ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00517

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 234 del 08/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/10/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/10/2019
Stato iter:
11/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/10/2019
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2019
Resoconto AZZOLINA LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 11/10/2019
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/10/2019

SVOLTO IL 11/10/2019

CONCLUSO IL 11/10/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00517
presentato da
POLIDORI Catia
testo presentato
Martedì 8 ottobre 2019
modificato
Venerdì 11 ottobre 2019, seduta n. 237

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   dopo tre anni dagli eventi sismici che hanno colpito quattro regioni dell'Italia centrale, la ricostruzione è praticamente ancora «ferma al palo», e gran parte della popolazione interessata vive una legittima sensazione di abbandono da parte dello Stato centrale. Il rischio di spopolamento di quei territori è forte;
   prima dell'estate, davanti a Montecitorio, c’è stata l'ennesima protesta dei comitati dei terremotati in rappresentanza dei territori di Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche. Hanno chiesto «subito la ricostruzione», denunciando tra l'altro la mancanza di un decreto ad hoc per le zone-terremotate;
   migliaia di domande presentate dai proprietari di immobili distrutti o danneggiati giacciono negli uffici in attesa di essere visionate e valutate;
   i cantieri avviati sono ancora drammaticamente pochi. Risorse insufficienti, difficoltà, eccessiva burocrazia, norme lacunose e poco chiare, stanno caratterizzando questa lunga fase. Finora si è andati avanti con singoli provvedimenti legislativi spesso slegati tra loro, con un decreto che modifica il precedente che a sua volta è intervenuto per correggere quello prima ancora;
   da ultimo il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, cosiddetto «sblocca cantieri», convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, ha previsto che gli adempimenti e i versamenti dei contributi sospesi vengano effettuati in un'unica soluzione entro il 15 ottobre 2019, senza applicazione di sanzioni e interessi. In alternativa, possono essere rateizzati, fino a un massimo di 120 rate mensili di pari importo, senza applicazione di sanzioni e interessi, versando l'importo corrispondente al valore delle prime cinque rate entro il 15 ottobre 2019;
   l'articolo 23, comma 1, lettera e-ter) del suddetto decreto «sblocca cantieri», modificando l'articolo 48, comma 11 e comma 13, del decreto-legge 189 del 2016, prevede infatti il differimento dal 1o giugno al 15 ottobre 2019 del termine: a) per il pagamento dei tributi non versati per effetto delle sospensioni disposte, nel tempo, in seguito agli eventi sismici in questione; b) per l'effettuazione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi in seguito ai medesimi eventi –:
   se il Governo non intenda assumere iniziative, con la necessaria urgenza, al fine di prorogare il termine del 15 ottobre 2019 per gli adempimenti e i versamenti dei contributi sospesi di cui in premessa;
   se non ritenga di avviare tutte le iniziative indispensabili per consentire una vera rapida fase di ricostruzione dei territori colpiti, anche attraverso un processo di sensibile semplificazione delle procedure, nonché l'aumento delle risorse e del personale a favore degli uffici tecnici per la ricostruzione;
   se non ritenga di fare proprie le richieste che vengono dai territori colpiti dal sisma e dallo stesso Coordinamento dei comitati terremoto Centro Italia, tra cui la necessità:
    a) dell'apertura di un tavolo risolutivo anche sulla problematica della restituzione delle rate dovute, anche prevedendo una decurtazione delle somme da restituire in analogia con quanto avvenuto in occasione di altri terremoti;
    b) di fissare un inizio della restituzione ancorandolo a precisi parametri di ripresa economica;
    c) della creazione di una vera zona franca che utilizzi lo strumento fiscale per il rilancio dell'economia;
    e) di attivare contemporaneamente uno strumento di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro a causa del sisma che i comitati hanno chiamato «Reddito di cratere»;
    f) di prevedere mirati aiuti fiscali alle imprese delle zone del cratere meno colpite che decidono di investire nelle aree più colpite, che decidono di assumere lavoratori che percepiscono il «reddito di cratere».
(2-00517) «Polidori, Baldelli, Spena, Nevi, Polverini, Labriola, Barelli, Battilocchio, Marrocco, Occhiuto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rilancio economico

formalita' amministrativa

sisma