ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00404

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 184 del 04/06/2019
Abbinamenti
Atto 3/01080 abbinato in data 05/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 04/06/2019
Stato iter:
05/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/11/2019
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2019
Resoconto BONACCORSI LORENZA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 05/11/2019
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/06/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2019

DISCUSSIONE IL 05/11/2019

SVOLTO IL 05/11/2019

CONCLUSO IL 05/11/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00404
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo presentato
Martedì 4 giugno 2019
modificato
Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   il Teatro Regio di Torino, costruito nel 1740, è da secoli un punto di riferimento a livello mondiale per l'opera lirica;
   il Teatro Regio, con la nomina del sovrintendente William Graziosi effettuata dal Ministero per i beni e le attività culturali nel maggio del 2018, come confermato nel dicembre 2018 nella risposta all'interrogazione n. 4-00146, sta attraversando una gravissima crisi artistica, economica ed occupazionale;
   i dipendenti hanno denunciato atteggiamenti autoritari e scorretti di Graziosi nei confronti del personale e una gestione dell'ente senza prospettive, mentre i sindacati hanno dichiarato che con la gestione Graziosi (definendolo «sovrintendente inadeguato») sono a rischio 50 lavoratori, a causa della difficile situazione finanziaria della fondazione attualmente in carenza di liquidità;
   sotto la gestione di William Graziosi il Teatro Regio ha registrato la perdita di numerose professionalità, tra cui l'addio nel 2018 del prestigioso direttore musicale Gianandrea Noseda, mentre l'attuale direttore artistico, Alessandro Galoppini, avrebbe già annunciato le sue possibili dimissioni;
   il 18 aprile 2019 i membri dell'attuale consiglio di indirizzo della fondazione, che amministra il teatro, hanno rassegnato le proprie dimissioni con efficacia a far data dal 31 maggio 2019;
   il Governo, rispondendo alla interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-02183 il 30 maggio 2019, ha ammesso problemi di gestione del Teatro Regio e ha specificato che è «in corso un'attività istruttoria da parte della direzione generale spettacolo»;
   i problemi del Teatro Regio non possono comunque essere imputati esclusivamente al sovrintendente, dal momento che il piano industriale da lui presentato è il prodotto collegiale della fondazione di indirizzo del Teatro Regio, rappresentato anche dal comune di Torino e dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
   queste evidenti criticità stanno compromettendo la credibilità internazionale che la fondazione lirico-sinfonica piemontese si è conquistata con bilanci economici in regola e con il raggiungimento di uno standard qualitativo elevato;
   sono oggi, quindi, a rischio non soltanto la qualità dell'azione culturale, ma anche la continuità occupazionale e produttiva del Teatro Regio;
   la ventilata decisione di prorogare almeno fino a settembre 2019 l'incarico di Graziosi, pur evitando temporanee sospensioni della governance gestionale, prolungherebbe di troppi mesi questo periodo di incertezza che riguarda anche il futuro dei lavoratori;
   la stagione 2019/2020 del Teatro non è stata infatti ancora ufficialmente presentata, anche a causa dei dubbi attuali che riguardano la riconferma dei contratti in essere a tempo determinato;
   i contratti in scadenza sono infatti funzionali alla stessa produzione della nuova stagione teatrale e riguardano non solo figure professionali, come tecnici, orchestrali, coristi e impiegati, ma anche quadri dirigenziali, come il direttore artistico, il direttore allestimenti tecnici, il direttore del coro ed il direttore di produzione;
   è innegabile che l'attuale quadro giuridico sul lavoro stia creando nelle fondazioni lirico-sinfoniche un depauperamento delle professionalità che compromette lo stesso livello dell'offerta culturale;
   l'entrata in vigore del cosiddetto «decreto dignità» (decreto-legge n. 87 del 2019), convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, che non prevede alcuna differenza tra la situazione delle fondazioni lirico-sinfoniche e altri settori, ha creato gravissimi problemi per il personale che da anni è stato utilizzato a termine all'interno dei teatri lirici italiani;
   l'allora Ministro per i beni e le attività culturali aveva da tempo assicurato che «è quasi pronto un decreto-legge per superare il blocco dei contratti a tempo determinato» che si è venuto a creare nelle 14 fondazioni italiane in seguito al «decreto dignità» e soprattutto dopo la sentenza del 25 ottobre 2018 con la quale la Corte di giustizia dell'Unione europea ha dichiarato illegittima la normativa italiana, nel passaggio in cui non prevede per le fondazioni nessun limite al rinnovo dei contratti, né riguardo a un tetto massimo di durata degli stessi contratti né relativamente a un obbligo di motivazione dei rinnovi –:
   quali iniziative urgenti intenda assumere per garantire la continuità occupazionale e produttiva del Teatro Regio, compromessa negli ultimi mesi da una gestione che appare agli interpellanti non proficua, efficace e collegiale dell'ente;
   in quali tempi si intendano adottare le iniziative normative urgenti, annunciate dall'allora Ministro per i beni e le attività culturali, necessarie per superare il blocco dei contratti a tempo determinato, che sta gravemente compromettendo l'attività e la sopravvivenza stessa delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane e quali ne saranno i contenuti specifici.
(2-00404) «Fregolent, Gribaudo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

sentenza della Corte CE

contratto