ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 6 del 17/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/04/2018
Stato iter:
23/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 23/10/2018
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2018
Resoconto VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 23/10/2018
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/10/2018

SVOLTO IL 23/10/2018

CONCLUSO IL 23/10/2018

Atto Camera

Interpellanza 2-00013
presentato da
CENNI Susanna
testo presentato
Martedì 17 aprile 2018
modificato
Martedì 23 ottobre 2018, seduta n. 69

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   martedì 3 aprile 2018 è crollato un tratto della cinta muraria di San Gimignano (provincia di Siena) edificata nel XIII secolo dopo Cristo. Secondo le rilevazioni tecniche di vigili del fuoco e dei tecnici comunali e della soprintendenza, il tratto interessato dal crollo è lungo 15 metri ed alto sei;
   il centro storico di San Gimignano è stato dichiarato dal 1990 patrimonio mondiale dell'Unesco e rappresenta una delle più significative testimonianze nazionali dell'architettura medievale. Per le sue peculiarità artistiche e paesaggistiche è oggi uno dei luoghi maggiormente visitati al mondo con circa 3 milioni di visitatori annui;
   le istituzioni, secondo quanto si apprende dagli organi di informazione, si sono già attivate per cercare di ripristinare il tratto murario danneggiato. La regione Toscana ha proclamato lo stato di emergenza, mentre il Ministero per i beni e le attività culturali ha autorizzato lo stanziamento, da parte della soprintendenza di Arezzo, Siena e Grosseto, di 300 mila euro per i primi interventi necessari;
   secondo fonti stampa i primi sopralluoghi tecnici hanno evidenziato, ad oggi, che il crollo potrebbe essere stato causato da un avvallamento del terreno sopra le mura causato dalle forti piogge dei giorni scorsi;
   negli ultimi anni sono stati numerosi i danni che si sono verificati, a seguito di avversità atmosferiche, al patrimonio storico ed architettonico regionale. Come ad esempio nel 2012 a Monticchiello (in provincia di Siena nel comune di Pienza), un borgo che ricade nella Val d'Orcia che, dal 2004, è patrimonio dell'Unesco, dove sono crollate alcune sezioni della cinta muraria e nel 2014 a Volterra (in provincia di Pisa) dove il crollo interessò circa 30 metri delle mura, costringendo anche all'evacuazione di alcune abitazioni. Danni si sono verificati anche a Magliano in Toscana (in provincia di Grosseto), Poggio a Caiano (in provincia di Prato), San Casciano in Val di Pesa (in provincia di Firenze);
   appare evidente, come anche confermato da alcune dichiarazioni del sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, che sia necessario approfondire la natura di questi crolli per capire i motivi per cui strutture edificate numerosi secoli fa siano andate in grave sofferenza soprattutto negli ultimi anni;
   il direttivo di Anci Toscana ha recentemente lanciato un appello alle istituzioni nazionali per tutelare e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale della regione: «I crolli che si sono verificati negli ultimi anni e che hanno interessato importanti testimonianze del passato pongono con assoluta urgenza la necessità di un piano regionale per il monitoraggio e la tutela almeno del patrimonio a rischio, che veda la partecipazione e l'apporto della regione, delle soprintendenze, del Ministero per i beni e le attività culturali, dei comuni e degli ordini professionali competenti»;
   è infatti evidente che i finanziamenti necessari sia per prevenire episodi simili, sia per mettere in sicurezza i danni subiti non possono ricadere esclusivamente sugli enti territoriali. Si tratta di beni culturali riconosciuti dall'ordinamento nazionale (ricadenti in alcuni casi all'interno di siti Unesco) che, oltre a rappresentare una straordinaria ricchezza dal punto di vista artistico ed architettonico, attraggono ogni anno milioni di visitatori e contribuiscono alla crescita del prodotto interno lordo turistico e ricettivo del nostro Paese;
   le fortificazioni e le cinte murarie di origine medievale sono spesso di proprietà del demanio pubblico e date in gestione alle amministrazioni comunali, senza però adeguate risorse per la manutenzione ordinaria;
   molto spesso i vincoli di bilancio dei comuni interessati dai crolli ai beni culturali pubblici non consentono di utilizzare risorse economiche a disposizione per prevenire e riparare i danni, a causa dei vincoli stessi di bilancio;
   la legge 20 febbraio 2006, n. 77, «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'Unesco», nonostante abbia finanziato in questi anni numerosi progetti, ha una dotazione finanziaria non sufficiente per salvaguardare e valorizzare adeguatamente i numerosi e diversificati siti italiani;
   all'articolo 4 della Convenzione Unesco di Parigi del 1972, con la quale è stata costituita la World Heritage List, è scritto testualmente che «ciascuno Stato partecipe della presente Convenzione riconosce che l'obbligo di garantire l'identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di cui agli articoli 1 e 2, situato sul suo territorio, gli incombe in prima persona. Esso si sforza di agire a tal fine sia direttamente con il massimo delle sue risorse disponibili, sia, all'occorrenza, per mezzo dell'assistenza e della cooperazione internazionale di cui potrà beneficiare, segnatamente a livello finanziario, artistico, scientifico e tecnico»; ciò esplicita, in modo inequivocabile, che la protezione e la conservazione spetta agli Stati nazionali ed ai Governi e alle comunità locali –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere, nel dettaglio, al fine di ripristinare la cinta muraria di San Gimignano interessata dal crollo e prevenire ulteriori episodi di questa natura;
   se il Governo ritenga utile, per quanto di competenza, promuovere norme specifiche che permettano alle amministrazioni comunali di poter utilizzare risorse economiche in deroga ai vincoli del pareggio di bilancio per prevenire e riparare eventuali danni arrecati al patrimonio culturale pubblico;
   se ritengano necessario assumere iniziative per istituire un apposito fondo nazionale a sostegno degli interventi di prevenzione, manutenzione e riparazione di eventuali danni delle fortificazioni medievali riconosciute patrimonio storico e culturale, con particolare riferimento a quelle ricadenti sui siti Unesco.
(2-00013) «Cenni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

protezione del patrimonio

risorsa economica