle sue domande: 48.209 autorizzate;
in data 5 maggio 2020, dopo il comunicato da parte di regione Lombardia, il sito dell'Inps ha pubblicato un nuovo report in cui si segnala che sono state elaborate da regione più di 46 mila domande: primi in Italia;
in data 5 maggio 2020, nel complesso, a livello nazionale, risultano pagati 67.746 lavoratori, pari a 32.622 domande, a fronte di 241.079 domande decretate dalle regioni. Risulta, quindi, pagato da Inps il 13,5 per cento delle domande decretate dalle regioni –:
se siano a conoscenza della situazione, soprattutto in un momento in cui si chiede cooperazione istituzionale e si fa appello alla leale collaborazione tra i diversi livelli di Governo;
quali iniziative intendano intraprendere per porre fine alla pubblicazione di dati non corrispondenti alla realtà, verificando ed eliminando preventivamente disallineamenti così evidenti;
quali iniziative intendano intraprendere per semplificare le procedure e velocizzare i pagamenti di tutte le indennità per integrazione salariale da parte dell'istituto, comprese quelle gestite interamente da esso che riguardano le platee più estese di lavoratori.
(2-00776) «Garavaglia, Durigon, Belotti, Bianchi, Boniardi, Bordonali, Capitanio, Cecchetti, Centemero, Colla, Comaroli, Andrea Crippa, Dara, Donina, Ferrari, Formentini, Frassini, Galli, Giorgetti, Gobbato, Grimoldi, Guidesi, Iezzi, Invernizzi, Locatelli, Eva Lorenzoni, Lucchini, Maggioni, Molteni, Morelli, Parolo, Ribolla, Tarantino, Toccalini, Raffaele Volpi, Zoffili».