ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00143

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 64 del 16/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: TRAVERSI ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/10/2018
Stato iter:
05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 05/03/2019
Resoconto TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2019
Resoconto GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 05/03/2019
Resoconto TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/03/2019

SVOLTO IL 05/03/2019

CONCLUSO IL 05/03/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00143
presentato da
TRAVERSI Roberto
testo presentato
Martedì 16 ottobre 2018
modificato
Martedì 5 marzo 2019, seduta n. 136

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   in Italia la Protezione civile è organizzata in «servizio nazionale» e l'articolo 11 della legge n. 225 del 1992 individua come strutture operative del servizio nazionale il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, quale componente fondamentale della Protezione civile, corpo noto a tutti per l'encomiabile lavoro svolto sul territorio nazionale in tutti gli ambiti e per le funzioni attribuitigli per legge, non ultimo l'impegno straordinario profuso nella tragedia del Ponte Morandi di Genova;
   il progetto per il riordino delle strutture centrali e territoriali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco del 2014 ha evidenziato l'insufficiente presenza di unità di vigili del fuoco sul territorio genovese e non solo. Anche l'attribuzione di nuove competenze, quali quelle della lotta agli incendi boschivi e della salvaguardia del patrimonio, non ha corrisposto ad un aumento del personale per farvi fronte. Dalla soppressione del Corpo forestale dello Stato, infatti, sono stati trasferiti ai vigili del fuoco di Genova solo 5 operatori. Questo considerato che, nel 2017, 3.924 ettari di vegetazione sono andati distrutti contro i 1.187 ettari del 2016;
   Genova presenta, secondo dati dell'Ispra 2018, i valori più elevati di area urbana a rischio di frana. La città è tristemente nota per le alluvioni che si sono susseguite (88 morti in 47 anni) e per i gravi problemi di dissesto idrogeologico;
   Genova è, inoltre, la seconda città nel nostro Paese per presenza di aziende a rischio di incidente rilevante («Seveso 3»): sono, infatti, almeno 15 gli impianti classificati «Seveso 3» e tutti o quasi a distanza ravvicinata da abitazioni e attività urbane. Si tratta per lo più di depositi chimici o petroliferi che arrivano a Genova via mare e ripartono con ferrocisterne o in oleodotti che attraversano una parte della città interrati o negli alvei dei torrenti;
   non occorre sottolineare la situazione attuale della città di Genova dopo la tragedia del «Ponte Morandi» e la continua situazione di congestione del traffico che rende difficoltosa qualsiasi operazione di soccorso, anche per l'impraticabilità delle strade;
   i vigili del fuoco nella legge n. 225 del 1992 rappresentano l'organo principale della Protezione civile e, in caso di emergenza, sono i primi soccorritori chiamati a intervenire, elemento confermato anche dall'ultima tragedia che ha colpito la città;
   un impegno e una dedizione quotidiana per un totale di circa 600 vigili del fuoco, suddivisi in quattro turni di 12 ore, di cui a Genova circa 64 impiegati H24 nell'operatività sul territorio; gli altri sono suddivisi tra aree aeroportuali, nautici, sommozzatori ed elicotteristi, a fronte di circa 880.000 abitanti della città metropolitana con un rapporto medio di soccorritore/cittadino pari a 1/13.968 e un'età media del comando di Genova pari a circa 48 anni;
   si evidenzia, in particolare, la difficoltà per il comando di Genova di essere presente sul territorio del Levante, «coperto» da un unico distaccamento, con 5 persone sempre presenti H24, in zona Gavette. Questo distacco dovrebbe coprire dall'entroterra di Genova (strada statale 45 Gorreto) fino a Pieve Ligure (Levante della città metropolitana), la zona Foce di Genova e parti del centro città;
   il rapporto che il dipartimento dei vigili del fuoco si era prefissato, per un soccorso massimo in 20 minuti, non si è mai avverato. L'entroterra spesso è servito da sedi distanti e il soccorso può tardare fino anche a raggiungere l'ora; per il Levante di Genova si presenta lo stesso problema. Il distaccamento di Gavette è collocato nella Val Bisagno a circa 8,5 chilometri dalla zona di Quarto situata sull'Aurelia, 10 chilometri da Nervi e 14 chilometri da Bogliasco, ultimo comune levantino di Genova; Pieve Ligure, presidiata dallo stesso distacco, è a circa 17 chilometri;
   per quanto detto, risulta estremamente importante intervenire con forza per il potenziamento dei vigili del fuoco di Genova –:
   se non intenda assumere iniziative perché sia previsto, nel più breve tempo possibile, un nuovo distaccamento per i vigili del fuoco di Genova in zona Levante e il conseguente aumento del personale SD3, ovvero una squadra di intervento e un servizio di supporto di mezzi speciali assicurando una composizione minima del dispositivo di risposta di 7 unità.
(2-00143) «Traversi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

lotta contro gli incendi

protezione del patrimonio