ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00306

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/03/2019
Stato iter:
24/09/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2019
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2019
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 24/09/2019
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2019

SVOLTO IL 24/09/2019

CONCLUSO IL 24/09/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00306
presentato da
SAVINO Elvira
testo presentato
Martedì 19 marzo 2019
modificato
Martedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   le «Linee guida MIUR 2015 per l'educazione alimentare» evidenziano che:
    a) l'educazione alimentare ha tra i propri fini il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l'eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l'utilizzazione di manipolazioni più igieniche di cibo e di acqua, un efficiente utilizzo delle risorse alimentari e un uso corretto delle materie prime;
    b) un'alimentazione sana non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell'organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell'individuo; la finalità dell'educazione alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per la salute e il benessere della popolazione scolastica, già nel breve e medio periodo;
    c) è necessario collocare l'atto del mangiare nella sua dimensione più propria, ovvero un atto complesso che non coinvolge soltanto gli aspetti della fisiologia, ma è determinato anche da fattori di tipo psicologico, sociale e culturale in senso lato. Come conseguenza ogni programma di educazione alimentare si deve comporre di contributi, spunti ed esperienze dirette, tali da consentire all'insegnante e al formatore d'impostare un'esperienza integrata con i programmi e con gli obiettivi didattici delle diverse aree e materie;
   sono indicate delle linee progettuali da seguire per attivare nelle scuole iniziative formative e didattiche in tema di educazione alimentare, tra le quali: prevedere momenti di informazione e di formazione specifici, disciplinari e interdisciplinari, tesi a garantire il coinvolgimento di tutte le risorse necessarie con il coinvolgimento delle famiglie in tutte le fasi delle attività, anche alla luce del patto di corresponsabilità educativa; un approccio interdisciplinare nel quale ogni disciplina sarà chiamata a contribuire all'organizzazione e all'ampliamento delle conoscenze e abilità necessarie e utili all'esercizio dell'educazione alimentare scolastica; il coinvolgimento degli studenti – di ogni età, ordine e grado – secondo modalità che inquadrino la diversità come risorsa e non quale limite;
   le linee guida prevedono inoltre:
    a) il contributo e il coordinamento offerto dalle amministrazioni pubbliche, dagli enti locali, dalle camere di commercio industria e artigianato e da tutti i soggetti potenzialmente utili allo sviluppo dell'attività e al raggiungimento degli obiettivi educativi, comprese le fondazioni e le imprese sociali;
    c) l'inserimento nel piano dell'offerta formativa della scuola, a garanzia di una piena assunzione di responsabilità, condivisione e continuità, di attività didattiche in tema di educazione alimentare;
    d) il pieno coinvolgimento delle famiglie e di tutti i soggetti di riferimento operanti nel territorio, quali la ristorazione, specialmente quella scolastica, gli enti locali, le aziende produttrici, le associazioni di categoria, il mondo della distribuzione e i circuiti della comunicazione, al fine di realizzare attività efficaci di educazione alimentare –:
   se e come le linee guida del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 2015 per l'educazione alimentare siano state implementate dalle scuole di ogni ordine e grado e se sia stato attivato un sistema di monitoraggio da parte del suddetto Ministero in merito;
   se, alla luce dei risultati conseguiti, non ritenga opportuno procedere ad un loro aggiornamento, includendo il momento del pasto e della mensa scolastica come fattore imprescindibile per la piena realizzazione degli obiettivi posti dalle linee guida e della rilevanza del setting esperienziale degli alunni.
(2-00306) «Elvira Savino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro gli sprechi

abitudine alimentare